Sta andando tutto molto bene?
Può darsi, dipende dalla prospettiva da cui si guardano le cose, cioè da chi le guarda e da quali obiettivi si hanno.
Se l'obiettivo è quello di garantire il rimborso del credito ai detentori dei titoli di stato senza battere moneta, cioè facendoli guadagnare senza savlutare nemmeno un po' i loro crediti, costi quel che costi agli Stati (cioè ai cittadini ed alle imprese), ci stiamo riuscendo molto bene.
Se non importa mantenere in recessione una Nazione e disintegrane il tessuto economico od il benessere sociale, perchè qualora il debitore (impresa o privato) non fosse più in grado di pagare lo si espropria anche dei beni senza riconoscergli nulla, direi che siamo su quella strada.
Personalmente ho la sensazione che in Europa, stante l'impossibilità di battere moneta e creare liquidità per contrastare la recessione, gli Stati (i governi degli Stati) si siano posti in una situazione subalterna al sistema finanziario che hanno salvato, anzi, che proprio quel sistema finanziario stia dettando regole che faranno arretrare la condizione dei cittadini europei di quasi un secolo.
Il timore è che a questo sistema finanziario importi poco o nullla di quelli che sono i presupposti costituzionali degli Stati, ad esempio gli articoli 1, 2, 3 e 4 della nostra costituzione http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html e che le cosiddette manovre svolgano la funzione di tener in vita il malato per prelevarne il sangue, piuttosto che curarlo davvero.
La recessione si alimenta contraendo la spesa, ma qui si erodono anche i risparmi. L'aumento delle imposte indirette, la riduzione dei servizi piuttosto che una loro razionalizzazione, quella delle retribuzioni e la precarietà diffusa non faranno mai tornare i conti di fine periodo, quindi ci si avviterà in una sequenza indefinita di manovre "correttive".
Abbiamo un economia che per ora ci distingue nettamente dalla situazione greca o portoghese, ma se la uccidiamo, possiamo tranquillamente arrivare allo stesso punto: è solo questione di tempo.
Se le autorità pensano di usare il fiscal compact per risolvere la crisi dei paesi cosiddetti Piigs ritengo probabile cha arriveremo al collasso dell'Euro. Andranno in crisi anche il resto delle economie continentali, che senza lo sbocco dell'area Piigs per le loro esportazioni si troveranno in grave difficoltà. http://www.investireoggi.it/estero/per-una-rimozione-concertata-delleuro/
Può darsi, dipende dalla prospettiva da cui si guardano le cose, cioè da chi le guarda e da quali obiettivi si hanno.
Se l'obiettivo è quello di garantire il rimborso del credito ai detentori dei titoli di stato senza battere moneta, cioè facendoli guadagnare senza savlutare nemmeno un po' i loro crediti, costi quel che costi agli Stati (cioè ai cittadini ed alle imprese), ci stiamo riuscendo molto bene.
Se non importa mantenere in recessione una Nazione e disintegrane il tessuto economico od il benessere sociale, perchè qualora il debitore (impresa o privato) non fosse più in grado di pagare lo si espropria anche dei beni senza riconoscergli nulla, direi che siamo su quella strada.
Personalmente ho la sensazione che in Europa, stante l'impossibilità di battere moneta e creare liquidità per contrastare la recessione, gli Stati (i governi degli Stati) si siano posti in una situazione subalterna al sistema finanziario che hanno salvato, anzi, che proprio quel sistema finanziario stia dettando regole che faranno arretrare la condizione dei cittadini europei di quasi un secolo.
Il timore è che a questo sistema finanziario importi poco o nullla di quelli che sono i presupposti costituzionali degli Stati, ad esempio gli articoli 1, 2, 3 e 4 della nostra costituzione http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html e che le cosiddette manovre svolgano la funzione di tener in vita il malato per prelevarne il sangue, piuttosto che curarlo davvero.
La recessione si alimenta contraendo la spesa, ma qui si erodono anche i risparmi. L'aumento delle imposte indirette, la riduzione dei servizi piuttosto che una loro razionalizzazione, quella delle retribuzioni e la precarietà diffusa non faranno mai tornare i conti di fine periodo, quindi ci si avviterà in una sequenza indefinita di manovre "correttive".
Abbiamo un economia che per ora ci distingue nettamente dalla situazione greca o portoghese, ma se la uccidiamo, possiamo tranquillamente arrivare allo stesso punto: è solo questione di tempo.
Se le autorità pensano di usare il fiscal compact per risolvere la crisi dei paesi cosiddetti Piigs ritengo probabile cha arriveremo al collasso dell'Euro. Andranno in crisi anche il resto delle economie continentali, che senza lo sbocco dell'area Piigs per le loro esportazioni si troveranno in grave difficoltà. http://www.investireoggi.it/estero/per-una-rimozione-concertata-delleuro/