Grazie del vostro interessamento...
In realtà sto evitando di scrivere, forse anche scaramenticamente... Ma per quel che è servita la scaramanzia sinora...
Da dove comincio? Perché è successo di nuovo un po' di casino.
Pensare che durante il week-end, finché stiamo stati su in montagna, Penny pareva rinata... Addirittura domenica scorsa l'abbiamo sorpresa che si era messa a scavare una buca in giardino... Non l'aveva mai fatto!
Poi, anche quella brutta piaga praticamente in via di guarigione ci dava un pizzico di speranza in più...
E poi da lunedì sera sono iniziati i nuovi casini.
A parte che lunedì sera la vedevo più stanca, intontita, con gli occhi arrossati, il sestro in particolare... Martedì proprio non andava. Completamente moscia, narcolettica, intontita, certi momenti sembrava non reagire al richiamo, alle coccole... L'ho portata del suo medico d'origine che le ha riscontrato una temperatura di 39.9 (come dire circa 38-38.5 per noi), senza però una spiegazione apparente. Dato che ieri avrebbe comunque dovuto tornare in visita dallo specialista, abbiamo atteso per vedere come evolveva il tutto.
In serata comunque la temperatura è scesa a 39 e lei sembrava dare evidenti cenni di ripresa (gradiva le coccole, scondinzolava, mostrava entusiasmo per le passeggiate e per il cibo, con appetito vivace, che invece la mattina era decisamente "spento").
Se non ché ieri mattina... Alle 7 abbiamo sentito un rumore in cucina, dove c'è la cuccetta dove dorme. Era coricata su un fianco, con gli occhi sgranati, le zampe anteriori tese e le posteriori che "scalciavano" colpendo un mobile, da cui il rumore che sentivamo.
Abbiamo provato a chiamarla, "Penny, Penny"... Niente. Ha solo cessato di scalciare, ma manteneva lo sguardo fisso e sgranato con le zampe tese.
Poi di colpo si è alzata di scatto scondinzolando e manifestando voglia di mangiare, come nulla fosse successo.
Ci siamo guardati basiti e attoniti... Forse sognava e aveva un semplice incubo... Oppure ha avuto una crisi epilettica?
Ad ogni modo, purtroppo il medico ieri pomeriggio ha confermato la crisi epilettica.
E il motivo sta nella sua anemia e nel suo sangue, il cui accumulo proteico ne ha causato un livello di viscosità pericolosissimo.
E quel che peggio ha iniziato già a fare danni.
Infatti ha avuto un'emorragia all'occhio destro, con distacco della retina. in pratica ci ha rimesso l'uso dell'occhio destro, e rischia emorragie anche di altro ordine, incluso ictus cerebrale da un momento all'altro.
Non abbiam potuto fare altro che rassegnarci nel ricoverarla nuovamente, ma ad un'altra clinica, la Roma Sud (zona Tuscolana-Anagnina). Serviva somministrare subito una terapia di fluidi per cercare di limitare al massimo la viscosità del sangue, almeno per queste 24 ore, durante le quali avrebbero cercato di stabilire l'opportunità di eseguire un "lavaggio" parziale del proprio sangue, sostituendo parte del contenuto proteico non utile con della fisiologica. Una specie di dialisi in un unica soluzione, per tentare di darle il tempo (e col sangue così viscoso non ce l'ha davvero, il tempo) di intraprendere una nuova anti-leishmania cura con Glucantime, visto che il Milteforan sembra abbia fallito totalmente.
Ma le possibilità di riuscita sono molto basse, tipo 10%.
Abbiamogià detto ai medici che NON INTENDIAMO sottoporre Penny a forme di accanimento.
Se c'è qualche possibilità di dare tempo al Glucantime di fare l'effetto desiderato prima che il sangue ridiventi viscoso e senza ulteriori rischi o sofferenze per lei, allora OK, si può tentare.
Ma se già questo trattamentodi "pulizia del sangue" la esporrà ad ulteriori rischi e/o sofferenze, ci riportiamo a casa Penny facendole godere ciò che le resta e se dovesse capitare qualche altra cosa valuteremo di farla addormentare per interropere definitvamente questo calvario.
Lo dico con tanto dolore, ma così non può andare avanti.

Poveretta... Perseguitata dalla sf*ga sino all'inverosimile. Proprio sino al
midollo, è proprio il caso di dirlo, visto che qest'accidente di leishmaniosi è sfociata in una specie di forma leucemica.
