Pos obbligatorio per aziende e professionisti per pagamenti superiori a 30€

Il libero mercato con i prezzi bloccati non sarebbe più un libero mercato, per definizione.
Si potrebbe ipotizzare una legge specifica che permetta di calmierare i prezzi dei generi di prima necessità, e lasciare il resto ad economia di mercato, ma lo Stato italiano non farà mai una legge simile, vedasi le porcate che sono state fatte con la conversione Lira / Euro nel 2002, anno nel quale, nel giro di pochi mesi, il nostro potere di acquisto si è letteralmente dimezzato.
Sono sempre stato un euroscettico, ora che vivo in un paese UE dove non c'è l'euro ne sono ancora più convinto, anche guardando i nostri vicini Slovacchi che hanno aderito al Nuovo Marco Tedesco che ora se ne stanno ben pentendo, però secondo me per fare quello che dici tu, a livello di politica del lavoro, devi uscire dall'Euro, poter emettere denaro quando ti pare e non dover più chiedere l'elemosina alla cancelliera doppioderetanata.
E chi se ne frega dell'inflazione, anzi, accetto scommesse che, se si esce dall'euro, lo spread si azzera in due giorni.
 
E chi se ne frega dell'inflazione, anzi, accetto scommesse che, se si esce dall'euro, lo spread si azzera in due giorni.
Scommessa accettata... :badgrin:
Se anche fosse sensato dire ciò che hai detto, che a me liberista e anche un po' filoamericano non dispiace del tutto, il problema sarebbero appunto quegli indicatori, che sono legati alla reputazione (e anche al pregiudizio...) per cui non c'è verso, l'Euro ce lo teniamo...

P.S. come si sta a České Budějovice?
Mi fermai anni fa, sembrava un bel posto....
 
@areggio:
Tra le mille e passa cavolate dette dall'ex onorevole Berlusconi (e te lo dice uno che è tutto fuori che di sinistra), passò sotto silenzio una delle poche cose giuste da lui mai dette: se il Giappone, che ha un debito pubblico addirittura di molto superiore al nostro, ha dei tassi inferiori ai nostri sui titoli di Stato, è solo perché, potendo coniare moneta se e quando gli pare, coloro che acquistano i titoli Nipponici hanno la garanzia totale del pagamento alla scadenza. Noi, inteso come Italia, in quanto, pur vivendo all'estero, mi sento orgogliosamente Italiano, paghiamo dei tassi assurdi in quanto per stampare denaro dobbiamo chiedere il permesso alla BCE, che a sua volta deve chiedere il permesso alla donna col paracarro posteriore. Capito il problema? ;)
Speravo che il buon Renzi avesse avuto la faccia tosta di impuntarsi con la Merkel, ma mi sono oramai disilluso.
La cosa poi sarebbe decisamente simpatica, in quanto se l'Italia se ne andasse dall'euro, scommetterei tranquillamente pletore di birre da mezzo (che qui costano meno di un euro, quindi me lo potrei permettere :) ), che, nel giro di sei mesi almeno altri 10 paesi lascierebbero la moneta unica.
Mi spiace dirlo, perché non sono esterofilo, ma gli unici veramente furbi sono stati gli Inglesi ed i Cechi.

Riguardo al post scriptum, devo dire che a Ceske Budejovice si sta benissimo, la città è grande ma non grandissima, quindi c'è tutto quello che si desidera ma senza avere il casino della metropoli. Ti dico solo che, come indice di tranquillità del posto, che se esci a fare quattro passi alle undici di sera, la maggior parte delle persone che incontrerai saranno donne che portano fuori il cane.
Se dovessi ripassare da qui (e questo vale per chiunque), fammi un fischio, che un letto, un piatto di pasta, una birra ed una partita in tv non li nego a nessuno ;)
Quanto sopra non vale da domani sino a metà agosto, visto che domani rientro in Italia.
 
