Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

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Pare che il ricorso al TAR è stato fatto da un'emittente napoletana Canale 21 che non c'entra un tubo con l'Abruzzo Molise e prov. di Foggia. Secondo me in queste ore il Ministero (e Rai e Mediaset)faranno ferri e fuoco per sistemare la faccenda altrimenti si crea un precedente per le altre aree tecniche.
 
Ultima modifica:
la questione resta mutevole anche per le altre aree tecniche non ancora passate al digitale come quella della Puglia e della Basilicata. Anche se non ci fossero ricorsi d'urgenza pure per la nostra area tecnica, il rinvio potrebbe ugualmente avvenire. Se il TAR il 23 maggio, dopo la sospensiva, accoglierà i motivi della ricorrente, ribadirà il principio per cui le frequenze di trasmissione alle locali vanno comunicate con 3-4 mesi d'anticipo e questa sarebbe una decisione che si rifletterebbe inevitabilmente anche per le altre regioni non ancora digitali. Sarebbe inevitabile, anche perché a quel punto è scontato che anche le altre locali che si ritengono danneggiate farebbero ricorso.
 
AG-BRASC ha scritto:
@ BTS
Perdona la franchezza, ma, senza tanti giri di parole, ti devo invitare a SMETTERLA di creare confusione ed appesantire il thread con notizie non vere (oltre che prive di fonte), perché non ci sarà alcuno slittamento. :evil5:
Prosegui piuttosto nel fornire un valido aiuto tecnico agli utenti in difficoltà, come hai sempre fatto, così che leggerti possa continuare ad essere un piacere.
Grazie. :)

Qualche problema ? Che succede ? :D
 
BTS ha scritto:
Qualche problema ? Che succede ? :D
vuoi forse dire che sapevi dell'esistenza di questo ricorso per un'ALTRA area tecnica che avrebbe provocato una sospensiva che avrebbe fatto slittare anche le altre? :icon_rolleyes: mi sembra un po' esagerata come cosa. avresti dovuto essere più un nostradamus, perché avresti dovuto prevedere anche cosa avrebbe detto il TAR del Lazio! fermo restando che le problematiche tecniche per le locali erano note da tempo a tutti, anche in base all'esperienza dei precedenti switch-off.
 
Sotto il profilo tecnico (e mi riferisco a quello puramente processuale), va detto che il provvedimento in questione, ovviamente limitato alle sole zone interessate e nei limiti di quanto dedotto in ricorso, è stato reso "inaudita altera parte", ovvero in assenza di contraddittorio: in sostanza, la parte resistente non è stata ascoltata. E questo è ovvio, poiché, nella comparazione tra il pregiudizio che la parte ricorrente avrebbe subito in assenza di sospensiva sino alla data dell'udienza collegiale del 23 maggio e quello che presumibilmente subirebbero i controinteressati, è stata riconosciuta prevalenza al primo. Ciò posto, all'udienza del 23 maggio non si discuterà del merito della vicenda ma, finalmente nel contraddittorio tra le parti, si revocherà, ovvero si confermerà il provvedimento di ieri. Ad ogni buon conto, rebus sic stantibus, ad oggi non esiste alcuna ragione processuale che determini una estensione automatica delle detta sospensiva anche alla nostra regione. Sarà necessario, a tale fine, un provvedimento amministrativo ad hoc (sulla scorta della difficoltà tecnica che sorgerebbe se la Puglia switchasse prima delle altre regioni) , ma qui, ovviamente, siamo in ambito politico-amministrativo, e quindi extraprocessuale. Nulla esclude, inoltre, che si trovi nelle more una qualche intesa, anche prima del 23 maggio. Ma, ripeto, vedo il problema molto limitato all'ambito locale, per cui, ad oggi, non sarei tanto pessimista e quindi non escluderei la festa del 23 maggio a casa di Eliseo. Mi riservo, comunque, di leggere integralmente ricorso e provvedimento cautelare.
 
