Rai, conti disastrosi: un piano per la vendita di viale Mazzini

Freedom90 ha scritto:
Che poi molti canali l'ho sempre ribadito possono essere uno spreco.. non dico che non devono aver nessun canale in digitale, ma almeno fare come la BBC che ha 4 canali in digitale (2 canali 24 ore che si dividono il tempo), un canale news BBC News e BBC Parliament, e in più 2 canali HD (ma che non definirei "contenuti aggiuntivi").. mentre la RAI ha troppi canali che potrebbero esser perfino definiti un voler monopolizzare (come se Mediaset non bastasse) il mercato televisivo libero... penso RAI News è molto necessario dal servizio pubblico, e dovrebbe essere più apprezzato dalla RAI stessa, e credo si dovrebbe trovar una formula simile alla BBC, diminuire i canali e aumentare la qualità... ma sappiamo che la RAI è troppo politicizzata per attuare cose simili ahimé..
In primis la rai non monopolizza l'etere... poi che gran cavolata quella di fare 2 canali su un solo canale....
Il fatto che la rai ha troppi canali varia da persona a persona... conosco varie persone che dopo il passaggio al dtt stanno scoprendo l'offerta digitale rai... Io ad esempio quando non trovo nulla di interessante in tv, trovo sempre qualcosa di interessante su rai storia.
Poi ho saputo recentemente che bbc parlamento è un canale che non se lo fila nessuno che è stato fatto solo per far piacere alla classe politica locale.
Per farla breve non condivido certe cose della bbc e penso proprio che la rai non debba mettersi a scopiazzare la bbc.
 
adriaho ha scritto:
Poi ho saputo recentemente che bbc parlamento è un canale che non se lo fila nessuno che è stato fatto solo per far piacere alla classe politica locale.
Per farla breve non condivido certe cose della bbc e penso proprio che la rai non debba mettersi a scopiazzare la bbc.
Guarda che BBC Parliament non fa altro che far vedere il parlamento britannico che cosa fa.. poi in UK ognuno ha le sue opinioni sulla BBC, variate e spesso esagerate perché si paga il canone e a volte non si può far contenti tutti.. in tutto c'è BBC One (canale principale, anche fortemente regionalizzato), BBC Two (secondo canale principale, "nazionalizzato"), BBC Three (canale digitale per giovani dalle 19 alle 6), BBC Four (canale digitale per la cultura dalle 19 alle 6), CBBC (canale x ragazzi, divide la frequenza con BBC3) dalle 6 alle 19, CBeebies (canale per bambini piccoli, divide tempo con BBC4) dalle 6 alle 19, BBC News Channel (canale allnews 24 ore, molto curato), BBC Parliament, BBC HD e BBC One HD.. (attento quei "2 canali" si dividono solo la frequenza, non è che si trasmetton su un l'altro.. hanno anche PID diversi per aver posizioni EPG diverse)
Insomma si pochi canali ma molti buoni contenuti, e comunque un bel po' della "storia" la troveresti su BBC Four.. Io penso sian prima di tutto fondamentale i contenuti, basta con questi sprechi inutili
Comunque oltre a quelli che ho detto la BBC ha anche 2 canali terrestri..
Che monopolizzi l'etere poi, non è un ipotesi tanto da scartare, la RAI aveva il monopolio televisivo e per sbloccarlo ce n'è voluto tantissimo di tempo.. la RAI che si voglia o non si voglia è in continuo controllo politico

PS: In definitiva anche qualcosa alla tedesca fatta da ARD e ZDF sarebbe molto fattibile e con meno sprechi..
 
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Rai, le spese pazze di Minzolini

Sessantaseimila euro in un anno, 5.500 euro al mese: più o meno cinque volte la paga mensile di un operaio metalmeccanico. Ammonterebbero a tanto le spese che il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, avrebbe fatto utilizzando la carta di credito aziendale della Rai. Delle “spese pazze” di rappresentanza del “direttorissimo” dell’ammiraglia dell’informazione Rai, come lo chiama il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, si è occupato ieri pomeriggio il Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini. Il direttore del telegiornale dichiara al Secolo XIX di non saperne nulla. «Mi sembra una cosa campata in aria, ridicola: tutte le mie spese sono motivabili».