Se dovessi ripassare da qui (e questo vale per chiunque), fammi un fischio, che un letto, un piatto di pasta, una birra ed una partita in tv non li nego a nessuno ;)
Quanto sopra non vale da domani sino a metà agosto, visto che domani rientro in Italia.
Peccato che oggi come oggi giro poco e capiterà difficilmente, ma grazie del pensiero davvero gentile...
Per la birra poi ricordiamo agli altri amici che leggono che České Budějovice è fondamentale per la storia della bevanda stessa, perchè la famosa Bud fu portata in America da un emigrante boemo che proveniva da lì...purtroppo la storia nel wikipedia italiano è resa molto male:
http://it.wikipedia.org/wiki/Budweiser_(Anheuser-Busch)
Se capite il tedesco qui è meglio:
http://de.wikipedia.org/wiki/Budweiser_(Anheuser-Busch)
 
A dire la verità la versione ceca della questione è differente (e visto che l'UE ha dato ragione alla Budweiser ceca, imponendo alla Budweiser americana di vendere in Europa solo con il marchio Bud), ovvero che le due birre furono registrate quasi contemporaneamente, e che la storia dell'immigrato Boemo sia solo una leggenda metropolitana (e onestamente la versione ceca è credibile in quanto le due birre sono simili come un bicchiere di Brunello di Montalcino ed un bicchiere di Tavernello).
Così mi hanno raccontato quando sono andato a fare il tour enogastronomico birraio direttamente in fabbrica.
Personalmente tra l'americana e la ceca preferisco di gran lunga la seconda, anche perché, essendo pressoché non filtrata e priva di porcherie varie, si digerisce in pochi minuti e, espellendola dal corpo umano tramite minzione solo dopo pochi minuti dall'assunzione, la quantità d'alcool che viene assorbita dal corpo umano è minima, di conseguenza se ne può bere quantità normalmente impensabili rimanendo relativamente sobri (attenzione, niente birra se si guida, qui la tolleranza è zero assoluto, però visto che i trasporti funzionano decisamente bene a prezzi al limite dell'assurdo, dell'auto se ne può benissimo fare a meno).

Off topic sull off topic (ma visto che siamo in sezione off topic siamo in topic ;) , ok, dovrei bere meno birra...), per farvi un'idea sui costi un biglietto per 7 giorni che permette di prendere tutti i mezzi urbani di Ceske Budejovice costa poco più di 7 euro,
mentre un biglietto del treno a\r Ceske Budejovice - Praga (165 km) costa appena più di 10 euro.

Un consiglio per chi vuole venire in Repubblica Ceca, soprattutto se con il treno.
Un mese prima di partire andate sul sito delle ferrovie Ceche (www.cd.cz), ottimamente tradotto anche in inglese, ed acquistate per nemmeno 6 euro, direttamente online, la In Karta 25 railplus, selezionando come stazione di ritiro della tessera quella della città dove dovete andare.
Bisogna richiederla un mese prima perché, anche se la carta provvisoria vi viene mandata subito per email, solo la carta definitiva vale come Railplus.
La cosa simpatica è che, con questa carta, avrete per tre mesi lo sconto del 25% sui già economicissimi treni cechi e, in più, avrete il 25% di sconto su qualsiasi biglietto internazionale per SEI ANNI.
 
Sempre OT: d'accordissimo sull'aspetto degustativo delle due Bud...(Tavernello appunto quella americana... :eusa_shifty: ) poi se l'aneddoto è vero o no...
In generale la birra ceca è ottima...
Ricordiamo che anche Pilsen è nella Repubblica ceca (Plzeň), anche se di questa città ho un ricordo ancora più vecchio e meno piacevole, per l'inquinamento...
 
con la conversione Lira / Euro nel 2002, anno nel quale, nel giro di pochi mesi, il nostro potere di acquisto si è letteralmente dimezzato.

Sì, però non ho visto nessuno scendere in piazza a causa del raddoppio dei prezzi.

Faceva comodo a tutti, in un certo senso, fare la conversione: 1 € = 1000 Lire.

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a me liberista e anche un po' filoamericano

Anche io sono liberista.
Cosa avete capito?

Solo che qualcuno ha distrutto (letteralmente) il mondo del lavoro!

E allora mi metto a riflettere.

