Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

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...faccio un esempio io ho il canale A che rimane attivo tu il B che devi spegnere, io rottami il mio canale entro nel tuo mux e con i soldi si potrebbe investire per ottimizzare la copertura e la programmazione. Invece di avere mux idioti con canali assurdi e spazio da affittare che nessuno affitterà mai ...

Facciamo un altro esempio, io ho il canale A che rimane attivo, tu il B che devi spegnere. Tu rottami il tuo canale, e io non ti faccio entrare nel mux perchè ho già ceduto il mio 30%, così ti elimino dalla concorrenza e mi pappo la tua parte di pubblicità. E' più bello ? :D
Rammenta che si incassa più di pubblicità che di affitto nella rete. :laughing7:
 
Facciamo un altro esempio, io ho il canale A che rimane attivo, tu il B che devi spegnere. Tu rottami il tuo canale, e io non ti faccio entrare nel mux perchè ho già ceduto il mio 30%, così ti elimino dalla concorrenza e mi pappo la tua parte di pubblicità. E' più bello ? :D
Rammenta che si incassa più di pubblicità che di affitto nella rete. :laughing7:

Io mi riferivo ad operazioni pianificate tipo quella fatta in Veneto no a speculazioni
 
Invece di trovarsi per fare queste inutili trasmissioni che non interessano quasi a nessuno, non potrebbero accordarsi per mettersi insieme e fare squadra ?

Sarei daccordissimo anch'io.. un vero network che sfiderebbe Telenorba e con una redazione completaa livello regionale, oltre al vantaggio che si avrebbe anche nel trasmettere live sport, spettacoli, ecc..
 
Facciamo un altro esempio, io ho il canale A che rimane attivo, tu il B che devi spegnere. Tu rottami il tuo canale, e io non ti faccio entrare nel mux perchè ho già ceduto il mio 30%, così ti elimino dalla concorrenza e mi pappo la tua parte di pubblicità. E' più bello ? :D
Rammenta che si incassa più di pubblicità che di affitto nella rete. :laughing7:
Comunque, i soggetti titolari delle frequenze che vengono rottamate e che vogliono continuare ad essere presenti coi loro canali storici, hanno diritto ad occupare una certa % della capacità trasmissiva dei mux che saranno operativi, e ciò con una sorta di "diritto di precedenza" e a condizioni economiche "agevolate" rispetto a terzi fornitori di contenuti; condizioni economiche e % di capacità trasmissiva che un provvedimento regolamentare andranno a determinare (anzi, dovrebbe essere già pronto!).

:hello:
 
Comunque, i soggetti titolari delle frequenze che vengono rottamate e che vogliono continuare ad essere presenti coi loro canali storici, hanno diritto ad occupare una certa % della capacità trasmissiva dei mux che saranno operativi, e ciò con una sorta di "diritto di precedenza" e a condizioni economiche "agevolate" rispetto a terzi fornitori di contenuti; condizioni economiche e % di capacità trasmissiva che un provvedimento regolamentare andranno a determinare (anzi, dovrebbe essere già pronto!).

:hello:

Hai ragione, ma se io nel mio mux ho impegni contrattuali con altri operatori di contenuti regolari, e non ho a disposizione nessun Mbits da dare, voglio vedere come li tolgono. Devono risarcirmi quelli che devo togliere per liberare il 30% (a costi salatissimi), diversamente devo accollare il risarcimento ai nuovi entranti nel mux.
 
Hai ragione, ma se io nel mio mux ho impegni contrattuali con altri operatori di contenuti regolari, e non ho a disposizione nessun Mbits da dare, voglio vedere come li tolgono. Devono risarcirmi quelli che devo togliere per liberare il 30% (a costi salatissimi), diversamente devo accollare il risarcimento ai nuovi entranti nel mux.
Sì, anche questo è vero, però in molti mux eliminando canali tematici propri di poca importanza, lo spazio si può trovare, almeno limitatamente al fabbisogno per i canali storici analogici che resteranno senza un mux di loro appartenenza.
Che poi, oggettivamente, solo questi canali si salvano, perché quelli tematici digitali trasmettono sempre le stesse cose in loop o repliche di programmi dei canali principali. Sono abbastanza convinto che in 8 - 9 mux regionali, si riuscirebbe a far entrare tutti i canali che "valgono qualcosa" e del resto se ne può fare a meno, ma anche per le stesse emittenti, molti canali aggiuntivi sono più un peso che un guadagno.

