Para-pa-”ponzi”, Gli Stati Fan Crack!

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
davidRN ha scritto:
Allora mi spieghi cosa ci pagava/paga il mio comune sull'imposta calcolata sul numero di accessi ai locali......? entrata in vigore ben prima della cancellazione dell'ici?O sui passi carrai?

Dai....adesso vengono fuori anche i vedovi delle imposte? ;)

Vogliamo davvero credere che i comuni hanno diminuito i loro servizi per la cancellazione dell'ICI?
Dai su....................

come ben sai non è mai bello levare una tassa al comune...xkè poi quei soldi che non gli arrivano dall'ici, li prende da altre tasse...e quando la tassa originaria ritorna di certo non ti rimborsa il passo carrabile

ad ogni modo sia i passi carrabili ecc sono sempre esistiti e sono di recente + controllati xkè c'è gente che non sapeva dove poter parcheggiare(cartello si cartello no...ma soprattutto i vigili urbani nn sapevano se dover fare o no la contravvenzione(xkè nessuno apponeva il cartello neanche se lo possedeva)

non ho detto che quando c'era l'ici il tuo comune funzionava meglio e poi peggio e ora si risolleverà...anche xkè pare che hanno rimesso l'ici e allo stesso tempo lo stato dà ai comuni meno soldi xkè se li devono trovare da soli con l'ici...e i comuni son già tutti belli agguerriti...nella mia città hanno trovato già 600 persone che si sono separate per finta...per evadere l'ici.
 
alex86 ha scritto:
Sulla prima casa, non l'ICI del tutto. Quella sulle utenze commerciali e sulle seconde case (ma qui c'è un altro malcostume italico) è rimasta.

hai idea di quanta gente ha in testa una casa...e di quanta gente ha in testa due case...

neanche a pagare 1000000 di ici sulla seconda...ci prendi i soldi che prendi dalla prima...tra gente che eternamente convive, 2 case una in testa alla moglie e una al marito in regime di separazione beni...falsi separati, case in testa a figli di 3 anni...

nn dico che è bella ma neanche evitabile...sempre nella speranza che non se la intaschino tutti i vari ingegneri e periti e cooperative visto che il comune non ha quasi + operatori propri
 
E' proprio quello a cui alludevo. Finte residenze a nonne, zii, moribondi, barboni sulle seconde case per pagare l'ICI agevolata (prima) e non pagarla per niente (dopo la riforma).
 
Premesso che la tassa sull'immobile ad uso abitativo proprio non la capisco, col paradosso che paga l'ICI (o IMU) anche chi sta pagando le rate del mutuo e sull'immobile ha un ipoteca di primo grado, per godere di agevolazioni, direi che si debba avere sia la proprietà del bene che risiederci. Considerando quel che costa la successione, forse non è poi così conveniente usare nonne, zii, moribondi e barboni, quindi non scommetterei granchè sulla diffusione di questa pratica, quantomeno non per lo scopo di cui sopra.
Ribadisco: chi ha beni di (vero) lusso o ne fa incetta (a decine), li intesta a fiduciarie anonime ovvero s'inventa società immobiliari o di comodo.
Chi evade il fisco è in genere sconosciuto allo stesso, per la gran parte dei casi si tratta invece di elusione fiscale e non di evasione.
...comunque siamo parecchio OT.
;)
 
Tuner ha scritto:
Premesso che la tassa sull'immobile ad uso abitativo proprio non la capisco, col paradosso che paga l'ICI (o IMU) anche chi sta pagando le rate del mutuo e sull'immobile ha un ipoteca di primo grado, per godere di agevolazioni, direi che si debba avere sia la proprietà del bene che risiederci. Considerando quel che costa la successione, forse non è poi così conveniente usare nonne, zii, moribondi e barboni, quindi non scommetterei granchè sulla diffusione di questa pratica, quantomeno non per lo scopo di cui sopra.
Ribadisco: chi ha beni di (vero) lusso o ne fa incetta (a decine), li intesta a fiduciarie anonime ovvero s'inventa società immobiliari o di comodo.
Chi evade il fisco è in genere sconosciuto allo stesso, per la gran parte dei casi si tratta invece di elusione fiscale e non di evasione.
...comunque siamo parecchio OT.
;)

da me si inventano le separazioni...chi sa fare queste elusioni le sa fare bene e trova il modo di risparmiare anche di successioni e società finte...nel mio paese ne è pienissimo...fino ad arrivare a tenere in casa il morto per prendere la pensione e non pagare l'ici sulla seconda casa
 
Ecco, appunto. L'ho sentito pure io questo malcostume, professato persino da un docente scolastico (modello educativo?)
 