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A Plzen ci sono solo due cose da vedere, la piazza (ma volendo si può anche fare a meno) ed il museo della birra (questo invece è blasfemo non visitarlo), dove si vede come si faceva la birra già secoli e secoli fa.
Bisogna ringraziare quel mattacchione che, secoli fa, proprio a Plzen ebbe la geniale idea di inventare la birra bionda (detta altresì Plzner, o più comunemente Pilsner, detto alla maniera tedesca).
Fine dell'OT dell'OT.

Tornando in topic, proprio per non sfondare del tutto il muro, se lo Stato vuole imporre il POS anche al piccolo professionista, deve fare in modo che questo strumento costi poco se non zero a chi lo usa, visto che, anche ipotizzando una commissione all'1,9%, il povero idraulico onesto si troverebbe, per ogni 100 euro incassati, a doverne versare più della metà in tasse, più il costo delle materie prime e del tempo impiegato per la lavorazione, ed infine pure 2 euro di commissione per il POS.
Lo ripeto, gli strumenti per rendere emergibile un tasso maggiore l'evasione ci sono già, ovvero:
- far lavorare i mega computer della Sogei facendo semplicemente controlli incrociati tra il PRA, i catasti dei comuni, il registro navale e le partite iva;
- far scaricare anche i privati, così non avranno più interesse a chiedere il conto in nero;
- rendere ermetica la frontiera con la Svizzera (una delle cose che mi ha fatto più incavolare in vita mia è stato guardare alle Iene un servizio su come le banche Svizzere stesse fanno entrare i soldi fisicamente in Svizzera eludendo i controlli).

Queste sono solo le cose che mi vengono in mente per prime.
 
@Peder:
Non penso di scrivere una cavolata micidiale, ma il popolo, sin dai tempi dei Romani antichi, è sempre stato abituato al panem et circensem, con l'unica differenza che il circo è stato sostituito dal calcio.
Fino a che l'Italiano medio ha un piatto di pasta a pranzo e a cena, va tutto bene, quando non ci sarà più nulla nel piatto allora prepariamoci ad una rivolta. È, è sempre stato e sarà sempre così.
Senza offesa per nessuno, a scanso di equivoci.
 
Soluzioni concrete:
- anticipare temporaneamente l'età "pensionabile" (ma di brutto! Alzarla poi di un anno all'anno, in base all'anno di nascita, in modo da evitare "esodati");

Apparentemente potrebbe sembrare un po' complesso, ma in realtà funzionerebbe perfettamente (ho fatto delle simulazioni).

Una cosa è l'anno di nascita, un'altra è la data di nascita e un'altra ancora è la data del compleanno.

Bisognerebbe trattare, ogni anno in corso, un anno di nascita diverso, ma con un limite di età pensionabile aumentato di un anno, che quindi scatterebbe solo alla data del compleanno (non necessariamente nell'anno in corso).

I risultati più significativi si avrebbero il primo anno.

Poi si avrebbero sempre più in là nel tempo.

Questa è la gestione anno per anno, che secondo me è la più idonea.

Per un motivo molto semplice: potrebbero subentrare dei problemi che costringano a interrompere lo schema o a tornare indietro nell'età pensionabile.

Per cui la gestione corretta di questo schema è annuale.

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Facendo un esempio molto semplice (è solo un esempio, non spaventatevi), le cose potrebbero essere spiegate in questo modo.

Supponiamo che si parta con il 2015.
Supponiamo che l'età pensionabile venga anticipata a 60 anni (è solo un esempio e riguarda solo gli eventuali prepensionamenti).

2015 = Dunque, tutti quelli che sono nati nel 1955 (o prima) potrebbero anticipare la richiesta della pensione.
2016 = Quelli del 1956 (o anni precedenti, che andrebbero in pensione in base ai calcoli del 2015; perché "precedenti"? Perché potrebbero esserci degli italiani che ritornano dall'estero, o stranieri che vogliono lavorare in Italia) andrebbero in pensione a 61 anni (quindi nel 2017, nel giorno del compleanno).
2017 = Quelli del 1957 (o anni precedenti, in base a calcoli precedenti) andrebbero in pensione a 62 anni (quindi nel 2019, nel giorno del compleanno).
2018 = Quelli del 1958 (o anni precedenti, in base a calcoli precedenti) andrebbero in pensione a 63 anni (quindi nel 2021, nel giorno del compleanno).
2019 = Quelli del 1959 (o anni precedenti, in base a calcoli precedenti) andrebbero in pensione a 64 anni (quindi nel 2023, nel giorno del compleanno).