:hello:
 
Sì, anche questo è vero, però in molti mux eliminando canali tematici propri di poca importanza, lo spazio si può trovare, almeno limitatamente al fabbisogno per i canali storici analogici che resteranno senza un mux di loro appartenenza.
Che poi, oggettivamente, solo questi canali si salvano, perché quelli tematici digitali trasmettono sempre le stesse cose in loop o repliche di programmi dei canali principali. Sono abbastanza convinto che in 8 - 9 mux regionali, si riuscirebbe a far entrare tutti i canali che "valgono qualcosa" e del resto se ne può fare a meno, ma anche per le stesse emittenti, molti canali aggiuntivi sono più un peso che un guadagno.

:hello:

Capisco benissimo e comprendo a pieno tutta la tua giusta esposizione nell'eliminare spazzatura inutile, ed utilizzare in modo consono gli spazi con trasmissioni di pubblica e reale utilità di informazione locale, ma gli operatori di rete rimanenti non penso siano tanto magnanimi, ma al contrario sfrutteranno la situazione visto che i rimanenti hanno il "chiappo" alla gola. Sai bene che è molto facile ottenere o esigere qualsivoglia in certe situazioni.
Normalmente lo fanno gli strozzini illegalmente, in questo caso è uguale ma è legale.
 
Capisco benissimo e comprendo a pieno tutta la tua giusta esposizione nell'eliminare spazzatura inutile, ed utilizzare in modo consono gli spazi con trasmissioni di pubblica e reale utilità di informazione locale, ma gli operatori di rete rimanenti non penso siano tanto magnanimi, ma al contrario sfrutteranno la situazione visto che i rimanenti hanno il "chiappo" alla gola. Sai bene che è molto facile ottenere o esigere qualsivoglia in certe situazioni.
Normalmente lo fanno gli strozzini illegalmente, in questo caso è uguale ma è legale.

Comunque, saranno previste condizioni di favore in base alla normativa che verrà definita e ci sarà la possibilità ovviamente di tutela giuridica, in caso di abusi. Ciao!
 
@ Eliseo,

l'unica via che vedo per evitare un bagno di sangue, è quella di dimostrare che la Puglia non arreca, e può non arrecare in tempi molto ristretti, interferenze e quindi mantenere le frequenze in uso. Lo so che è dura e politicamente non tanto osservata, ma purtroppo i politici di turno non mangiano le telecomunicazioni, e le soluzioni troppo semplici non vanno a genio. Occorre complicare la cosa e fare in modo di accontentare "clienti" e raggranellare qualcosa dalla situazione.
Ti ripeto che la soluzione (almeno per la Puglia) è molto semplice, ma purtroppo non "deve" essere così.
 
@ Eliseo,

l'unica via che vedo per evitare un bagno di sangue, è quella di dimostrare che la Puglia non arreca, e può non arrecare in tempi molto ristretti, interferenze e quindi mantenere le frequenze in uso. Lo so che è dura e politicamente non tanto osservata, ma purtroppo i politici di turno non mangiano le telecomunicazioni, e le soluzioni troppo semplici non vanno a genio. Occorre complicare la cosa e fare in modo di accontentare "clienti" e raggranellare qualcosa dalla situazione.
Ti ripeto che la soluzione (almeno per la Puglia) è molto semplice, ma purtroppo non "deve" essere così.