09:33 - Napolitano: sacrifici per tutti
"L'Italia deve far fronte a grossi rischi per la propria finanza e per la propria economia". A spiegarlo è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che sottolinea come il Paese "chiede sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche a quelli meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia".


http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1031205/manovra-oggi-fiducia-alla-camera.shtml

Ah beh... se lo dice Napolitano... sviluppiamo la nostra economia in un modo un po' strano... :eusa_shifty:
 
Nel mondo reale, i ceti più abbienti stanno bene anche se lo Stato va in crisi od in default. Siccome a costoro della salute dello Stato e delle sue prospettive, alla fine non importa più di tanto, ora che il mondo è globalizzato e la produzione delocalizzata, gliene importa ancor meno di prima.
Pertanto, se nell'emergenza l'ex ceto medio ed i redditi più bassi non si sacrificano e trasferiscono allo stato una parte del loro reddito/risparmio, i danni derivanti dal collasso generale poi li patiscono soprattutto loro.
Mi rendo conto che la manovra "Monti" sia solo un rimedio al disavanzo e che senza altri provvedimenti l'economia decrescerà ed il disavanzo statale peggiorerà comunque.
Altrettanto è vero che i ragionamenti fatti sopra siano privi di giustizia e cozzino contro il dettato costituzionale, ma resta che comunque le cose stanno proprio così.
 
Quoto Tuner... tra l'altro lo stesso Monti ha dichiarato che per tassare i grandi patrimoni occorre individuarli, e ci sarebbe voluto molto tempo, mentre purtroppo l'emergenza in cui siamo costringe ad intervenire con tempestività.
 
massera ha scritto:
Quoto Tuner... tra l'altro lo stesso Monti ha dichiarato che per tassare i grandi patrimoni occorre individuarli, e ci sarebbe voluto molto tempo, mentre purtroppo l'emergenza in cui siamo costringe ad intervenire con tempestività.
...e Gesù Cristo è morto de freddo!
:mad:
Certo, si fa' molto prima a pattugliare in due, in borghese, l'uscita di un macellaio o un pizzicagnolo e chiedere lo scontrino fiscale al cliente che esce con la spesa piuttosto che fermare un SUV con alla guida una signora disivoltamente telefonante e chiederne i documenti di proprietà (e multarla per l'infrazione)...
:doubt:
Loro lo sanno, e da tempo, di chi è la 'roba' e dove sta, e (soprattutto) se è stata regolarmente acquisita e tassata...
;)
 
Un po' superficialotta come analisi, per esempio dove spiega che in Italia il costo del lavoro sarebbe aumentato (oltre 1l 30% dal 1999 ad oggi), a causa dell'aumento degli stipendi (wages), che sarebbero invece rimasti fermi in Germania.
In realtà, se c'è qualcosa che in Italia non è aumentato, quantomeno non del 35%, sono proprio le retribuzioni. E' invece aumentato molto il costo della vita e del lavoro, laddove quasi nessun bene ha rispettato il valore formale del cambio "lira-euro", cioè 1936.27, con una trasposizione quasi esatta di 1€ = 1000£
Ovvio che nel paese dalla moneta forte (marco, la Germania) le retribuzioni non siano aumentate visto che erano già doppie prima...
Il punto vero è che un euro sopravvalutato oltre misura (il cambio originario euro dollaro era 0,8 non 1,4) ha reso i paesi che lo hanno adottato un luogo inadatto alla produzione di beni a basso costo, ovvero di largo consumo. Checchè se ne dica, la Germania ha fatto affari d'oro, non producendo le "WW polo" (e nemmeno in Gemania, dato che lo stabilimento è in Rep. Ceka) ma piuttosto importando dai paesi emergenti e rivendendo al resto d'europa quelle merci.
Ciò che non ha funzionato è stata una moneta unica in economie strutturalmente differenti, dove nessun autorità politica ha potuto agire su una banca centrale al fine di stimolare/regolare l'economia attraverso flussi monetari. L'euro "forte" e che per la BCE l'unico obiettivo fosse la lotta all'inflazione, andavano benissimo per chi vendeva cose prodotte fuori dall'area euro rivendendole poi all'interno.
Per un'economia come quella italiana, invece, fatta per più del 95% da micro imprese con meno di 18 dipendenti e senza le risorse per delocalizzare, imprese che hanno il mercato interno come sbocco principale, la valuta "forte" ha reso i loro prodotti invendibili, quantomeno rispetto agli analoghi provenienti da unità produttive dislocate in Asia, Africa, Sud America ed ex "patto di Varsavia".
Finchè le banche hanno sostenuto la spesa, cioè consentito il credito al consumo al privato e/o coperto il lasso di tempo fra acquisto di materie prime ed incasso alle aziende, tutto ha continuato ad essere sostenibile anche in Europa.
Quando il credit crunch ha invece pesantemente colpito anche la zona euro, sono improvvisamente scomparsi tanto il credito al consumo che la possibilità per le piccole imprese di sostenere i costi in attesa degli incassi (es con la PA, ma anche con la rete vendita classica).
E' tutto molto più complesso di come lo descrive la BBC e la soluzione del problema appare poi lungi dall'essere stata trovata. Se delocalizzare ha infatti risolto il problema dei costi del lavoro a chi ha potuto farlo, aver reso non competitiva un'area che era sempre stata manifatturiera rischia ora di privare di un mercato fondamentale anche chi ha denaro e produce all'estero, o che semplicemente commercia.
Purtroppo, non sta male solo l'Italia, ma rischia grosso anche chi è in (relativa) buona salute come la Germania, perchè in queste condizioni rischia di perdere il proprio mercato, senza peraltro avere altri sbocchi immediati.