[...]

Eccetera.

Ovviamente ci sarebbero anche casi limite e/o imbrogli o truffe.
Bisognerebbe studiarla bene.

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No, l'ho scritto perché io ho in mente tutto lo schema, ma se a un altro venisse in mente di realizzarlo magari uscirebbe fuori una pasticciata.
Ribadisco: secondo me questo schema andrebbe gestito annualmente.

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@Peder:
Non penso di scrivere una cavolata micidiale, ma il popolo, sin dai tempi dei Romani antichi, è sempre stato abituato al panem et circensem, con l'unica differenza che il circo è stato sostituito dal calcio.
Fino a che l'Italiano medio ha un piatto di pasta a pranzo e a cena, va tutto bene, quando non ci sarà più nulla nel piatto allora prepariamoci ad una rivolta. È, è sempre stato e sarà sempre così.

E' vero in parte.
Più precisamente, la Storia ci insegna che l'Italiano medio si rivolta contro un padrone (che può essere "l'uomo forte" al governo, o uno Stato estero, o un insieme di Stati come la UE) quando questi non gli garantisce la pagnotta al solo scopo di cercarne un altro, possibilmente uno che non gli stia troppo col fiato sul collo e non gliela meni troppo con l'educazione civica (che per lui è una vera e propria kriptonite).
 
Follia allo stato puro!

Nei mesi scorsi ho ripetutamente affermato su questo forum di credere fortemente nel denaro elettronico.
Ma non così...

Con il 46% di disoccupazione giovanile!

Prima tutti dovrebbero avere un lavoro.
Tutti.

Il problema è che questi hanno un solo chiodo fisso: l'evasione fiscale.
Perché hanno una sola soluzione (sbagliata) in mente: le tasse.

Può darsi che io abbia dato l'impressione di usare termini molto duri e perentori.
Se qualcuno si è offeso, me ne scuso.
Ma l'ho fatto perché amo l'Italia e mi dispiace vederla così in difficoltà.

Riguardo al debito pubblico... penso che ognuno debba guardare ai propri "debiti".
Ci sono dei debiti estinguibili e dei "debiti" inestinguibili.
Vero: anche noi ci abbiamo messo del nostro, però... :eusa_think:

Il debito pubblico è un qualcosa di virtuale, che nessuno verrà mai fisicamente a chiederci di restituire, anche se pesa maledettamente sull'economia reale.
Ecco, proprio su questo "virtuale" magari si potrebbe puntare per eliminarlo.

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Se qualcuno pensa che quello che ho scritto (in questa discussione) non c'entra niente con il Pos a 30 €, secondo me si sbaglia.
I problemi vanno affrontati guardando alla situazione complessiva, studiando quali sono le vere cause.

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Da domani aziende e professionisti sono tenuti ad accettare pagamenti con bancomat o carte di credito per importi superiori a 30€.
Al momento però non sono previste sanzioni per gli inadempienti.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Pos-da-domani-obbligatorio-per-tutti-ma-non-ci-sono-sanzioni-fe98ea65-8b3d-440a-863b-855bf933df78.html?refresh_ce

A parte il fatto che l'applicazione di questa norma mi risulta che sia attualmente "molto flessibile", faccio notare che è incompatibile con il servizio fornito dagli sportelli bancomat.

Infatti, molti ATM distribuiscono banconote da 20 € e 50 € (alcuni anche da 10 €).

In futuro avremo solo banconote da 20 € (o meno)?
Ne dubito.

E le altre banconote (100, 200, 500) che fine faranno?

Insomma, una legge un po' confusa.

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Bhe no, perché posso fare tranquillamente la spesa al supermercato e pagare 100-200 euro in contanti. E' un obbligo per l'esercente, non per il consumatore.
 
Bhe no, perché posso fare tranquillamente la spesa al supermercato e pagare 100-200 euro in contanti. E' un obbligo per l'esercente, non per il consumatore.

