Rai, conti disastrosi: un piano per la vendita di viale Mazzini

Speriamo !
Che la chiudano, vendano le reti e la facciano finita !
Cosa vuol dire avere una televisione di Stato ? E' quella che usano per la propaganda ufficiale ? Oppure deve solo essere un'azienda come le altre, in un libero mercato ?
 
I conti secondo me sono ancora apposto.
Se avessero bisogno di liquidità immediata sarebbe più che sufficiente far pagare il canone a tutti con il trucchetto della bolletta ENEL e affittare 2 o 3 multiplex dove c'è lo switchoff.

Riguardo all'aspetto immobiliare credo che sarebbe la cosa migliore da fare..spostando tutti gli uffici in aree periferiche, magari ben collegate e vendendo i precedenti immobili si potrebbe recuperare parecchio.
 
Ciccio4 ha scritto:
Speriamo !
Che la chiudano, vendano le reti e la facciano finita !
Cosa vuol dire avere una televisione di Stato ? E' quella che usano per la propaganda ufficiale ? Oppure deve solo essere un'azienda come le altre, in un libero mercato ?
Si potrebbe chiederlo ai:
- tedeschi che hanno ARD;
- britannici che hanno la BBC;
- francesci che hanno France Télévisions;
oppure agli spagnoli, ai portoghesi, agli austriaci, ai norvegesi, ai belgi, ecc od, addirittura, ai canadesi ed agli statunitensi.

Tutte le nazioni "occidentali" (come ama sottolineare qualcuno) hanno una tv pubblica.
L'Italia invece non dovrebbe averla... perché?
 
Macchia_PR ha scritto:
Si potrebbe chiederlo ai:
- tedeschi che hanno ARD;
- britannici che hanno la BBC;
- francesci che hanno France Télévisions;
oppure agli spagnoli, ai portoghesi, agli austriaci, ai norvegesi, ai belgi, ecc od, addirittura, ai canadesi ed agli statunitensi.

Tutte le nazioni "occidentali" (come ama sottolineare qualcuno) hanno una tv pubblica.
L'Italia invece non dovrebbe averla... perché?

Negli altri paesi la televisione di Stato e' una garanzia di indipendenza, non una porcata per lottizzazioni politiche !
Stai comparando la BBC a Minzolini ? :5eek:
 
Ciccio4 ha scritto:
Negli altri paesi la televisione di Stato e' una garanzia di indipendenza, non una porcata per lottizzazioni politiche !
Stai comparando la BBC a Minzolini ? :5eek:
E se invece la comparasse a Bianca Berlinguer, sarebbe tutto ok?
 
Ciccio4 ha scritto:
Negli altri paesi la televisione di Stato e' una garanzia di indipendenza, non una porcata per lottizzazioni politiche !
Stai comparando la BBC a Minzolini ? :5eek:
Non posso credere che in Italia non si possa essere in grado di scegliere le persone in base alle competenze e non alle conoscenze.

Vendere (leggasi regalare) la Rai solo perché a molti fa comodo far finta di non avere il televisore in casa, sarebbe prima di tutto una sconfitta di noi italiani.
 
Ciccio4 ha scritto:
Negli altri paesi la televisione di Stato e' una garanzia di indipendenza, non una porcata per lottizzazioni politiche !
Stai comparando la BBC a Minzolini ? :5eek:
Li stai comparando tu.
La Rai, per fortuna, non è solo Scodinzolini ma è anche altro, nonostante faccia comodo alla politica etichettare l'azienda, nel suo complesso, secondo la convenienza del momento.


bumbaro ha scritto:
E se invece la comparasse a Bianca Berlinguer, sarebbe tutto ok?
La comprerà vespa bruno che ha i soldi per poterselo permettere, gli basterà vendere due o tre plastici e si ritroverà la liquidità necessaria... magari con qualche iniezione da una fiduciaria con sede off-shore. :icon_cool:

MyBlueEyes ha scritto:
E' palese che l'Italia debba avere la sua TV di stato, le difficoltà economiche possono essere superate brillantemente con raziocinio ed un planning mirato.
Esatto.
 
bumbaro ha scritto:
E se invece la comparasse a Bianca Berlinguer, sarebbe tutto ok?
Non sono un fanatico di Bianca Berlinguer anzi... pero va amessso che è molto piu imparziale di minzolini
 
adriaho ha scritto:
Non sono un fanatico di Bianca Berlinguer anzi... pero va amessso che è molto piu imparziale di minzolini
A me personalmente è simpatica, forse perchè quando è stata nominata direttore del TG3 ha ammesso onestamente che il suo giornale è schierato a sinistra. E se uno è schierato, difficilmente è imparziale.
 
