L'AGCOM ha scoperto l'acqua calda.
E' dal 1977 che c'è la guerra fra le alture ed il Nord Adriatico e dall'atra sponda ormai note, arcinote e stracomprovate.
Adesso restano da stabilire i dettagli, molto importanti, della serie che magari serve/non serve spegnere una e restare accessa un'altra.
Ma si sa che finirà come al solito con la conclamata approssimazione gestionale.
PS. manca ancora quel 57 che sta prudendo come la sollecitazione delle pulci sul pelo di un cane oltre confine. Nazionale caprino.
Non manca il 57 di Retecapri nel senso che questa delibera si occupa esclusivamente delle frequenze attualmente assegnate alle tv locali e, come sappiamo bene, Retecapri è considerata nazionale.
Sapevamo già quali erano le frequenze interferenti da spegnere, più interessante è soffermarci su un paio di punti della delibera.
Si afferma che "Per ciascuna Regione sono assegnabili alle reti locali esclusivamente le frequenze indicate nelle tabelle di cui all’Allegato 1" e si ribadisce che "Non sono in nessun caso assegnabili alle reti locali frequenze diverse da quelle di cui all’Allegato 1", il bello è che nell'allegato 1 "permangono le limitazioni all’utilizzo di determinati canali da alcuni siti ubicati (...) nelle Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia, riportate in premessa alla delibera n. 265/12/CONS" cioè il divieto di utilizzare alcuni canali dai siti di "Col Gajardin, Piancavallo, Castaldia, Muggia, Conconello e Monte San Michele (GO)"
Il quadro che ne deriva è il seguente (Allegato 1 - Frequenze assegnabili alle reti locali nella Regione Friuli-Venezia Giulia):
Frequenze assegnabili in tutta la regione: 32 - 41 - 42 - 43 - 46 - 51
Frequenze non utilizzabili dai siti di Col Gajardin, Piancavallo, Castaldia, Muggia, Conconello e Monte San Michele (GO): 21 - 31
Questa delibera non aggiunge nulla alle frequenze già assegnate alle tv locali, si limita a togliere ciò che causa interferenze; ci sarà la volontà di modificare tale assegnazione in tempo utile prima dello spegnimento coatto delle frequenze interferenti, magari aggiungendo le frequenze VHF inutilizzate o la frequenza 23 ex beauty contest? Si farà in tempo?
Sono adesso previste solamente 6 frequenze a copertura regionale per soddisfare le esigenze di tutte le tv locali, interregionali e pseudonazionali, che macello ne verrà fuori?
Che utilizzo si potrà fare degli altri 2 canali, il 21 e 31, saranno fruibili solo localmente su Udine da emittenti attualmente a copertura regionale? Oppure si possono accendere da siti alternativi per coprire le altre provincie?
Adesso ci potrà essere l'occasione per concentrare l'offerta di chi vuole fare tv seriamente su pochi programmi ben curati: finirà così oppure sopravvivranno i soliti noti televenditori?