È noto che la Rai mette a disposizione dei propri direttori di testata e di rete una carta di credito aziendale per affrontare le spese di rappresentanza. Una prassi, questa, seguita da tante grandi aziende private e pubbliche, dell’editoria come dei servizi o dell’industria, con i loro dirigenti apicali. Funziona così, per esempio, anche nello Stato, al governo per i ministri. A Viale Mazzini il “plafond” per pagare pranzi e cene o fare dei regali a ospiti, fonti o autorità istituzionali sarebbe fissato tra i sei ed i settemila euro all’anno, più o meno 500 euro al mese. Un limite nei fatti storicamente rispettato da (quasi) tutti gli interessati. Ma, secondo quanto riferisce una fonte interna alla Rai, Minzolini avrebbe pagato con la carta di credito a propria disposizione dieci volte tanto il consentito.

Del profilo contabile della vicenda ora potrebbe però occuparsi la magistratura contabile, che tiene sott’occhio i disastrosi conti dell’azienda radiotelevisiva di Stato. Luciano Calamaro, il magistrato della Corte dei Conti che, in base ad una legge del 1958 relativa alle sedute dei consigli di amministrazione degli enti pubblici che ricevano un apporto statale al patrimonio, da qualche settimana partecipa infatti alle sedute del Cda Rai. E ieri si avrebbe immediatamente chiesto gli atti della pratica al direttore generale Mauro Masi.


da http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2010/11/11/AMxUs8EE-minzolini_pazze_spese.shtml

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Il Cda della Rai: chiarire le spese di Minzolini



ROMA (12 novembre) - Nuovo “caso Minzolini” in Rai: il direttore del Tg1 avrebbe abusato della carta di credito aziendale. Secondo quanto riportato dal “Secolo XIX”, il quotidiano di Genova, il direttore del Tg1 (al centro di incandescenti polemiche politiche negli ultimi mesi, visto che l’opposizione lo accusa di fare un telegiornale smaccatamente belusconiano) avrebbe speso in un anno 66.000 euro, circa 5.500 euro al mese. A Viale Mazzini il tetto per le spese di rappresentanza di un direttore è fissato intorno ai sei, massimo settemila euro l’anno. Il Consiglio di amministrazione della Rai si è occupato della questione nella seduta di mercoledì pomeriggio e il fatto potrebbe ora diventare una vicenda spinosa, visti i conti in rosso dell’azienda di Viale Mazzini.

Il magistrato della Corte dei conti (che da qualche settimana, in base ad una norma di legge che lo consente, partecipa ai Cda Rai) Luciano Calamaro ha chiesto gli atti della pratica al direttore generale della tv pubblica Mauro Masi. Dovrà dunque essere Calamaro, una volta studiate a fondo le carte, a valutare se portare la questione all’attenzione della magistratura contabile. Minzolini si difende: «Mi sembra una cosa campata in aria, ridicola: tutte le mie spese sono motivabili. C’è un controllore per queste spese e mi ha detto che è tutto a posto».

Al.Gu.


da http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=34141&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

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Meglio la sua imitazione a "Parla come me" :D :D

http://www.youtube.com/watch?v=gz2joOjfLog
 
Ultima modifica di un moderatore:
Qualcuno gli avrà clonato la carta di credito.....

SidernoUno ha scritto:
...il direttore del Tg1 (al centro di incandescenti polemiche politiche negli ultimi mesi, visto che l’opposizione lo accusa di fare un telegiornale smaccatamente belusconiano)....
Se avesse fatto un TG a loro favore, come il TG3, sarebbero stati sicuramente zitti...
 
bumbaro ha scritto:
Citare come fonte attendibile il Fatto Quotidiano è esattamente come citare Libero, L'Unità, il Giornale, ecc. Non fanno testo perché di parte.

