STARDUST ha scritto:
Se veramente sono così in crisi mi chiedo cosa investano a fare capitale inutile. Cominciassero a chiudere 6-8 canali digitali a questo punto (alcuni dei quali nemmeno per il dtt), dalla programmazione orribile di cui non frega niente a nessuno, per inserire una programmazione decente in quelli che servono. E il capitale si risparmia!
il problema nn sono i canali digitali (visto che molti di essi sono a costo zero), sono altri ... cominciassero ad trovare un metodo (bolletta elettrica) per azzerare l'evasione del canone
Rai, via al piano straordinario di riequilibrio
Recuperare l’evasione: il direttore generale Mauro Masi presenta al Consiglio di amministrazione, che relazionerà alla commissione parlkamentare, il piano straordinario che prevede di recuperare 100 milioni di euro dall'evasione dei canoni speciali, cioè il possesso di uno o più televisori usati fuori dall'ambito familiare nell'esercizio di un'attività commerciale e a scopo di lucro diretto o indiretto”. Per esempio, alberghi, bar, ristoranti, uffici, enti e amministrazioni pubbliche, imprese. I canoni speciali hanno vari importi, che arrivano fino a 6.510,13 euro. A questo scopo la Rai userà la struttura già esistente, composta da 120 accertatori, che sarà potenziata con ulteriori 50 agenti mandatari, a costo zero per l'azienda in quanto verranno retribuiti a provvigione. Fonte: Il Denaro
Rai/Lega: Masi pensi a tagliare, evasione canone non gli compete. Caparini: “Ennesime grida manzoniane”
Roma, 11 nov. (Apcom) – La Lega attacca il direttore generale della Rai Mauro Masi per le iniziative annunciate contro l’evasione del canone. “Masi – afferma in una nota Davide Caparini segretario di presidenza in Commissione Vigilanza Rai – si dovrebbe preoccupare di tagliare i costi e rendere maggiormente redditiva l’azienda, non di fare l’esattore del canone, ruolo che non gli compete affatto”.
“Siamo di fronte alle ennesime grida manzoniane – prosegue l’esponente del Carroccio – gli editti spagnoli ricordati nei Promessi Sposi che dovrebbero far paura ma che poi nessuno rispetta. Qualche venditore porta a porta di abbonamenti in più, questo è in pratica il monomandatario a cui l’azienda si affida da anni, non farà altro che complicare la vita alle aziende e a coloro che lavorano, aumentando la disaffezione per il servizio pubblico nella parte produttiva del Paese”.
"A parte il fatto - dice ancora Caparini - che per raccogliere i 100 milioni di euro mancanti i 170 venditori porta a porta dovrebbero fare sottoscrivere nuovi abbonamenti per 588.235 euro ciascuno, dato evidentemente improponibile, segnalo le numerose denunce di abusi e violazione dello statuto del contribuente di cui la concessionaria del servizio pubblico si è macchiata in passato. E' evidente - conclude il parlamentare della Lega Nord - che è lo strumento di riscossione assolutamente inadeguato e superato dai tempi: è su questo che la politica dovrebbe concentrarsi, magari partendo dalle numerose proposte ferme in Parlamento".
Rai/ Sardelli: Da Masi proposte valide e concrete su canone
Roma, 11 nov. (Apcom) - "La Rai dimostra concretamente che può farcela con le proprie forze, da una parte riducendo i costi e dall'altra recuperando i crediti". È' questo il commento di Luciano Sardelli (Noi Sud-Pid), componente dell'ufficio di presidenza nella Commissione Vigilanza Rai, sul piano anti evasione presentato dal direttore generale Mauro Masi in consiglio di amministrazione Rai.
Secondo Sardelli, "fa bene il Dg Mauro Masi, considerate le attuali procedure, a intervenire nel merito della riscossione dei canoni con una proposta che potrà contribuire a risollevare le casse dell'Azienda senza ulteriori aggravi per lo Stato. Naturalmente - conclude - tutto è perfettibile, ma finalmente per la Rai ci troviamo di fronte a proposte valide e concrete".