Per ora...
Nulla potrà impedire in futuro che lo rendano obbligatorio.
Purtroppo senza altre iniziative fondamentali per supportare tale scelta.

Però avrebbero potuto mettere 50 € come limite.
Ci sarebbero state meno proteste.
E sarebbe stato anche più logico

;)

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Tutte le proposte che ho fatto in questi mesi andavano verso l'utilizzo totale della moneta elettronica.
Ovviamente solo come soluzione intermedia verso una società non basata sul denaro.

Ma, ribadisco, ad alcune condizioni:
- sostituire la società del denaro (e delle tasse) con quella dei servizi e dei diritti (in futuro: "soli diritti");
- lavoro per tutti (ne ho già parlato ampiamente: come diritto, servizio e realizzazione della persona; non come dovere, obbligo o peggio "schiavitù");
- istruzione rapida ed efficace (a 20 anni si deve essere in grado di entrare nel mondo del lavoro);
- sistema di valori decente proposto (con verifica costante dell'assimilazione) in tutto il percorso formativo (concetto di uguaglianza; infarinatura di base di tutte le religioni, filosofia, sociologia, psicologia);
- sistema informatizzato globale (non punitivo, bensì al servizio della persona), sfruttando inizialmente la Carta Regionale dei Servizi.

[...]

Eccetera.

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Penso che chi vuole evadere, di certo, non verrà fermato dal pos...
Esistono già svariati metodi di pagamento tracciabili e scagli la prima pietra chi non si è sentito dire : "non voglio la fattura così non pago l'iva. Ecco i contanti".

A queste persone, del pos, non frega nulla...
 
Penso che chi vuole evadere, di certo, non verrà fermato dal pos...
Esistono già svariati metodi di pagamento tracciabili e scagli la prima pietra chi non si è sentito dire : "non voglio la fattura così non pago l'iva. Ecco i contanti".

A queste persone, del pos, non frega nulla...

Guarda che, se da un lato l'artigiano, libero professionista etc. in questo modo evade, dall'altro il normale cittadino accetta di pagare in nero perchè altrimenti con la fattura verrebbe a costare di più.
è logico che sia un comportamento scorretto, ma purtroppo, finchè non verrà data a tutti la possibilità di scaricare tutte le spese, come viene fatto negli Stati Uniti, difficilmente si riuscirà a porre fine a questo gravoso problema.
 
Supponiamo che l'età pensionabile venga anticipata a 60 anni (è solo un esempio e riguarda solo gli eventuali prepensionamenti).

Funziona, non funziona, non ci arriveremo mai, non ci... arriveranno... mai, fa schifo, è orribile?

Non me ne importa nulla.

L'importante è andare nella direzione giusta, avendo bene in mente l'obiettivo.
Tutto è perfezionabile, a patto che si vada nella direzione giusta.

Se si fa una cosa (apparentemente) "perfetta", ma si va nella direzione sbagliata, non serve a nulla.

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Capire cos'è la disoccupazione significa capire chi è la persona.
Se gli altri Paesi pensano di stare bene perché hanno una percentuale "fisiologica" di disoccupati, facciano pure.

Le cause di tutti i problemi sono sempre le stesse: non capire chi è la persona.
Le persone danno il meglio dai 20 ai 35 anni (in qualunque lavoro): chiuso.

Arrivare ad un'età "pensionabile" di 50 o 55 anni sarebbe già troppo.
E per sempre, senza alzarla più.
Con 60 sono stato fin troppo alto.
Chiaro che non si può più gestire una situazione del genere con i contributi.

L'Europa non la pensa così?
Bisogna ripensare e riorganizzare la vita (e la società) in un altro modo.
In futuro non ci sarà "soluzione di continuità" tra lavoro/servizio e tempo libero.
Si può cominciare già da adesso.
Esistono gli strumenti per farlo (da più di 30 anni).

Ma qualunque "soluzione" venga adottata, anche se si giungesse allo 0% di disoccupazione complessiva, senza eliminare le cause dei problemi precedenti non si sarebbe raggiunto l'obiettivo.

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