Ma cosa vuoi citare il Pompiere della Sera?

Che Minzolini sia di parte è un fatto e chi ce lo ha messo lì lo sappiamo tutti.

Sino a quando dovremo continuare a sopportare questo stato di cose?

E quì mi fermo per rispetto di chi non la pensa come me! :5flowerface:
 
Freedom90 ha scritto:
Guarda che BBC Parliament non fa altro che far vedere il parlamento britannico che cosa fa.. .
fatto per far piacere alla politica locale...
Freedom90 ha scritto:
Insomma si pochi canali ma molti buoni contenuti, e comunque un bel po' della "storia" la troveresti su BBC Four.. Io penso sian prima di tutto fondamentale i contenuti, basta con questi sprechi inutili
Comunque oltre a quelli che ho detto la BBC ha anche 2 canali terrestri..
Che monopolizzi l'etere poi, non è un ipotesi tanto da scartare, la RAI aveva il monopolio televisivo e per sbloccarlo ce n'è voluto tantissimo di tempo.. la RAI che si voglia o non si voglia è in continuo controllo politico
L'offerta digitale della rai è veramente molto valida, non sono solo alla bbc che la sanno fare l'offerta digitale... e anche yoyo e gulp non son del tutto brutti...
poi la storia del monopolio rai è finita nel 75(se non prima, citando Telebiella) son passati 35 anni. Anche la bbc ha avuto monopolio per qualche anno, ricordalo...
Poi basta col modello inglese francese tedesco spagnolo... La Rai è una televisione validissima. si puo ancora salvare! sino a qualche anno fa era ancora una televisione con le palle!
 
STARDUST ha scritto:
Se veramente sono così in crisi mi chiedo cosa investano a fare capitale inutile. Cominciassero a chiudere 6-8 canali digitali a questo punto (alcuni dei quali nemmeno per il dtt), dalla programmazione orribile di cui non frega niente a nessuno, per inserire una programmazione decente in quelli che servono. E il capitale si risparmia!
il problema nn sono i canali digitali (visto che molti di essi sono a costo zero), sono altri ... cominciassero ad trovare un metodo (bolletta elettrica) per azzerare l'evasione del canone :icon_rolleyes:

Rai, via al piano straordinario di riequilibrio

Recuperare l’evasione: il direttore generale Mauro Masi presenta al Consiglio di amministrazione, che relazionerà alla commissione parlkamentare, il piano straordinario che prevede di recuperare 100 milioni di euro dall'evasione dei canoni speciali, cioè il possesso di uno o più televisori usati fuori dall'ambito familiare nell'esercizio di un'attività commerciale e a scopo di lucro diretto o indiretto”. Per esempio, alberghi, bar, ristoranti, uffici, enti e amministrazioni pubbliche, imprese. I canoni speciali hanno vari importi, che arrivano fino a 6.510,13 euro. A questo scopo la Rai userà la struttura già esistente, composta da 120 accertatori, che sarà potenziata con ulteriori 50 agenti mandatari, a costo zero per l'azienda in quanto verranno retribuiti a provvigione. Fonte: Il Denaro

Rai/Lega: Masi pensi a tagliare, evasione canone non gli compete. Caparini: “Ennesime grida manzoniane”

