Ho già scritto più volte, e da anni (cioè da quando succede), come sia ormai un fatto innegabile come gli stewards abbiano sempre un occhio di riguardo nei confronti del pilota Hamilton e dalla McLaren.
Miglior talento fra i giovani ma tendenzialmente portato a forzare ed infrangere i regolamenti, la FIA dovrebbe vergognarsi di assecondarlo e potrebbe assolutamente porre un freno ad una caratteristica negativa di un ottimo pilota.
Pilota che così, ad ogni infrazione felicemente superata si sente sempre più autorizzato a comportarsi come ormai fa ogni volta che gli conviene.
Dopo avergliela fatta passare il più liscia possibile, la FIA non si vergogna ma ha però la coscienza sporca. Sa di dover intervenire per prevenire che altri piloti possano pensare di fare la stessa cosa nei successivi gran premi, sulla base che "se a quella infrazione è stata corrisposta una penalità risibile ad Hamilton, se lo faccio io, almeno la prima volta dovranno trattarmi allo stesso modo".
Quindi, per Hamilton si sfrutta la flessibilità del regolamento salvo dover poi irrigidire il regolamento stesso per fare in modo di non aver creato un pericoloso precedente.
E' vero, ma solo in parte, che la colpa sia dei regolamenti. I regolamenti ci sono e possono funzionare benissimo, perfino nel sanzionare un comportamento scoretto con numerosi giri di ritardo, potevano farlo anche ieri.
O si fa un regolamento che prevede tutto (cosa impossibile, sotanzialmente da imbecilli) oppure se ne fa un'altro dove c'è ampia discrezionalità e si rimediano anche i casi più imprevedibili (la cosa migliore se le persone sono intelligenti ed oneste).
Ho già scritto anche dei regolamenti nel particolare, ma è bene ripeterlo, vuoi mai che qualche giornalista sportivo che passi di qui (per caso) si faccia una cultura a proposito e scriva, a mezzo stampa, le cose come stanno.
Gli Stewards, che dovrebbero essere personaggi competenti di F1 e di regolamenti, hanno varie possibilità per sanzionare i piloti in caso di infrazioni.
Possono:
a) Infliggere un drive through semplice (un passaggio ai box senza sosta)
b) Dare dieci secondi di penalità, cioè un un drive through con sosta di 10 secondi ai box.
c) Arretrare il pilota nella griglia di partenza del GP successivo.
Siccome dopo aver tagliato il traguardo è un po' difficile fare un drive through, il regolamento della F1 prevede che negli ultimi 5 giri si possano infliggere 20 o 30 secondi di penalità anzichè il drive through.
Tuttavia... l'articolo 18 del regolamento consente massima flessibilità, ovvero che gli Stewards possano comminare anche una qualunque altra sanzione fra quelle previste dall art 153 del codice sportivo.
In ordine di gravità crescente le sanzioni sono:
Sgridare (cosa riservata solo ad Hamilton o a chi è coinvolto in scorrettezze con lui)
Comminare multe in denaro.
Imporre una penalizzazione in secondi. (a scelta, ad esempio quella usata ieri con i 9 piloti)
Escludere dalla classifica.
Sospendere.
Squalificare.
Per riassumere, Ecclestone e la ricerca dello spettacolo per far soldi in tutti i modi possibili sono diventate la maledizione delle F1.
I circuiti cittadini ed i regolamenti tecnici in continuo subbuglio sono la vera iattura di questa F1. Per cercare audience e spettacolo si corrono GP sempre più noiosi, in posti assolutamente inadatti alle monoposto.
Non c'è niente di spettacolare in una corsa dove è difficile superare delle GP2 camuffate da F1. (forse, come in moto, vetture uguali alle migliori ma gestite da un team esterno sarebbero una soluzione preferibile)
Nella F1 di oggi, tutto è praticamente deciso al via, o a tavolino. Se un divario di 5-6 secondi al giro non è sufficiente e per superare una Lotus una RedBull deve prendersi certi rischi, allora è del tutto inutile cambiare i regolamenti e dotare le F1 nel 2011 dei piani di coda come un aereo, anche qui con sistemi e concetti applicativi astrusi e complicatissimi.
F1 significa tecnologia d'eccellenza e abilità nel pilotare vetture da corsa estremamamente sofisticate (i sostenitori della F1 a bassa tecnologia, hanno notato le tribune vuote nelle corse di GP2?).
Un regolamento ha senso quando si parla di sport, se invece quel che vediamo è spettacolo, allora entramo nella fiction. A questo punto, la FIA non è più il massimo organismo dello sport motoristico ma diventa sceneggiatore, una sorta di grande-fratello.