Consiglio di leggere tutta la lettera degli economisti, di cui riporto solo uno stralcio, ma che risale al Giugno 2010, cioè ad un anno e mezzo fa.

Ai membri del Governo e del Parlamento
Ai rappresentanti italiani presso le Istituzioni dell’Unione europea
Ai rappresentanti delle forze politiche e delle parti sociali
Ai rappresentanti italiani presso le Istituzioni dell’Unione europea e del SEBC
E per opportuna conoscenza al Presidente della Repubblica

L’irrisolta crisi globale è particolarmente avvertita nella Unione monetaria europea.
La manifesta fragilità della zona euro deriva da profondi squilibri strutturali interni, la cui causa principale risiede nell’impianto di politica economica liberista del Trattato di Maastricht, nella pretesa di affidare ai soli meccanismi di mercato i riequilibri tra le varie aree dell’Unione, e nella politica economica restrittiva e deflazionista dei paesi in sistematico avanzo commerciale. Tra questi assume particolare rilievo la Germania, da tempo orientata al contenimento dei salari in rapporto alla produttività, della domanda e delle importazioni, e alla penetrazione nei mercati esteri al fine di accrescere le quote di mercato delle imprese tedesche in Europa. Attraverso tali politiche i paesi in sistematico avanzo non contribuiscono allo sviluppo dell’area euro ma paradossalmente si muovono al traino dei paesi più deboli. La Germania, in particolare, accumula consistenti avanzi commerciali verso l’estero, mentre la Grecia, il Portogallo, la Spagna e la stessa Francia tendono a indebitarsi. Persino l’Italia, nonostante una crescita modestissima del reddito nazionale, si ritrova ad acquistare dalla Germania più di quanto vende, accumulando per questa via debiti crescenti.

http://www.letteradeglieconomisti.it/
 
(AGI) I salari italiani sono tra i piu' bassi dei paesi avanzati e nel nostro Paese e' aumentato il rischio di poverta'. Lo rivela l'Employment Outlook 2011 dell'Ocse secondo il quale nel 2010 l'Italia, con un salario medio annuo lordo di 36.773 dollari (circa 26.900 euro) - in crescita dello 0,8% rispetto al 2009 - si colloca sotto la media dei paesi Ocse (48.888 dollari, circa 35.480 euro; +0,7%) e dell'Europa a 15 (44.904 dollari, circa 32.850 euro; -0,3%) ma davanti a Spagna (35.031 dollari, circa 25.630 euro) e Grecia (29.058 dollari, circa 21.260 euro). Dietro di noi Repubblica Ceca (16.001 dollari, circa 11.700 euro), Estonia (13.835 dollari, circa 10.120 dollari), Ungheria (13.179 dollari, 9.640 euro), Corea ( 26.538, 19.410 euro), Polonia (12.475 dollari, 9.130 euro), Portogallo (22.033 dollari, 16.120 euro), Slovacchia (14.391 dollari, 10.530 euro) e Slovenia (29.046 dollari, 21.250 euro). Buste paga decisamente piu' pesanti le incassano invece i lavoratori di: Stati Uniti (52.607 dollari, 38.390 euro), Australia (63.656 dollari, 46.455 euro), Francia (46.365 dollari, 33.830 euro), Germania (43.352 dollari, 31.630 euro), Irlanda (64.095 dollari, 46.770 euro).
 
