Stefano91 ha scritto:
In realtà stando alle regole il voto non si potrebbe rifiutare, e il prof dovrebbe registrarti anche il mancato superamento.
Unica cosa che puoi fare è lasciare l'esame prima del giudizio.
I prof che seguono questa regola purtroppo sono ancora troppo pochi.
La mia media è molto più bassa della tua, ma non ho mai rifiutato un esame (molti proprio non lo permettono) e sono in pari... Dovrebbe contare anche questo.. Sperando che la riforma Monti abolisca il valore legale al voto di maturità..
Agli studenti deve essere permesso di rifiutare il voto.
E' un diritto che gli studenti hanno ottenuto nelle proteste sessantottine (in realtà gli studenti chiedevano anche la possiblilità di autovalutarsi in comune accordo col docente, ma era troppo...)
Non centra nulla se tu accetti o rifiuti... Siccome è una possibilità che viene concessa a uno studente, io negli esami dove ero convinto che potevo dare di più mi sono sentito di prendermi qualche settimana di tempo per riprepararmi meglio... E' un diritto che ha uno studente e non vedo perchè ci sia vergogna ad avvalersi di questo diritto (poi sono anche in regola con gli esami

, son prossimo alla tesi, quando fuori corso entro da aprile 2013)
Comunque sappi che se se ti laurei senza andare fuori corso hai diritto ad un incremento del punteggio finale
Fanno male -molto male- a non dare la possibilità di rifiutare i voti, poichè la possibilità di rifiutare il voto da parte di uno studente (che prende sul serio l'impegno universitario) può essere visto come uno stimolo ad impegnarsi maggiormente per avere una buona media...
Altrimenti andiamo li a prendere 18 e chi se ne fotte (sicuramente ci passerei molte meno ore sotto i libri)...
Comunque nella mia carriera universitaria il voto l'ho rifiutato 3 volte (2 volte non me ne son pentito poichè sono riuscito a sollevare un 21 con un 30, mentre una volta me ne son pentito, poichè il voto è rimasto quasi uguale, 24 era e 25 è diventato.)
Io sono contro l'abolizione del valore legale al voto di laurea per 2 motivi
1. E vero si abolisce il valore legale al voto, e il criterio di valutazione sarà l'ateneo di provenienza... Non ci sto a sentirmi dire che un laureato in comunicazione a Milano è più importante di uno a Sassari, quando il carico di studio è pressochè identico.
2. Con l'abolizione del valore legale al voto di laurea ci sarà un ulteriore incentivo (principio numero 4 dell'economia visto che te studi economia

) agli studenti piantagrane... Vedrete quanti asini che piglieranno 18 verranno paragonati a chi si è fatto il cosiddetto "mazzo", verranno consideratin allo stesso piano... Evviva la meritocrazia!