Alex il braccialeto elettronico e' previsto anche nel nostro ordinamento sia nella fase di esecuzione vera e propria della pena, cioe' quando la condanna e' definitivia (art 47-te comma 4-bis) e viene disposta la detenzione domiciliare, sia nella fase pre-esecutiva, quindi quando viene disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari (a cui ti riferisci tu) [art.275-bis C.P.P.].alex86 ha scritto:Vorrei ricordare che anche il common law ha fondamenta antiche, millenarie, in quanto è la prima fonte di diritto della storia. Gli stessi romani hanno usato lo ius Quiritium (ma anche lo ius honorarium successivamente). Ma comunque anche in seguito conservarono elementi di ritualità alquanto inusuali per il diritto positivo moderno (la procedura di compravendita di un terreno, per esempio, prevedeva una certa ritualità che oggi nel nostro diritto sarebbe alquanto ridicola).
Io ribadisco, per l'ennesima volta, che non ho parlato del sistema giudiziario americano nel suo complesso. Bensì solo del sistema della carcerazione preventiva. Già il fatto che gli arresti domiciliari prevedano il braccialetto elettronico, a spese dell'imputato, non vi fa pensare che sia più efficiente dei nostri arresti domiciliari?
Per il resto, sulla certezza della pena e sulla rapidità processuale sono piuttosto concorde con chi mi ha preceduto.
Unica obiezione che mi sento di fare è la visione distorta che si da all'istituto della prescrizione. Chi l'ha pensata (e andiamo molto indietro nel tempo) lo ha fatto non per garantire impunità al singolo, ma per garantire certezza ad un'intera società. Un verdetto non immediato è infatti causa d'incertezza, come dimostrano le cronache mediatiche giudiziarie quando le dispute vanno alle lunghe e si contrappongono "dati scientifici" opposti.
Purtroppo (e qui ti do ragione) la procedura di applicazione e' alquanto farraginosa, inoltre per applicare il braccialetto il giudice deve verificarne la disponibilita' da parte della polizia giudiziaria (potrebbe capitare che ad esempio una citta' come Roma alcuni uffici ne dispongano e altri no!!!) e soprattutto la sua applicazione dipende dal consenso dell'imputato/condannato che in caso di rifiuto ad "accettare" che gli venga applicato il braccialetto subirebbe in conseguenza a tale rifiuto e, automaticamente, l'applicazione della custodia cautelare in carcere.