Roma, 11 nov. (Apcom) – La Lega attacca il direttore generale della Rai Mauro Masi per le iniziative annunciate contro l’evasione del canone. “Masi – afferma in una nota Davide Caparini segretario di presidenza in Commissione Vigilanza Rai – si dovrebbe preoccupare di tagliare i costi e rendere maggiormente redditiva l’azienda, non di fare l’esattore del canone, ruolo che non gli compete affatto”.
“Siamo di fronte alle ennesime grida manzoniane – prosegue l’esponente del Carroccio – gli editti spagnoli ricordati nei Promessi Sposi che dovrebbero far paura ma che poi nessuno rispetta. Qualche venditore porta a porta di abbonamenti in più, questo è in pratica il monomandatario a cui l’azienda si affida da anni, non farà altro che complicare la vita alle aziende e a coloro che lavorano, aumentando la disaffezione per il servizio pubblico nella parte produttiva del Paese”.
"A parte il fatto - dice ancora Caparini - che per raccogliere i 100 milioni di euro mancanti i 170 venditori porta a porta dovrebbero fare sottoscrivere nuovi abbonamenti per 588.235 euro ciascuno, dato evidentemente improponibile, segnalo le numerose denunce di abusi e violazione dello statuto del contribuente di cui la concessionaria del servizio pubblico si è macchiata in passato. E' evidente - conclude il parlamentare della Lega Nord - che è lo strumento di riscossione assolutamente inadeguato e superato dai tempi: è su questo che la politica dovrebbe concentrarsi, magari partendo dalle numerose proposte ferme in Parlamento".

Rai/ Sardelli: Da Masi proposte valide e concrete su canone

Roma, 11 nov. (Apcom) - "La Rai dimostra concretamente che può farcela con le proprie forze, da una parte riducendo i costi e dall'altra recuperando i crediti". È' questo il commento di Luciano Sardelli (Noi Sud-Pid), componente dell'ufficio di presidenza nella Commissione Vigilanza Rai, sul piano anti evasione presentato dal direttore generale Mauro Masi in consiglio di amministrazione Rai.
Secondo Sardelli, "fa bene il Dg Mauro Masi, considerate le attuali procedure, a intervenire nel merito della riscossione dei canoni con una proposta che potrà contribuire a risollevare le casse dell'Azienda senza ulteriori aggravi per lo Stato. Naturalmente - conclude - tutto è perfettibile, ma finalmente per la Rai ci troviamo di fronte a proposte valide e concrete".
 
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pipione ha scritto:
Ma cosa vuoi citare il Pompiere della Sera?

Che Minzolini sia di parte è un fatto e chi ce lo ha messo lì lo sappiamo tutti.

Sino a quando dovremo continuare a sopportare questo stato di cose?

E quì mi fermo per rispetto di chi non la pensa come me! :5flowerface:
Prima di lui c'era Riotta, da chi era stato messo?
"Sopportare questo stato di cose" perché non suona la musica che ti piace ascoltare? Puoi sintonizzarti sul TG3 allora, la scelta con il telecomando è libera.
 
Purtroppo fintanto che ai "piani alti" c'è il proprietario della tv concorrente è normale che l'obiettivo sarà quello di danneggiare la tv pubblica, perché almeno la pubblicità si sposta.

E che non ci siano influenze dai "piani alti" è una fesseria, basta ricordarsi le telefonate intercettate qualche mese fa.

Guarda caso la tv di Stato era di ottima qualità fino alla fine del secolo scorso: c'era pochissima pubblicità, meno trash e reality show, più cinema e film in prima visione.

Oggi in realtà le cose sono cambiate, ma per fortuna c'è ancora molto materiale di qualità, e questi giorni ne abbiamo avuto prova.

Piuttosto, ma il tanto sbandierato qualitel che fine ha fatto?
E riguardo agli ascolti, quando la smetteremo di fare a gara con la tv commerciale?
La RAI dovrebbe togliersi dall'auditel, tanto già le modalità di rilevazione dei dati è altamente discuitible.
 
Le spese e gli spot occulti di Minzolini, viale Mazzini apre un’inchiesta

(18-11-2010) ROMA — Il direttore generale Mauro Masi ha dato il via libera a un’indagine nterna sui rimborsi spese presentati dal direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Gli estratti conto della carta di credito aziendale di Minzolini sarebbero già stati trasmessi al collegio dei sindaci. E ieri al consiglio di amministrazione Masi ha annunciato che ci sarà anche un approfondimento su alcuni servizi trasmessi dal telegiornale principale della Rai.
L’inchiesta servirà ad accertare se il notiziario ha ospitato pubblicità occulta a favore di una grande azienda di navi da crociera. Si tratta naturalmente solo di un’istruttoria appena avviata, con due fronti da chiarire per il direttore del Tg1: gli spot occulti e l’uso della carta aziendale per somme molto elevate. Fonte: La Repubblica
 
