parlavo di irpef solo xkè è la + odiata. era esemplificativo di una tassa che, se tagliata farebbe piacere praticamente a tutti invece di spendere milioni per cose a cui accedono i soliti furbi(bonus vacanza, bonus monopattino, bonus pc, bonus del 110% ecc ecc.
Sull'IRPEF non hanno interesse perché, rispetto a questi bonus, non sono manovre che necessariamente fanno "girare i soldi" (se a fine anno hai 2.000 netti in più potresti metterli sotto il materasso e non aiutare l'economia, specie se sei un pensionato vecchio stampo diffidente).
Inoltre, immagino avrai notato che alla fine si parla sempre più, oltre che di bonus monopattino, seggiolino,110%,etc, anche di welfare aziendale (rimborso di servizi di vario genere come visite mediche, trasporti, scuola, palestra etc), di polizze sanitarie aziendali, buoni pasto e comunque di benefit sostituivi al reddito proprio perché vogliono che la gente spenda e faccia girare il denaro (in questo modo tracciato perché c'è il rimborso).
Se ad es. 100 è il valore erogato, l'azienda risparmia 40 di tasse e il lavoratore percepisce 100 esentasse a patto che li spenda in un certo modo.
Ma nel ns caso purtroppo dei vincoli sulla "persona" non puoi metterli.
Che facciamo, solo se dichiari l'ISEE puoi partecipare? C'è un limite sulle operazioni consentite?
In teoria, sui buoni pasto gli utilizzi sono molto più stringenti. In formato tessera non è più denaro cartaceo al portatore (o quantomeno non è utilizzabile simultaneamente) e l'utilizzo è deciso dal punto vendita (molto molto difficile trovare un supermercato che ti ci fa pagare i bollettini o le ricariche).
Addirittura ricordo che un noto brand di buoni pasto aveva possibilità dei vicnoli anche a livello di orario o di vietare utilizzo cumulato di più buoni.
Coi cartacei, in teoria, era l'equivalente di una moneta parallela. Poteva girare tra persone e aveva una certa facilità di utilizzo.
Magari (e non credo sarebbe stata una pessima idea), si potevano vendere delle "prepagate di Stato" (tipo la social card) con diritto al cashback, ma limiti nell'utilizzo (per dirne una, no gift card, no bollettini cartacei, no ricariche tel e di prepagate etc).
Sicuramente sarebbe stato molto interessante (ma credo poco fattibile) prevedere un cashback "dinamico", legato non solo all'importo speso ma anche al tipo di rivenditore (premiando maggiormente le transazioni nelle attività commerciali fino ad oggi più interessate dal nero, quindi non parlo di farmacie e grossa distribuzione ).