SamuRAI ha scritto:
E' quello che ho sempre detto io....ma qualcuno mi ha subito azzittito sminuendo la situazione....
C'è poco da azzittire, avete letto il carlino di ieri?
Se quello che dice Bottero è vero per quanto riguarda Monte Velo stiamo davvero freschi.
E comunque è davvero paradossale che chi si è mosso per primo, come il sottoscritto, puntando sul grattacielo adesso si ritrovi con un pugno di mosche. Un amico, che si proclama espertissimo del settore, mi ha detto che tutto questo si sapeva, Serramazzoni compresa, e si poteva ovviare per tempo facendo girare le antenne, ma alla domanda DOVE? non ha saputo rispondere. Non si sa nemmeno ora e ora è già tardi perchè per girarle tutte ci vogliono davvero mesi.
Qualcuno ne fa una questione politica nel continuo pro e contro Mediaset e chi ci sta dietro, ma mi metto nei panni di chi ha abbonamenti mediaset che al momento vanno bene solo per pareggiare i tavoli zoppi ... a sen propria a post ... dabon
<<Dal Resto del Carlino del 02/12/2010>>
Ferrara, 2 dicembre 2010 - Mediaset oscurata, Tg3 ostinatamente... veneto. Sono questi gli effetti più pesanti dello ‘switch off’, che anche ieri ha visto migliaia e migliaia di ferraresi (soprattutto residenti in città) privati della possibilità di vedere le trasmissioni di Canale 5, Italia 1 e Rete 4, ma anche del telegiornale regionale dell’Emilia Romagna.
Il passaggio dall’analogico al digitale, il cambio radicale degli impianti, delle frequenze e dei segnali, ha determinato una sorta di black out di massa; un effetto solo temporaneo, prova a rassicurare il direttore di Mediaset Nord Est Leopoldo Bottero, che garantisce l’attenuazione dei disagi già dalla giornata odierna.
«Ci sono interferenze dalla Romagna, dove lo switch off è in programma proprio oggi (giovedì per chi legge, ndr); a quel punto capiremo meglio anche la situazione del segnale indirizzato su Ferrara dall’impianto di Velo Veronese, che secondo le nostre misurazioni è pulito e abbondante...». Ma a complicare le cose, c’è il fatto che un’enormità di antenne in città (per la provincia si segnalano meno problemi) è ancora puntata verso il Grattacielo, su cui gli impianti sono ormai tutti spenti, verso Bologna o sul Monte Venda (nei Colli Euganei). Quest’ultimo orientamento, fa sì che migliaia e migliaia di concittadini vedano il Tg3 veneto, e non quello dell’Emilia Romagna.
Una situazione talmente diffusa, che ieri anche il sindaco Tiziano Tagliani e la presidente della Provincia Marcella Zappaterra hanno preso ufficialmente posizione: «La situazione ci preoccupa come rappresentanti delle istituzioni e come cittadini — scrivono Tagliani e la Zappaterra —, perchè a molti risulta preclusa la possibilità di fruire di un servizio pubblico, nel caso del telegiornale Rai dell’Emilia Romagna». Nemmeno con la sintonizzazione manuale è possibile ovviare, «e la situazione sembra addirittura peggiore, persino rispetto alle trasmissioni in analogico...». Sindaco e presidente della Provincia si dicono poi allarmati anche per i disagi legati alle «importanti frequenze di rilievo nazionale», ovvero Mediaset. Le cui trasmissioni, come detto nella gran parte della città, sono praticamente irricevibili.
"In un paio di giorni la situazione migliorerà — riprende Leopoldo Bottero —, e per chi potesse modificare la propria antenna, già oggi puntando una ‘banda larga’ senza filtri verso Nord Ovest, la ricezione sarebbe ottimale". Il dirigente Mediaset prova anche a smorzare la portata del black out: «Poche centinaia di abitazioni nel centro storico», ma subito onestamente riconosce che un problema esiste. Un po’ la posizione geografica di Ferrara, dentro una sorta di... terra di nessuno fra gli impianti collocati tra il Veneto e l’appennino modenese e bolognese; un po’ l’assenza di investimenti forti negli ultimi anni (alla dismissione dei ripetitori del Grattacielo non si è accompagnata la realizzazione del previsto maxi traliccio di Fondo Reno).
Un po’, infine, le interferenze ed il bailamme che ovunque accompagna il passaggio dall’analogico al digitale. «Domani comunque effettueremo misurazioni precise e sul campo», garantisce Bottero. E i ferraresi incrociano le dita; orfani martedì dei ‘Cesaroni’, confidano almeno sabato nel miracolo di Maria (De Filippi).
Tanti problemi, dunque. Soprattutto per gli anziani; ad iniziare da quelli ospiti delle Case di Riposo, che stanno cercando di correre ai ripari. O dei tanti ricoverati al Sant’Anna, alle prese con l’oscuramento di tutte le televisioni. L’Azienda Ospedaliera spergiura «che il passaggio al digitale terrestre è stato preso da tempo in seria considerazione». Si è visto (anzi, no). Comunque ora si prova di rimediare, anche «se i televisori da dotare di decoder sono più di 150 e le antenne su cui intervenire sono una cinquantina». L’intervento tecnico è già partito, con precedenza ai reparti di degenza (circa 80 televisori); per gli altri, ad iniziare dalle guardiole di medici e infermieri, pazienza, pazienza, tanta pazienza. Ma per chi già immagina lo ‘switch off’ di Cona, il digitale sembra un bluff...
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Saranno anche un centinaio di famiglie, ma li conosco tutti io? Io che non sto nemmeno in centro non prendo nulla e i miei amici, disseminati per la città, idem ...