Se per esempio il tuo impianto d'antenna è composto da due diverse UHF (certamente collegate a doppi ingressi UHF), una in polarizzazione verticale e una in orizzontale, non potendo, anche per ovvi motivi legati ai costi, filtrare ciascuna antenne H o V in modo mirato, si è consolidata l'abitudine di miscelare, tramite mix o amplificatori a doppio ingresso UHF, le due antenna UHF, una H e una V.
Sebbene ciò abbia alcune volte portato a dei risultati di compromesso di ricezione accettabile, ciò tecnicamente è del tutto errato, anche tentando di aggirare il problema (a volte con parziale successo) utilizzando antenne UHF identiche tra loro con tratti di cavo pure identici per marca e lunghezza in cm.
Purtroppo, a meno di accoppiamenti di antenne identiche con identico puntamento e polarizzazione, ogni altra combinazione espone a:
- reciproci sfasamenti e annullamenti di segnale tra le due (o più) antenne;
- vanificazione della fasatura dei segnali SFN in isofrequenza emessi dalle emittenti;
- diminuzione del corretto margine di protezione del segnale nei confronti di eventuali degradi provocati da vari possibili fattori, propagazione stagionale o fading inclusi.