Avete letto sul sito di repubblica le parole di De Paoli,
Olimpiade, allarme della Rai
"Così è la fine dei piccoli sport"
La premessa. "Non ce l'ho con Sky". Così ci dice il direttore di Rai Sport, Eugenio De Paoli. Ma poi affonda, ed è chiaro che la pay tv è nel mirino. Il motivo? L'Olimpiade di Vancouver, appena conclusa. "Così si uccidono gli sport più piccoli", spiega De Paoli. Per la prima volta la Rai ha avuto un rivale all'Olimpiade: Sky ha comprato i diritti dei Giochi, invernali ed estivi (spesa, circa 250 milioni di euro) poi ne ha rivenduta una parte, recuperando non pochi soldini, alla Rai. Nell'accordo anche i Mondiali di calcio. Ma Sky ha dato tutta l'Olimpiade di Vancouver, la Rai ha dovuto limitarsi a 100 ore (esattamente 91 ore 27 minuti). A Londra 2012, la Rai potrà salire a 200 ore complessive: sempre troppo poco per De Paoli. "Perché così gli sport più piccoli, che aspettano l'appuntamento olimpico, non hanno più visibilità. Per loro, è un danno enorme". De Paoli vorrebbe maggiore "protezione" per il servizio pubblico, c'è già stata una polemica con Sky prima dei Giochi. Ma Murdoch ha comprato i diritti: forse alla Rai, diciamolo, in passato hanno un po' dormito. De Paoli si fa forte dei dati d'ascolto per sostenere la sua tesi. Eccoli: Sky Olimpia nella media totale dirette ha fatto un ascolto di 74.173 spettatori, lo 0,64% di share. Nella fascia oraria 7-19 lo 0,24%, la media 20 ore ha toccato quota 0,45% (50.000 di ascolto). La Rai, adesso. Media totale su Rai2-Rai 3: 5,27% di share, ascolto 569.881. Rai Sport+: media totale, 0,71% di share, 91.235 ascolto. Per quanto riguarda lo sci alpino, è stato seguito in media da 1milione 300 mila telespettatori con il 5,37% di share e quelli relativi alle gare di fondo, viste da 1milione 128mila appassionati con il 4,57%. Grande soddisfazione per i risultati di Raisport Più, il canale tematico sportivo della Rai. Tra i picchi di ascolto realizzati, da segnalare i 2milioni 494mila telespettatori su Raidue con il 9,36% e i 429.000 con l'1,57% di share su Raisport Più, raggiunti durante la discesa libera maschile del 15 febbraio. Ma anche a Sky sono soddisfatti: la loro strategia è di avere tutto lo sport. E lo hanno (o quasi), anche se gli ascolti di una pay sono difficilmente paragonabili ad una tv "free". La tv di Murdoch per anni è stata monopolista nel calcio, solo adesso inizia a soffrire la concorrenza di Mediaset Premium (soprattutto su alcune squadre come Roma e Napoli). Ma De Paoli ne fa una questione di difesa della "maglia azzurra", e - dopo essere stato "compresso" a Vancouver - vorrebbe più spazi, anche a bordo campo, anche nelle postazioni per le telecronache. "La Rai è un servizio pubblico, e per questo - insiste il direttore - non può essere costretta a dare solo 100 ore di un'Olimpiade". Forse qualcuno ha sbagliato anche a Casa Rai quando ha trattato i diritti col Cio. E ora il rugby, Sei Nazioni: Italia-Scozia in diretta su Sky ha fatto l'1,25% di share, 159.503 contatti. In differita su La 7 il 5,33%. La Rai ha rifiutato i secondi diritti, per la differita: con la convizione che se avesse avuto la diretta avrebbe potuto raggiungere il 10%. Che ne pensano alla Federugby?
Ma siamo proprio arrivati alla frustazione totale, ma quando si dimette una persona che fa questi discorsi.
Che poi come è normale non è messo li per il bene dello sport ma solo per altri interessi.