(ASCA) - Roma, 9 nov - ''Io rispondo al cda e all'azionista. Ma i giornalisti devono sapere che ho due obiettivi. Il risanamento dei conti, gia' avviato. E rendere effettivamente pluralista la Rai. Cioe', far vivere sul serio le regole del contraddittorio. Il mio piu' grande nemico e' il pensiero unico. Se per portare a casa questi risultati devo incassare delle sfiducie ne prendo anche una al giorno''. Cosi' il direttore generale della Rai Mauro Masi commenta, in un'intervista a Repubblica, il referendum indetto da oggi dal sindacato dei giornalisti (Usigrai) per costringerlo alle dimissioni e l'appuntamento del 22 novembre quando, alla Camera, si discutera' la mozione di condanna di Fli nei suoi confronti. Masi, sottolineando di aver ''cercato di salvaguardare il piu' possibile la pace aziendale'', rileva che lo sciopero dei dipendenti fissato per dicembre ''lo hanno proclamato alcune sigle, che rispetto, non la Cisl che e' d'accordo sul nostro percorso. Troveremo un'intesa, alla fine. Ma la Rai - avverte il direttore generale - deve darsi una mossa. Per troppo tempo e' rimasta a galleggiare. L'avrei potuto fare anch'io aspettando una leggina ad hoc che ci aiutava dall'esterno con soldi pubblici. Invece no. La Rai deve fare con le sue forze. E un bilancio sano va in parallelo con un riequilibrio delle voci in tv nei programmi d'informazione''. Masi si rivolge poi a Roberto Saviano, che ancora ieri lo attaccava per la presunta censura a 'Vieni via con me'. Lo scrittore, dice, ''sbaglia. Sui compensi anche osservatori poco teneri con me condividono la linea dell'azienda. Ci sono sprechi da eliminare. Abbiamo gia' iniziato e faremo - assicura - una riflessione molto seria anche sui diritti sportivi. Certe cifre folli non possiamo permettercele. Una partita della nazionale - sottolinea - che pure il servizio pubblico deve seguire, costa ormai parecchi milioni e noi siamo alle prese con un risanamento che punta a mantenere i livelli occupazionali. Tra una partita dell'Italia e i posti di lavoro io scelgo i posti di lavoro''. Comunque, continua, ''non sono un censore, non ho mai messo il bavaglio a nessuno. Voglio essere giudicato sui fatti. I fatti dicono che tutte le trasmissioni sono in onda. Ma tutti dovrebbero rispettare le stesse regole''. Riguardo le accuse di filo-berlusconismo Masi sostiene che questa ''e' un'enormita'. Lo dimostra il fatto che a destra mi criticano perche' ci sono troppi talk show di segno opposto''. Massi afferma con forza che la Rai ''sta stravincendo la battaglia degli ascolti. Questo significa qualcosa. Se il pubblico trovasse delle deficienze politiche o di prodotto non ci seguirebbe cosi' numeroso''. Sulla prosecuzione di Annozero anche a gennaio il direttore generale infine sostiene che ''non e' detto. Non escludo nulla e anche Santoro, che e' sempre imprevedibile, non esclude nulla. Con lui avevamo avviato una trattativa utile per tutti. La Rai poteva recuperare uno spazio editoriale che Santoro occupa grazie a due sentenze uniche nel mondo civile, ma penso anche nella galassia piu' sperduta. Roba da extraterrestri. Allo stesso tempo l'azienda poteva usare la professionalita' di Michele in altro modo''.
 
