Un oscillatore non è altro che un amplificatore retroazionato positivamente, ovvero il segnale d'uscita è riportato in ingresso con ampiezza e fase opportuna perchè si inneschino e vengano mantenute le oscillazioni.
Tipicamente, un larga banda ad alto guadagno è un amplificatore lineare, anzi, ultralineare, cioè amplifica (senza distorcerlo apprezzabilmente) anche un segnale di potenza infinitesima.
Molto semplicisticamente, un amplificatore ad alto guadagno senza segnale in ingresso, in uscita ha uno spettro che corrisponde al rumore d'ingresso amplificato, tagliato dai vari filtri presenti.
Se mi ritrovo in ingresso il rumore dell'uscita ed il suo livello è sufficiente, esisterà una frequenza per la quale la retroazione sarà positiva e si innescheranno oscillazioni.
Un ampilificatore ben progettato, cioè incondizionatamente stabile (in altre parole che non autooscilla) è tale perchè ha un isolamento fra ingresso ed uscita di gran lunga superiore alla sua amplificazione.
Nel momento in cui collego all'ingresso ed all'uscita dell'amplificatore le antenne, altero questa condizione di stabilità.
In soldoni... se l'isolamento fra le antenne non è superiore all'amplificazione, l'amplificatore diventa un potenziale oscillatore. (praticamente sempre)
Siccome l'oscillazione può tranquillamente avvenire su una frequenza differente da quella che io amplifico e la sua ampiezza può non essere di livello altrettanto elevato, segnale amplificato ed oscillazione coesistono.
Nel caso, la modulazione incrociata (battimenti) si sprecano, generalmente con effetti peggiori che nell'esempio citato da Gescort.
Orbene... in digitale, della porcheria che si crea (segnali in ingresso + oscillazioni) e che si trasmette difficilmente mi accorgo, salvo usare un analizzatore di spettro e prendere paura.
In analogico, al contrario me ne accorgo anche senza strumentazione, cioè sulla frequenza che amplifico perchè la linearità dell'amplificatore va a pallino. (il video analogico è modulato in ampiezza ed anche un cieco vede che succede se lo si amplifica distorcendo)
Sebbene in digitale il "mio" segnale "ripetuto" possa anche apparire "perfetto", l'oscillazione ed i battimenti si creano ugualmente ed una serie di emissioni fantasma (battimenti) vengono irradiati dalle antenne. Questi segnali possono costituire un disturbo rilevante, anche su frequenze fuori banda.
AlexRamones ha scritto:
Ma allora perchè se al posto del 61 digitale avessimo ricevuto, amplificato di parecchio e ritrasmesso un 25 analogico, con le due antenne sullo stesso palo si sarebbe creato il casino?
Quello che non riesco a capire è come mai con un segnale digitale, avere le antenne perfettamente a vista è fattibile senza problemi, mentre con un segnale analogico no ?
Porta pazienza, ma come installatore di impianti riceventi non ho problemi, ma sul lato opposto sono una capra totale