Raggio curvatura cavo DTT

Mi correggo, essendoci una ripetizione il valore diventa 7 cm. di raggio.
Nella pratica credo che questi valori siano troppo restrittivi.
 
Grazie Megadish.
Sul fatto che l'indicazione sia troppo restrittiva concordo, ma credo che lo facciano perchè ci sono impianti con curve ben al di sotto del minimo previsto.
 
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Più che altro quel dato serve per conoscere quando la struttura del cavo inizia a deformarsi e di conseguenza il return loss dichiarato dal produttore potrebbe essere più basso. Anche la tolleranza dell'impedenza nominale potrebbe non rientrare più nelle specifiche del cavo.
Il cavo si danneggia permanentemente solo con le curve strette a partire da 90°. quelle che schiacciano e deformano il dielettrico per intenderci.
Ma. Quello è un impianto privato singolo, può anche passare. Se fosse stata progettata una distribuzione di decine o centinaia di prese con quel criterio non sarebbe stato il massimo.
Grazie Gherardo, sono lusingato, ammesso tu non stia scherzando. :D

Quindi secondo il tuo parere non dovrei incorrere in nessun problema di sorta, intendo proprio sul cavo come impedenze alterate a causa delle piegature o simili, è corretto?
 
Secondo quel criterio praticamente tutti i cavi da 7mm. che all'interno di una scatola si collegano ad un componente come partitori, derivatori o prese sarebbero sicuramente al di sotto di quel raggio di curvatura di 7cm. a causa degli spazi ridotti. Le strozzature naturalmente sono da evitare. Sicuramente l'impiego di cavi sottili o componenti di distribuzione come prese passanti o derivatori in cascata dall'attenuazione troppo blanda o la mancanza di una terminazione resistiva creano molti piu problemi di qualche curva stretta.
 
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È una questione di buon senso , due curve non sono niente se il cavo non è strozzato.
Cosa diversa è chi usa canalina strette per seguire il profilo di più porte lungo un corridoio quando potrebbe passare dritto per dritto al soffitto.

La regola di moltiplicare il diametro x10 è empirica. Il dato reale lo dichiara il produttore e dipende dal dielettrico e se il centrale è multifilare o rigido.

Il produttore per certificare le caratteristiche del cavo è obbligato a rendere noto quel dato.
 
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Il discorso delle certificazioni va ben oltre; basti pensare che la perdita dei cavi che i produttori dichiarano la testano su 100 metri completamente srotolati per terra su una linea perfettamente dritta...
 
Il discorso delle certificazioni va ben oltre; basti pensare che la perdita dei cavi che i produttori dichiarano la testano su 100 metri completamente srotolati per terra su una linea perfettamente dritta...
E' l'unico metodo di misurazione che permette di paragonare tra loro le perdite dei vari cavi a parità di condizioni.
 
Certo lo so; era per chiarire che leggendo quel dato sulla carta, poi molti installatori ne tengono conto erroneamente anche quando il cavo é montato nelle sue (spesso molto contorte) sedi.
 
Il cavo in matassa rispetta le caratteristiche tecniche riportato in tabella. Si legge spesso su molti siti di radioamatori che sostengono che il cavo andrebbe srotolato per fare le misure, ma perchè evidentemente non sanno come funziona un cavo coassiale.
Il cavo coassiale mantiene costanti le caratteristiche fino a quando la sua struttura rimane invariata.
 
Hanno ragione i radioamatori, perché considerano anche il fenomeno dell'elettromagnetismo parassita che si può creare in una matassa di filo arrotolata.
Ok stiamo volando alto, ma dal momento che una misura dev'essere inappellabile, va fatta a cavo disteso in modo da evitare qualsiasi induzione parassita.
 
Il diametro di parteza della matassa e non è mai inferiore al minimo raggio di curvatura dichiarato dal produttore.
Se conosci un produttore prova a chiederli di quanto variano i dati tecnici del cavo se misurati con cavo steso o avvolto? loro le conoscono perchè i cavi quando rientrano in fabbrica per reso o per verifiche di produzione , li controllano dalla matassa.
 
Hanno ragione i radioamatori, perché considerano anche il fenomeno dell'elettromagnetismo parassita che si può creare in una matassa di filo arrotolata.
Ok stiamo volando alto, ma dal momento che una misura dev'essere inappellabile, va fatta a cavo disteso in modo da evitare qualsiasi induzione parassita.
Be le misure le ho fatte con analizzatore di rete professonale e non c'è stata nessuna differenza.
 
Coppo sono d'accordo con te che la misura non varia perché il diamtero della bobina è grosso, però quando si stabilisce un sistema di misura si seguono altri criteri.
 
Hanno ragione i radioamatori, perché considerano anche il fenomeno dell'elettromagnetismo parassita che si può creare in una matassa di filo arrotolata.
Quel fenomeo interessa solo la schermatura e di fatti è pratica di avvolge il cavo per attenuare le correnti di modo comune , ma non ha nessun effetto sul funzionamento del cavo coassiale.
Ripeto Il cavo coassiale mantiene la sua impedenza caratteristica fino a quando non si modifica la sua struttura e nel caso dell'avvolgimento avviene quando la capacità per metro cambia valore. La formula è radice quadrata di L/C nel caso si conosca la variazione di capacità superato il minimo raggio del cavo.
 
Appunto il diametro minimo di curvatura dichiarato serve ad evitare contestazioni nelle misure.

Coppo sono d'accordo con te che la misura non varia perché il diamtero della bobina è grosso, però quando si stabilisce un sistema di misura si seguono altri criteri.
Altra cosa che bisogna considerare è che il produttore quando dichiara l'impedenza caratteristica del suo cavo , riporta anche la tolleranza. Per i cavi commerciali non ad uso professionale sono +-3ohm . Quindi significa che il cavo ha una variazione di impedenza tra i 72 e 78 ohm, sempre se il raggio di curvatura minimo verrà rispettato.

Oggettivamente e anche dalle misure che ogni tanto effettuo su cavi, posso dire che quelle curve in foto difficilmente vengono rilevate dall' analizzatore di rete.
Quando si avvolge una matassa con un raggio inferiore al minimo consentito , l'impedenza si discosta in modo abbastanza proporzionato alla riduzione del raggio della matassa.

Mentre quando il cavo viene strozzato , lo strumento rileva un picco di ROS su quel punto e il cavo anche se dopo si raddrizza rimane sempre una anomalia.
 
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