Appena letto il decreto cautelare, come pensavo si parale solo della indifferibilità del provvedimento, sul fumus boni iuris nemmeno un accenno. Siate fiduciosi.
 
paolo68 ha scritto:
Sotto il profilo tecnico (e mi riferisco a quello puramente processuale), va detto che il provvedimento in questione, ovviamente limitato alle sole zone interessate e nei limiti di quanto dedotto in ricorso, è stato reso "inaudita altera parte", ovvero in assenza di contraddittorio: in sostanza, la parte resistente non è stata ascoltata. E questo è ovvio, poiché, nella comparazione tra il pregiudizio che la parte ricorrente avrebbe subito in assenza di sospensiva sino alla data dell'udienza collegiale del 23 maggio e quello che presumibilmente subirebbero i controinteressati, è stata riconosciuta prevalenza al primo. Ciò posto, all'udienza del 23 maggio non si discuterà del merito della vicenda ma, finalmente nel contraddittorio tra le parti, si revocherà, ovvero si confermerà il provvedimento di ieri. Ad ogni buon conto, rebus sic stantibus, ad oggi non esiste alcuna ragione processuale che determini una estensione automatica delle detta sospensiva anche alla nostra regione. Sarà necessario, a tale fine, un provvedimento amministrativo ad hoc (sulla scorta della difficoltà tecnica che sorgerebbe se la Puglia switchasse prima delle altre regioni) , ma qui, ovviamente, siamo in ambito politico-amministrativo, e quindi extraprocessuale. Nulla esclude, inoltre, che si trovi nelle more una qualche intesa, anche prima del 23 maggio. Ma, ripeto, vedo il problema molto limitato all'ambito locale, per cui, ad oggi, non sarei tanto pessimista e quindi non escluderei la festa del 23 maggio a casa di Eliseo. Mi riservo, comunque, di leggere integralmente ricorso e provvedimento cautelare.
Ok! Grazie! A rigor di logica e senza saperne niente, grosso modo, è ciò che avevo pensato anch'io. Speriamo davvero di poter festeggiare il 24 Maggio! Ma qualche timore serio incomincia ad esserci :mad:
 
paolo68 ha scritto:
Appena letto il decreto cautelare, come pensavo si parale solo della indifferibilità del provvedimento, sul fumus boni iuris nemmeno un accenno. Siate fiduciosi.
senza essere pessimisti, ma semplicemente realisti, quante probabilità ci sono secondo te che, sulla base di quanto sta succedendo per Abruzzo e Molise, qualche emittente locale non colga la palla al balzo per chiedere una sospensiva e un rinvio anche qui? le locali che non sono affatto contente dello switch-off non mancano, anzi ce ne son parecchie, e dubito che nessuno approfitterà della situazione venutasi a creare, mi stupirei seriamente del contrario.
 
paolo68 ha scritto:
Appena letto il decreto cautelare, come pensavo si parale solo della indifferibilità del provvedimento, sul fumus boni iuris nemmeno un accenno. Siate fiduciosi.
Scusami, potresti essere un po' più preciso. Giusto per chiarezza. Grazie! Ciao ;)
 
Invito tutti a non perdere tempo prezioso a rispondere ai Nostradamus del Forum che amano sproloquiare, ma sempre, rigorosamente, senza citare uno straccio di fonte.
Detto questo...

Astrix ha scritto:
la questione resta mutevole anche per le altre aree tecniche non ancora passate al digitale come quella della Puglia e della Basilicata. Anche se non ci fossero ricorsi d'urgenza pure per la nostra area tecnica, il rinvio potrebbe ugualmente avvenire. Se il TAR il 23 maggio, dopo la sospensiva, accoglierà i motivi della ricorrente, ribadirà il principio per cui le frequenze di trasmissione alle locali vanno comunicate con 3-4 mesi d'anticipo e questa sarebbe una decisione che si rifletterebbe inevitabilmente anche per le altre regioni non ancora digitali. Sarebbe inevitabile, anche perché a quel punto è scontato che anche le altre locali che si ritengono danneggiate farebbero ricorso.
Più che altro l'altro grosso problema è che può nascere un pasticcio di proporzioni bibliche anche per le regioni già switchate (senza contare la necessità di liberare la gamma over 790MHz).
In teoria TUTTI (anche chi ha già effettuato lo switch) potrebbero sentirsi in diritto ricorrere sulla base di questa sentenza, se si tiene conto della motivazione del periodo necessario tra assegnazione o masterplan e switch effettivo. :icon_bounce:
 
