Visto che il canale sarà soppresso per far posto al nuovo canale Rai 5 vi riporto questo articolo.
Vertici Regione, Rai destini a Napoli il canale digitale Rai 5 cultura
16 giugno (Adnkronos) - La Regione Campania chiede con forza che la Rai destini a Napoli, presso il Centro di Produzione della citta', il nascituro canale digitale interamente dedicato alla cultura. Il progetto, secondo le indiscrezioni che circolano in queste settimane, e' all'esame di un comitato di valutazione di Viale Mazzini composto da quattro consiglieri d'amministrazione Rai (Van Straten, Gorla, Petroni e Rositani), che si riunira' in questi giorni. E proprio in vista di decisioni in proposito, presidente e vicepresidente della Regione Campania fanno sentire la loro voce.
''I punti centrali sui quali intendiamo insistere presso i vertici della Rai -dicono in una dichiarazioen congiunta il presidente Stefano Caldoro e il vicepresidente Giuseppe De Mita- sono tre: la centralita' del Centro di Produzione Rai di Napoli nel contesto delle strategie per il Mezzogiorno e la stabilizzazione del rapporto di collaborazione, gia' operativo ed estremamente positivo, tra Rai Napoli e Rai Uno; conferma delle produzioni di fiction, in particolare La Squadra , 'Un posto al Sole', e tutte le produzioni in atto; la destinazione a Napoli del Canale Rai 5 Cultura, un canale digitale, cui potrebbe essere affiancato un canale radiofonico. La assegnazione di Rai Cultura a Napoli, oltre che attuare una sorte di federalismo radiotelevisivo vero, sarebbe interpretato come un segnale fortissimo, in termini politici, di volonta' della Azienda Rai di rafforzare l'esistente, ponendo le basi per il rilancio di un centro che puo' essere la vetrina eccellente di una Campania che vive questo paradosso: ha grandissime potenzialita' culturali e turistiche, ma fatica a svilupparle compiutamente per mancanza di risorse o di strategie utili a proporre la Campania e tutto il Sud non come fardelli ma opportunita' per tutto il Paese'', sottolineano i vertici della regione.
''Vogliamo porre la questione non in termini vertenziali ma di proposizione e di collaborazione per sviluppare un canale che potrebbe portare ricchezza, lavoro e occupazioni di qualita''', concludono Caldoro e De Mita.