LuProduction ha scritto:
(AGI) I salari italiani sono tra i piu' bassi dei paesi avanzati e nel nostro Paese e' aumentato il rischio di poverta'. Lo rivela l'Employment Outlook 2011 dell'Ocse secondo il quale nel 2010 l'Italia, con un salario medio annuo lordo di 36.773 dollari (circa 26.900 euro) - in crescita dello 0,8% rispetto al 2009 - si colloca sotto la media dei paesi Ocse (48.888 dollari, circa 35.480 euro; +0,7%) e dell'Europa a 15 (44.904 dollari, circa 32.850 euro; -0,3%) ma davanti a Spagna (35.031 dollari, circa 25.630 euro) e Grecia (29.058 dollari, circa 21.260 euro). Dietro di noi Repubblica Ceca (16.001 dollari, circa 11.700 euro), Estonia (13.835 dollari, circa 10.120 dollari), Ungheria (13.179 dollari, 9.640 euro), Corea ( 26.538, 19.410 euro), Polonia (12.475 dollari, 9.130 euro), Portogallo (22.033 dollari, 16.120 euro), Slovacchia (14.391 dollari, 10.530 euro) e Slovenia (29.046 dollari, 21.250 euro). Buste paga decisamente piu' pesanti le incassano invece i lavoratori di: Stati Uniti (52.607 dollari, 38.390 euro), Australia (63.656 dollari, 46.455 euro), Francia (46.365 dollari, 33.830 euro), Germania (43.352 dollari, 31.630 euro), Irlanda (64.095 dollari, 46.770 euro).

Dato che ha valore relativo..........se nn si prendono a riferimento anche le ore lavorative settimali/mensili.

Vuoi vedere che a livello di media retribuzione/oraria le cose cambiano un pò.....
 
Cambiano i peggio, contando che la settimana lavorativa tedesca è minore di quella italiana.

In tema di privilegi:
http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1031937/ecco-come-la-casta-si-perpetua.shtml

LA PORCATA DELLA REGIONE LAZIO. Giovedì 22 dicembre: è ufficiale, la manovra è legge. Gli italiani dovranno andare in pensione a 66 anni. Giovedì 22 dicembre: è ufficiale, il privilegio è legge. I consiglieri della Regione Lazio potranno andare in pensione a 50 anni. Prenderanno 3mila euro al mese. Il benefit, fra l’altro, viene esteso per la prima volta anche agli assessori che non sono stati eletti in Consiglio. “Una porcata” titola il Fatto Quotidiano.
 
ll lavoro non c'è, mancano le commesse ed i capitali per gli investimenti, le aziende mettono i dipendenti in cassa integrazione od in ferie.
Non è un problema di produttvità perchè il divario di costi tra produrre in Sri Lanka ed in Italia, od in Serbia ed in Italia è talmente ampio che pure lavorando qui 24 ore e pagandone 8 non sarebbe lo stesso conveniente.
Prima di discutere di produttività, bisogna che il lavoro ci sia. Se il mercato importante è quello interno, o i salari/stipendi sono adeguati al costo della vita oppure la gente non spende e le aziende che producono per il mercato domestico chiudono, o per lo meno chiudono qui.
:evil5:
 
L'ho sempre detto anch'io che la valutazione dell'Euro era troppo elevata , in particolare in rapporto al Dollaro Usa . :mad:

Entrando nell'area Euro senza che ci fosse un vero governo europeo con relativo Ministro dell'Economia che potesse dire alla BCE di stampare denaro per immetterlo sul mercato e far ridurre il valore della moneta europea favorendo le esportazioni degli stati dell'Europa , facendo così aumentare il PIL le entrate degli imprenditori ed anche dei lavoratori, che da questi ultimi potevano essere investiti nei consumi facendo da moltiplicatore economico , senza questo potere a livello europeo ci siamo andati a buttare in un lebbrosario. :5eek:

Paradossalmente l'europa attuale è un danno , occorre un vero governo eletto dal popolo però, perchè finchè sarà eletto dai parlamentari europei sarà sempre visto come l'attuale Commissione cioè una spartizione di poltrone e basta .;)
 
DigitAnal ha scritto:
...e Gesù Cristo è morto de freddo!
:mad:
Certo, si fa' molto prima a pattugliare in due, in borghese, l'uscita di un macellaio o un pizzicagnolo e chiedere lo scontrino fiscale al cliente che esce con la spesa piuttosto che fermare un SUV con alla guida una signora disivoltamente telefonante e chiederne i documenti di proprietà (e multarla per l'infrazione)...
:doubt:
Loro lo sanno, e da tempo, di chi è la 'roba' e dove sta, e (soprattutto) se è stata regolarmente acquisita e tassata...
;)

Quoto.. in effetti era un pò ironico il mio discorso.. fatto sta che le persone meno abbienti, diciamo cosi, sono sempre quelli a fare la parte dell'ortolano, cmq vadano le cose...:badgrin: :sad:
 
Stato
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