AG-BRASC ha scritto:
Più che altro può nascere un pasticcio di proporzioni bibliche anche per le regioni già switchate (senza contare la necessità di liberare la gamma over 790MHz).
d'accordo, però chi ha già switchato ha già switchato e non vedo come si possa tornare indietro. Per chi il passaggio l'ha già fatto è una sorta di "chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato". ;) i ricorsi in quel caso si tramuterrebbero più che altro in una richiesta di indennizzi più o meno cospicui, che certo lo Stato proprio in questo momento non può permettersi, ma il digitale terrestre lì sarebbe salvo, perché il passaggio si è già completato. no?
 
Ma io, di questi tempi, per "pasticcio" intendevo per l'appunto pure il rischio di una raffica incontrollabile di richieste di risarcimento che potrebbe partire in uno schioccar di dita... :icon_rolleyes:
 
EliseO ha scritto:
Scusami, potresti essere un po' più preciso. Giusto per chiarezza. Grazie! Ciao ;)

Significa che il Tar non solo non dice che canale 21 ha presumibilmente ragione, ma probabilmente non ha nemmeno studiato la questione nel merito. Il provvedimento è stato reso ai sensi dell'art. 56, sul presupposto di "eccezionali ragioni di urgenza", non meglio specificate in decreto. In sostanza, se canale 21 avesse ragione, quando gliela si darà nel merito, in assenza di sospensione cautelare subirebbe un pregiudizio irreparabile laddove tra qualche giorno si spegnesse. Ebbene, all'udienza del 23 si tratterà, finalmente, anche del pregiudizio che, oltre a quello subito, subirebbero i controinteressati se si protraesse la sospensiva. Nel frattempo, saranno concessi i diritti d'uso e canale21 dovrà dimostrare l'impossibilità di trasmettere, nonostante la detta concessione. Sarebbe utile una costituzione in giudizio, all'udienza del 23, di tutte le altre emittenti, specie locali, che in qualità di controinteressate provino il danno rappresentato da un inutile investimento tecnico con mezzi e persone. La vedo dura per canale21, emittente napoletana che si trova pregiudicata in Abruzzo. Ritengo troppo stretti i tempi per un provvedimento amministrativo di differimento per la Puglia. Ciò che temo, invece, è che un certo ingegnere oggi pomeriggio vada allo studio del suo avvocato...Speriamo di no.
 
Ok! Grazie! Per quanto concerne l'ingegnere, il gruppo di cui parliamo ha le spalle molto robuste per avere un reale interesse a sospendere lo switch-off. Speriamo per il meglio! Grazie
 
FabioBertaz ha scritto:
Potrebbe essere una soluzione all'italiana che accontenterebbe tutti, emittente napoletana ed utenti in attesa di switch off. Ma riusciranno in tempi così brevi a scongiurare il rinvio? Su questo punto nutro seri dubbi.

Non è questione di soluzione all'italiana, ma di saggezza giuridica e buon senso. Canale21 ieri ha fatto "buuh!" per spaventare tutti, la sospensiva era certa, al 100%. Quindi ha detto: guardate che io esisto, vedete cosa vi faccio. Detto questo, le conviene trovare un accordo, se non vorrà fallire seppellita per impossibilità di risarcire tutti i danni. Ma vi rendete conto che rischia di creare problemi enormi anche quel che dovrà avvenire del primo luglio, per le frequenze ultime? E questo solo per dirne una. Qui il problema non è come quello, trascorso, di lcn. Qui c'è un problema economico di dimensioni bibliche. Ed oggi, con certe cose, non si scherza.
 
Chi sono i colpevoli di questo eventuale slittamento?Vogliamo nome e cognome.Devono pagarla amaramente questa azione!!Non è possibile a poco più di 2 settimane sospendere lo switch off.Cose dell'altro mondo!!Tutto è filato liscio,ora che toccava a noi pugliesi c'è qualcuno che vuole rompere le uova nel paniere!!!!:icon_twisted::icon_twisted::icon_twisted::icon_twisted::icon_twisted:
 
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