Stabiese ha scritto:
Le spese e gli spot occulti di Minzolini, viale Mazzini apre un’inchiesta

(18-11-2010) ROMA — Il direttore generale Mauro Masi ha dato il via libera a un’indagine nterna sui rimborsi spese presentati dal direttore del Tg1 Augusto Minzolini.................................Fonte: La Repubblica

Ma Mauro Masi è lo stesso Mauro Masi? sulla cui persona pesava "vostra" sentenza d'impicccagione non più tardi di 7/10 giorni orsono?
 
pipione ha scritto:
Ma cosa vuoi citare il Pompiere della Sera?

Che Minzolini sia di parte è un fatto e chi ce lo ha messo lì lo sappiamo tutti.

Sino a quando dovremo continuare a sopportare questo stato di cose?

E quì mi fermo per rispetto di chi non la pensa come me!.

Hai perfettamente ragione Minzolini sappiamo chi l'ha messo, e per quale motivo sia lì. Nella medesima maniera e forma dei suoi predecesserori....e futuri successori, al servizio dell'orientamento politico a cui faranno riferimento.

Il problema è che dovremo continuare a sopportare questo stato di cose fin quando ci sarà:

- l'Italia
- la politica
- la RAI

con gli inevitabili risvolti politici che s'intrecceranno in RAI in base alla posizione politica del momento.

Quindi...."combatti contro quelli che ritieni sopprusi" della parte politica a te avversa....augurandoti di farne tesoro, evitando così odiosi ribaltamenti d'opinione nel momento in cui la tua parte politica favorevole ne diventerà l'inevitabile succcessore. Magari onorando quell'obiettività fin troppo deturpata!!.
 
No, non è la medesima maniera e non è la stessa forma perchè c'è modo e modo... ed anche un limite al come e quanto.
Mi pare che l'attuale "direttore" abbia surclassato (in negativo) tutti i suoi predecessori (a parte forse qualche TG3 di inizio anni 90, ma il TG3 non è certo il TG1) creando un precedente per il futuro che va proprio nella direzione sbagliata.
Se si deve fare in modo che la politica non riesca ad influenzare più di tanto il servizio pubblico, allora è bene iniziare i discorsi non facendo di tutta un'erba un fascio, cioè dare a Cesare quel che è di Cesare... e ad ad Augusto quel che è di Augusto.
;)

davidRN ha scritto:
Hai perfettamente ragione Minzolini sappiamo chi l'ha messo, e per quale motivo sia lì. Nella medesima maniera e forma dei suoi predecesserori....e futuri successori, al servizio dell'orientamento politico a cui faranno riferimento.
 
davidRN ha scritto:
Ma Mauro Masi è lo stesso Mauro Masi? sulla cui persona pesava "vostra" sentenza d'impicccagione non più tardi di 7/10 giorni orsono?
Per qualcuno è proprio così. Se il Direttore Generale della RAI bacchetta Santoro o Fazio, apriti cielo, se invece apre un inchiesta su Minzolini è tutto ok.

davidRN ha scritto:
Hai perfettamente ragione Minzolini sappiamo chi l'ha messo, e per quale motivo sia lì. Nella medesima maniera e forma dei suoi predecesserori....e futuri successori, al servizio dell'orientamento politico a cui faranno riferimento.

Il problema è che dovremo continuare a sopportare questo stato di cose fin quando ci sarà:

- l'Italia
- la politica
- la RAI

con gli inevitabili risvolti politici che s'intrecceranno in RAI in base alla posizione politica del momento.

Quindi...."combatti contro quelli che ritieni sopprusi" della parte politica a te avversa....augurandoti di farne tesoro, evitando così odiosi ribaltamenti d'opinione nel momento in cui la tua parte politica favorevole ne diventerà l'inevitabile succcessore. Magari onorando quell'obiettività fin troppo deturpata!!.
Condivido completamente.
 
