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"Ibra alla Juve: Capello fu decisivo"
Intervista di Raiola alla Tribù del calcio
Venerdì 12 novembre alle ore 21.00 su Premium Calcio torna "La tribù del calcio", la rubrica curata da Paolo Ziliani per i veri innamorati del pallone.
Nella puntata la seconda parte dell'intervista esclusiva a Mino Raiola, procuratore di Zlatan Ibrahimovic, che svela inediti retroscena del mercato, come quando nell'estate del 2004 il bomber svedese, in seguito al passaggio a sorpresa di Capello alla Juve, approdò a Torino, anziché alla Roma.
"Ibra voleva andarsene dall'Ajax - racconta Rajola - ma il Milan non era interessato, l'Inter era tiepida mentre la Roma era caldissima: a volerlo era soprattutto il dg Baldini. Poi, dopo l'uscita di un'intervista in cui Capello diceva polemicamente "Non potrei mai allenare la Juventus", anche su mio suggerimento, Luciano Moggi e Antonio Giraudo decisero di portarlo sulla panchina bianconera e appena arrivò, Capello fece di tutto per accelerare l'acquisto di Ibrahimovic, permettendo così alla Juve di battere sul tempo Baldini e la Roma".
Sull'acquisto di Pavel Nedved da parte della Lazio. "Zeman conosceva bene il giocatore, anche lui ceco, e sapevo che l'affare sarebbe andato in porto: ma non fu facile perché l'allenatore faceva difficoltà, diceva che i soldi che Pavel avrebbe guadagnato erano troppi, che avrebbe dovuto avere uno stipendio basso e guadagnarsi gli aumenti col tempo".
E poi, intervista a un mito del calcio italiano, Giancarlo Antognoni, che rivela di avere giocato l'ultima parte della sua carriera da 'zoppo'. "Dopo la frattura di tibia e perone procuratami nello scontro con Pellegrini - rivela Antognoni - la guarigione fu difficile. Dovetti sottopormi a due operazioni e alle fine mi ritrovai una gamba 1 centimetro più corta dell'altra". Antognoni racconta gli incontri con l'Avvocato Agnelli, che tentò in tutti i modi di portarlo alla Juventus, e col presidente della Roma, Dino Viola. "Fummo forse più vicini a alla Roma - svela Rita Monosillo, moglie di Antognoni - Il presidente Viola era disposto a regalarci il Colosseo, ma Giancarlo amava troppo Firenze e i fiorentini: e alla fine non se ne fece nulla".
Ancora: viaggio in Inghilterra a casa di Roberto Di Matteo, l'ex calciatore di Lazio e Chelsea, oggi allenatore rampante del West Bromwich; e a un anno di distanza dal drammatico suicidio di Robert Enke, portiere della nazionale tedesca, la Tribù intervista l'amico ed ex compagno di squadra nel Borussia, Marco Villa, che ha scritto un libro per onorare la memoria del compagno.
Intervista di Raiola alla Tribù del calcio
Venerdì 12 novembre alle ore 21.00 su Premium Calcio torna "La tribù del calcio", la rubrica curata da Paolo Ziliani per i veri innamorati del pallone.
Nella puntata la seconda parte dell'intervista esclusiva a Mino Raiola, procuratore di Zlatan Ibrahimovic, che svela inediti retroscena del mercato, come quando nell'estate del 2004 il bomber svedese, in seguito al passaggio a sorpresa di Capello alla Juve, approdò a Torino, anziché alla Roma.
"Ibra voleva andarsene dall'Ajax - racconta Rajola - ma il Milan non era interessato, l'Inter era tiepida mentre la Roma era caldissima: a volerlo era soprattutto il dg Baldini. Poi, dopo l'uscita di un'intervista in cui Capello diceva polemicamente "Non potrei mai allenare la Juventus", anche su mio suggerimento, Luciano Moggi e Antonio Giraudo decisero di portarlo sulla panchina bianconera e appena arrivò, Capello fece di tutto per accelerare l'acquisto di Ibrahimovic, permettendo così alla Juve di battere sul tempo Baldini e la Roma".
Sull'acquisto di Pavel Nedved da parte della Lazio. "Zeman conosceva bene il giocatore, anche lui ceco, e sapevo che l'affare sarebbe andato in porto: ma non fu facile perché l'allenatore faceva difficoltà, diceva che i soldi che Pavel avrebbe guadagnato erano troppi, che avrebbe dovuto avere uno stipendio basso e guadagnarsi gli aumenti col tempo".
E poi, intervista a un mito del calcio italiano, Giancarlo Antognoni, che rivela di avere giocato l'ultima parte della sua carriera da 'zoppo'. "Dopo la frattura di tibia e perone procuratami nello scontro con Pellegrini - rivela Antognoni - la guarigione fu difficile. Dovetti sottopormi a due operazioni e alle fine mi ritrovai una gamba 1 centimetro più corta dell'altra". Antognoni racconta gli incontri con l'Avvocato Agnelli, che tentò in tutti i modi di portarlo alla Juventus, e col presidente della Roma, Dino Viola. "Fummo forse più vicini a alla Roma - svela Rita Monosillo, moglie di Antognoni - Il presidente Viola era disposto a regalarci il Colosseo, ma Giancarlo amava troppo Firenze e i fiorentini: e alla fine non se ne fece nulla".
Ancora: viaggio in Inghilterra a casa di Roberto Di Matteo, l'ex calciatore di Lazio e Chelsea, oggi allenatore rampante del West Bromwich; e a un anno di distanza dal drammatico suicidio di Robert Enke, portiere della nazionale tedesca, la Tribù intervista l'amico ed ex compagno di squadra nel Borussia, Marco Villa, che ha scritto un libro per onorare la memoria del compagno.