Santoro punito: 10 giorni di sospensione e senza stipendio dal 18 ottobre

bulimba ha scritto:
Lo tengono solo per na questione di marketing.
I suoi programmi per un'assurda ragione sono molto seguiti...quindi..nel momento in cui il programma viene riattivato gli ascoti vanno alle stelle...quindi piu' soldi.
E' un ...CUT..., io lo avrei licenziato da anni. Il suo motto e': siamo tutti uguali, ma non mi sembra che il suo stipendio sia uguale al mio.. -cut-
tarocco34 ha detto tutto ... visto che sei poco informato (forse usi fonti sbagliate ) ti invito a leggere questo articolo:

[...]Il programma condotto da Fabio Fazio, Che tempo che fa, costa 10 milioni a stagione (di cui 2 vanno al conduttore) ma porta a casa ben 17 milioni di pubblicità. Ogni puntata è vista in media da 4,5 milioni di telespettatori per uno share intorno al 14%.
Ballarò costa 4 milioni l'anno e funziona sia dal punto di vista degli ascolti (15% di share e 3,8 milioni di spettatori in media) sia da quello pubblicitario (8 milioni racolti). Addiritiälra la Sipra ha chiesto di fare un break in più. Giovanni Floris percepisce 550 mila euro lordi a stagione.
Report costa 2 milioni Panno (180 mila per Milena Gabanelli), incassa 4 milioni di pubblicità e inchioda davanti al video oltre 3,5 milioni di spettatori (13% dishare).
Un discorso a parte merita Parla con me con Serena Dandini. Costa circa 8 milioni l'anno (la Dandini è pagata da Fandango che riceve i soldi dalla Rai). Raggiunge circa 1,2 milioni di spettatori per un 8% di share in media
che non è molto per una seconda serata. Tuttaviava detto che se la durata della trasmissione fosse spalmata per un'aItra ora o più, come si fa per Porta a Porta e Matrix, lo share sarebbe maggiore. [...] Fonte: Italia Oggi
 
che poi se fosse una questione di marketing sarebbero spostati tutti in massa su raiuno
 
E' solo pubblicita'..
Sputa nel piatto di chi gli da' da mangiare. Pero' fa audiance..e mi chiedo come..:icon_rolleyes:
 
bulimba ha scritto:
E' solo pubblicita'..
Sputa nel piatto di chi gli da' da mangiare. Pero' fa audiance..e mi chiedo come..:icon_rolleyes:
Io non capisco ancora cosa vuoi dire, vuoi insinuare che chi lo guarda è un imbecille, o che è tutto un complotto e Santoro riesce a truccare gli ascolti ?
Forse sei solo un troll che si diverte così....
 
bulimba ha scritto:
E' solo pubblicita'..
Sputa nel piatto di chi gli da' da mangiare. Pero' fa audiance..e mi chiedo come..:icon_rolleyes:
perchè poco poco di televisione ne capisce
 
bulimba ha scritto:
E' solo pubblicita'..
Sputa nel piatto di chi gli da' da mangiare. Pero' fa audiance..e mi chiedo come..:icon_rolleyes:

La Rai, gli anti Cav e il silenzio di Masi

Articolo di Massimo Mucchetti (17-04-2011) - Titola a tutta pagina il Giornale: «La Rai degli anti Cav ci costa 35 milioni l’anno». E via con «le cifre dello scandalo ». Annozero costa 7 milioni per 33 puntate; Che tempo che fa 10,4 milioni per 65 puntate; In mezz’ora 780 mila per 30 puntate; Ballarò 4,1 milioni per 43 puntate; Vieni via con me 2,8 milioni per 4 puntate; Parla con me 7,8 milioni per 115 puntate; Report 2,2 milioni per 20 puntate. Sono costi pieni, comprensivi dei compensi dei conduttori.
Il quotidiano della famiglia Berlusconi li pubblica per reazione a un servizio del Fatto quotidiano che quantificava in 25 milioni i costi di Radio Londra, del prossimo programma di Vittorio Sgarbi e dello stipendio del direttore del Tg1, Augusto Minzolini.
In questa polemica colpisce il silenzio di Mauro Masi. Il direttore generale non difende la reputazione della Rai, accusata da destra e da sinistra di sprecare il denaro del canone. Eppure, un capoazienda che si rispetti dovrebbe chiarire almeno due punti. Primo, eccitare lo sdegno popolare sui costi non ha molto senso se non li si commisura ai risultati, a cominciare dagli ascolti.
Pur non frequentando gli uffici di viale Mazzini, mi è bastata una telefonata di sabato per sapere che Ballarò costa 17 centesimi di euro per contattare mille ascoltatori, Che tempo che fa 64 centesimi, Report 33 centesimi, Parla con me 1,38 euro. Annozero oscillerebbe sui 25 centesimi. Degli altri non sono riuscito a sapere.
Dell’editoriale giornaliero di Giuliano Ferrara si potrebbe dire che l’esordio deludente, ove si consolidasse, danneggerebbe i conti di Rai 1. Ma magari migliorerà. Masi comunque sa tutto di tutti. Dica, aggiunga, corregga. Non rivelerebbe nessun segreto aziendale a Mediaset, dato che gli ascolti li rileva l’Auditel e i costi già li pubblica il quotidiano amico di colui al quale deve la poltrona. Certo è che i costi contatto degli anti Cav, magari discutibili nei contenuti, sono bassi. Un editore normale festeggerebbe. Il servizio pubblico radiotelevisivo non è solo un’azienda, ma è anche un’azienda. Masi vi è stato paracadutato senza mai aver guidato prima un’impresa. E tuttavia anche lui saprà che il bilancio è una partita doppia: ai costi corrispondono i ricavi. Un capo che ama la sua azienda lo dovrebbe ricordare a quanti ricamano sui soli costi.
E questo è il secondo punto. La Rai riceve dal canone il 53% dei ricavi, più o meno un terzo è pubblicità, il resto contratti commerciali con Stato e privati. Mi dicono che Milena Gabanelli raccolga spot per oltre 4,5 milioni; Fabio Fazio per oltre 17 milioni; Giovanni Floris per 7,7 milioni; Michele Santoro per una decina.
Masi potrà aggiungere e precisare. E magari spiegare perché la Sipra ha continuato a vendere la pubblicità di Vieni via con me ipotizzando un’audience del 16% anche dopo la prima, trionfale puntata, quando il programma faceva il doppio. Crede che Giuliano Adreani, il gran capo della pubblicità del Biscione, avrebbe fatto altrettanto? Forse è da ingenui porla in questi termini aziendalistici. Ma un po’ di evangelica ingenuità serve a pensare la Rai oltre il conflitto d’interessi del suo azionista di riferimento. Corriere della Sera
 
Ultima modifica:
alex86 ha scritto:
Già...Il paragone andrebbe fatto anche con la quantità di pubblicità.
Quant odio la pubblicita' e, ovviamente, sempre nel momento piu' importante di un discorso....grrrrrr
 
In realtà...vista la situazione economica dell'azienda è più il programma di Santoro con i suoi introiti maggiori rispetto al suo costo che da mangiare alla Rai piuttosto che il contrario...e che ci vogliamo fare in democrazia ognuno decide cosa guardare, sembra strano da dire....e il programma di Santoro evidentemente fa il pieno di ascolti, spessissimo andando a vincere la serata contro le reti ammiraglie. Si vede che sa fare molto, molto bene il suo lavoro.
 
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