Rai: canone verso 111 euro, ma il contratto di servizio non si firma

Le reti generaliste Rai obbligate a rimanere su Sky

Rai: canone verso 111 euro, ma il contratto di servizio non si firma
Roma, 19 nov (Il Velino) - In Rai non c’è la copertura economica per pagare l’offerta di servizio pubblico; e da ormai cinque anni – per un ammontare di oltre un miliardo di euro – quei soldi vengono drenati dalla raccolta pubblicitaria (335 milioni solo nel 2009). Per questo il cda – messo allo strette dal collegio sindacale (e dalla Corte dei Conti) sullo “sbilanciamento strutturale” dell’azienda – per la prima volta nella sua storia non firmerà il nuovo contratto di servizio. E resterà in vigore – chissà ancora per quanto – l’accordo triennale scaduto a dicembre del 2009. Un’empasse che potrebbe essere risolta dall’apertura del ministro Paolo Romani su uno di questi quattro punti: aumentare il canone Rai di 20 euro in un colpo solo; restituire alle casse di viale Mazzini il miliardo di squilibro evidenziato fin qui dalla contabilità separata; abolire la tassa governativa del 4 per cento sulle entrate da canone che retrocede al fisco circa 60 milioni l’anno; o dare la caccia sul serio agli evasori. Ma sembra che Romani non sceglierà nessuno dei quattro “menu” proposti il 12 ottobre scorso dagli “chef” di Viale Mazzini. E sembra anche che si limiterà ad aumentare il canone di un paio di euro (probabilmente 1,8 euro in forza di un’inflazione programmata intorno all’1,5 per cento) portando l’imposta a sfiorare i 111 euro. Un “brodino” da una trentina di milioni, parecchio indigesto per gli italiani che l’imposta la pagano e non certo ristoratore per gli acciaccati conti della tv di Stato.

In attesa che Masi e Romani (o i loro successori) trovino la quadra sulla terra, c’è un terzo incomodo – Rupert Murdoch – che in cielo si sfrega le mani. Il nuovo contratto di servizio, infatti, avrebbe introdotto molte novità. E tra queste (art. 20) quella che di fatto consentirebbe al settimo piano – grazie all’avvento di TvSat - di togliere a Sky le proprie reti ammiraglie: “La Rai – si legge inoltre nel testo - potrà consentire la messa a disposizione della propria programmazione di servizio pubblico finanziata dal canone a tutte le piattaforme commerciali che ne faranno richiesta secondo un principio di negoziazione equo, trasparente e non discriminatorio e sulla base di condizioni verificate dalle autorità competenti”. Ma la discesa dal satellite – con l’attuale art. 26 del contratto di servizio – non s’ha da fare.

(Gianluca Vacchio)
 
era inevitabile che anche la rai andasse in deficit, questo succede quando un'azienda ha pessimi manager e compie passi piu' grandi di quanto si possano fare. La rai si e' permessa anche di rifiutare i ben 50 milioni da sky per i contenuti rai sat, senza contare i super stipendi che paga ai vai imbecilli di turno che si alternano ai microfoni sparlando di politica, vita sociale, calcio etc... A cosa serve avere 2 telecronisti piu' quello sul campo per commentare una partita? e perche' avere altre 4-5 persone da studio che devono parlare nel dopo partita?
eppure la rai e' l'unica emittente che prende soldi dagli abbonamenti e come tutte le altre tv dalla pubblicita', perche' mediaset, la7 e altre non hanno problemi e la rai si? programmi inutili, spese inutili, scenografie sfarzose inutili, gente che parla inutile, 10 persone da pagare per parlare un'ora. VERGOGNA.
 
anton ha scritto:
gente che parla inutile, 10 persone da pagare per parlare un'ora. VERGOGNA.
si mettessero a dire cose sensate poi, ancora ancora, ma oramai non son nemmeno in grado di commentare una partita... Ieri mi vedevo un sacco di ospiti a tv talk hanno blaterato per un ora e mezzo e non hanno concluso niente...
 
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