Rai: Masi, in Cda piano antievasione perche' canone e' tassa piu' elusa

Roma, 10 nov. (Adnkronos) - Il Direttore Generale della Rai al fine di combattere l'evasione dei canoni speciali ha presentato oggi in Consiglio di Amministrazione un piano di intervento straordinario per recuperare oltre 100 milioni di euro. A questo scopo sara' potenziata l'attuale struttura gia' esistente composta da 120 unita', con ulteriori 50 agenti mandatari, a costo zero per l'Azienda, in quanto retribuiti a provvigione. Stando ai dati in possesso della direzione sarebbero circa 960.000 gli esercizi tenuti al pagamento del canone speciale: attivita' commerciali in possesso di uno o piu' televisori usati fuori dall'ambito familiare per esempio alberghi, bar, ristoranti, uffici , enti , amministrazioni pubbliche, circoli e imprese. Attualmente - sempre secondo i dati - gli abbonamenti speciali sono solo 263.000 con un introito annuo di 60 milioni di euro. Si attesta, quindi, una presunzione di evasione dei canoni speciali del 60% dei circa 700 mila esercizi attualmente non abbonati, pari a circa 102 milioni di euro. "Il canone Rai - sottolinea il Direttore Generale - come si evince dai dati e' la tassa piu' evasa , e' per questo che nei prossimi giorni verra' richiesta alla Guardia di Finanza un'azione straordinaria di verifica presso gli esercizi pubblici per accertare l'avvenuto pagamento del canone".
 
bumbaro ha scritto:
A me personalmente è simpatica, forse perchè quando è stata nominata direttore del TG3 ha ammesso onestamente che il suo giornale è schierato a sinistra. E se uno è schierato, difficilmente è imparziale.
in pochi sono veramente imparziali in rai... diciamo in italia... quindi mi accontento di una pluralità di faziosità
 
adriaho ha scritto:
in pochi sono veramente imparziali in rai... diciamo in italia... quindi mi accontento di una pluralità di faziosità

O quantomeno un minimo di decenza...
 
Solo per fare un appunto a freedom90 c'è una differenza tra far andare in fallimento e andare in bancarotta...(qui se vuoi ti spiegano la differenza)e direi che se continua così la Rai andrà in bancarotta...e ovviamente quelli che ci rimetteranno saremo noi clienti!come sempre!
 
Se veramente sono così in crisi mi chiedo cosa investano a fare capitale inutile. Cominciassero a chiudere 6-8 canali digitali a questo punto (alcuni dei quali nemmeno per il dtt), dalla programmazione orribile di cui non frega niente a nessuno, per inserire una programmazione decente in quelli che servono. E il capitale si risparmia!
 
STARDUST ha scritto:
Se veramente sono così in crisi mi chiedo cosa investano a fare capitale inutile. Cominciassero a chiudere 6-8 canali digitali a questo punto (alcuni dei quali nemmeno per il dtt), dalla programmazione orribile di cui non frega niente a nessuno, per inserire una programmazione decente in quelli che servono. E il capitale si risparmia!
Che poi molti canali l'ho sempre ribadito possono essere uno spreco.. non dico che non devono aver nessun canale in digitale, ma almeno fare come la BBC che ha 4 canali in digitale (2 canali 24 ore che si dividono il tempo), un canale news BBC News e BBC Parliament, e in più 2 canali HD (ma che non definirei "contenuti aggiuntivi").. mentre la RAI ha troppi canali che potrebbero esser perfino definiti un voler monopolizzare (come se Mediaset non bastasse) il mercato televisivo libero... penso RAI News è molto necessario dal servizio pubblico, e dovrebbe essere più apprezzato dalla RAI stessa, e credo si dovrebbe trovar una formula simile alla BBC, diminuire i canali e aumentare la qualità... ma sappiamo che la RAI è troppo politicizzata per attuare cose simili ahimé..
 
E sapete come finirà ?

masi2.jpg
 
STARDUST ha scritto:
Se veramente sono così in crisi mi chiedo cosa investano a fare capitale inutile. Cominciassero a chiudere 6-8 canali digitali a questo punto (alcuni dei quali nemmeno per il dtt), dalla programmazione orribile di cui non frega niente a nessuno, per inserire una programmazione decente in quelli che servono. E il capitale si risparmia!

Già cedere 3 mux su 6 sarebbe un'ottima idea, visto poi come si preoccupa di coprire il territorio...
A parte il mux1, nel caso laziale ci sono ancora tantissime postazioni prive del mux2 e mux3.
Per non parlare del mux4, presente in 3 esemplari (roba da tv locale di basso livello).
Tanto nel mux4 lo spazio è prevalentemente usato da Rai HD che potrebbe migrare se necessario su SAT.
 
Indietro
Alto Basso