Una sana impresa si fa con i capitali propri o degli azionisti. Se la Fiat (ed altri) non avesse goduto di flussi finanziari enormi da un Stato compiacente e non avesse potuto girare allo stesso perdite incalcolabili per decenni, o non esisterebbe più da tempo o sarebbe passata di mano, diventando una florida e sanissima azienda.
Dove lo Stato non è un azionista, i problemi deve risolverli l'impresa da sola, con le banche, ovvero ricorrendo ai normali strumenti disponibili sul mercato, azionario e non. Se un'azienda non è in grado di esistere deve morire, od essere rilevata da altri capitali, sani, veri e privati.
Fosse per me, la Fiat del Sig. Marchionne, se davvero è in utile (a me pare un bel pacco regalo col fiocco...) allora dovrebbe iniziare un piano di rientro e restituire allo Stato (cioè noi, azionisti senza azioni) tutte le risorse ricevute, pagando anche per le agevolazioni.
Sono inaccettabili tutti i ricatti delle grandi aziende PRIVATE allo Stato in termini di occupazione, licenziamenti e prepensionamenti, sia perchè alla fine costano alla collettività molto più del danno ipotizzato, ma anche perchè se un mercato ha regole, allora non possono esserci eccezioni per gli "amici" e rigidità totale negli altri casi.
O si accettano TUTTE le regole di mercato o non si accettano.
Lo stato da gli indirizzi, ma non deve essere una banca compiacente che si rifà sui propri azionisti (noi cittadini), nè un ente benefico della fam. Agnelli e di tutti gli altri nomi che ben conosciamo.
Vabbè i "buoi" da tosare, almeno quelli hanno le azioni, ma esserlo senza nemmeno il titolo, francamente è un po' troppo....
Le situazioni ibride (leggasi Italia) sono utili soltanto alle furberie ed ai faccendieri, tutte cose che, con l'avvallo di politica e sindacati, ci sono costate molto più di quanto potremo mai immaginare, incluso un paese arretrato, in tutti i sensi, rispetto al resto d'Europa.
Per certi versi sono d'accordo con Bertinotti, ma mi piacerebbe che ci spiegasse, secondo lui, di chi sono le responsabilità...
giacomo58 ha scritto:
la vicenda della fiat ha dimostrato che nel nostro paese se si vuole si può creare una sana impresa e renderla competitiva nel mondo, purtroppo la senzazione è che lo si faccia solo se messi spalle al muro altrimenti si corre sempre dietro all'aiuto di stato e all'agire da furbetti a scapito dei piccoli azionisti