Ecco... a questo, ieri, ci siamo andati molto vicini, e lo sport ce lo siamo persi per strada.
Miglior talento fra i giovani ma tendenzialmente portato a forzare ed infrangere i regolamenti, la FIA dovrebbe vergognarsi di assecondarlo e potrebbe assolutamente porre un freno ad una caratteristica negativa di un ottimo pilota.
Pilota che così, ad ogni infrazione felicemente superata si sente sempre più autorizzato a comportarsi come ormai fa ogni volta che gli conviene.
Dopo avergliela fatta passare il più liscia possibile, la FIA non si vergogna ma ha però la coscienza sporca. Sa di dover intervenire per prevenire che altri piloti possano pensare di fare la stessa cosa nei successivi gran premi, sulla base che "se a quella infrazione è stata corrisposta una penalità risibile ad Hamilton, se lo faccio io, almeno la prima volta dovranno trattarmi allo stesso modo".
Quindi, per Hamilton si sfrutta la flessibilità del regolamento salvo dover poi irrigidire il regolamento stesso per fare in modo di non aver creato un pericoloso precedente.
E' vero, ma solo in parte, che la colpa sia dei regolamenti. I regolamenti ci sono e possono funzionare benissimo, perfino nel sanzionare un comportamento scoretto con numerosi giri di ritardo, potevano farlo anche ieri.
O si fa un regolamento che prevede tutto (cosa impossibile, sotanzialmente da imbecilli) oppure se ne fa un'altro dove c'è ampia discrezionalità e si rimediano anche i casi più imprevedibili (la cosa migliore se le persone sono intelligenti ed oneste).
Ho già scritto anche dei regolamenti nel particolare, ma è bene ripeterlo, vuoi mai che qualche giornalista sportivo che passi di qui (per caso) si faccia una cultura a proposito e scriva, a mezzo stampa, le cose come stanno.
Gli Stewards, che dovrebbero essere personaggi competenti di F1 e di regolamenti, hanno varie possibilità per sanzionare i piloti in caso di infrazioni.
Possono:
a) Infliggere un drive through semplice (un passaggio ai box senza sosta)
b) Dare dieci secondi di penalità, cioè un un drive through con sosta di 10 secondi ai box.
c) Arretrare il pilota nella griglia di partenza del GP successivo.
Siccome dopo aver tagliato il traguardo è un po' difficile fare un drive through, il regolamento della F1 prevede che negli ultimi 5 giri si possano infliggere 20 o 30 secondi di penalità anzichè il drive through.
Tuttavia... l'articolo 18 del regolamento consente massima flessibilità, ovvero che gli Stewards possano comminare anche una qualunque altra sanzione fra quelle previste dall art 153 del codice sportivo.
In ordine di gravità crescente le sanzioni sono:
Sgridare (cosa riservata solo ad Hamilton o a chi è coinvolto in scorrettezze con lui)
Comminare multe in denaro.
Imporre una penalizzazione in secondi. (a scelta, ad esempio quella usata ieri con i 9 piloti)
Escludere dalla classifica.
Sospendere.
Squalificare.
Per riassumere, Ecclestone e la ricerca dello spettacolo per far soldi in tutti i modi possibili sono diventate la maledizione delle F1.
I circuiti cittadini ed i regolamenti tecnici in continuo subbuglio sono la vera iattura di questa F1. Per cercare audience e spettacolo si corrono GP sempre più noiosi, in posti assolutamente inadatti alle monoposto.
Non c'è niente di spettacolare in una corsa dove è difficile superare delle GP2 camuffate da F1. (forse, come in moto, vetture uguali alle migliori ma gestite da un team esterno sarebbero una soluzione preferibile)
Nella F1 di oggi, tutto è praticamente deciso al via, o a tavolino. Se un divario di 5-6 secondi al giro non è sufficiente e per superare una Lotus una RedBull deve prendersi certi rischi, allora è del tutto inutile cambiare i regolamenti e dotare le F1 nel 2011 dei piani di coda come un aereo, anche qui con sistemi e concetti applicativi astrusi e complicatissimi.
F1 significa tecnologia d'eccellenza e abilità nel pilotare vetture da corsa estremamamente sofisticate (i sostenitori della F1 a bassa tecnologia, hanno notato le tribune vuote nelle corse di GP2?).
Un regolamento ha senso quando si parla di sport, se invece quel che vediamo è spettacolo, allora entramo nella fiction. A questo punto, la FIA non è più il massimo organismo dello sport motoristico ma diventa sceneggiatore, una sorta di grande-fratello.
Ecco... a questo, ieri, ci siamo andati molto vicini, e lo sport ce lo siamo persi per strada.
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