Io non so se sia semplice o complicato, però sta di fatto che le compatibilizzazioni dei sistemi radianti e delle potenze di trasmissione sono tutte cose che avrebbero dovuto già essere state effettuate, concomitantemente allo switch-off o poco dopo, nei mesi immediatamente successivi. La ratio della normativa sembra essere che gli operatori regionali avrebbero comunque dovuto ben sapere della questione della ripartizione delle frequenze fra Italia e Paesi oltre-Adriatico e che loro stavano usando frequenze assegnate NON in via esclusiva all'Italia e avrebbero dovuto già compatibilizzare il tutto. Sembrerebbe che le cose non siano andate così, che i Paesi esteri hanno fatto tutte le necessarie verifiche tecniche (senza il contraddittorio degli operatori di rete italiani perché la procedura internazionale non lo prevede) e risultano interferenze dalle postazioni pugliesi per tutte quelle 12 frequenze (così come risultano interferenze da altre regioni italiane su altri gruppi di frequenze); e dato che, compatibilizzazioni o meno, le interferenze sono state accertate, si è intervenuti con questa procedura. Anch'io ho l'impressione che, da un punto di vista politico, si continuerà decisamente su questa strada rigida, concedendo ciò che è possibile e cioè le 10 frequenze, un lieve slittamento del termine del 31/12 per ragioni di tempi stretti, e un maggior ammontare di fondi per gli indennizzi per gli operatori che rottamano.

:hello:
 
Ultima modifica:
Da quello che ho letto, mi sembra capire che non interessa la via dell'eliminazione delle interferenze, ma solo l'indennizzo e la liberazione delle frequenze a tutti i costi.
Il termine del 31/12 sembra diventato termine ultimo per eventuali comunicazioni e controversie, e daranno uno slittamento di 60 gg alla disattivazione coatta.
Sbaglio ?

(aggiunta) Però rileggendo bene l'ultima delibera, mi sembra che ci sia un movimento sulle interferenze provate.
 
Ultima modifica:
Da quello che ho letto, mi sembra capire che non interessa la via dell'eliminazione delle interferenze, ma solo l'indennizzo e la liberazione delle frequenze a tutti i costi.
Il termine del 31/12 sembra diventato termine ultimo per eventuali comunicazioni e controversie, e daranno uno slittamento di 60 gg alla disattivazione coatta.
Sbaglio ?
Mi sa che è già previsto un termine di 60 giorni dal giorno della delibera per fare ricorso e il termine scade intorno al 10 Dicembre. Uno slittamento breve, penso che verrà concesso perché i tempi sono limitati, ma io continuo a pensare che non ci sia alcuna volontà di seguire la strada della verifica delle interferenze, anche perché gli Stati esteri, queste interferenze le hanno già verificate da sè stesse.

(aggiunta) Però rileggendo bene l'ultima delibera, mi sembra che ci sia un movimento sulle interferenze provate.

Non mi sembra proprio, e poi esattamente a quale documento ti riferisci?

:hello:
 
@ Eliseo,

e se per ipotesi tutti i broadcasters pugliesi avessero adempiuto alle normative e rispettato le interferenze nei PV stranieri, e sono a posto, come la mettiamo ? Devono spegnere anche se hanno rispettato la legge e non disturbano ?
Sarebbe curiosa la cosa.
 
@ Eliseo,

e se per ipotesi tutti i broadcasters pugliesi avessero adempiuto alle normative e rispettato le interferenze nei PV stranieri, e sono a posto, come la mettiamo ? Devono spegnere anche se hanno rispettato la legge e non disturbano ?
Sarebbe curiosa la cosa.

:eusa_think: Ma in questo caso, si metterebbe in dubbio la correttezza di Paesi esteri, mettendo anche in fibrillazione le relazioni diplomatiche con essi: di fondo, se non ci fossero state realmente interferenze da parte dell'Italia, non credo che gli Stati esteri avrebbero sollevato ufficialmente la questione: certo, può essere che alcune postazioni non fanno danno, può essere anche che per alcune frequenze (tra quelle da spegnere) dalla Puglia non ci siano veri disturbi (che, per alcune frequenze potrebbero sostanzialmente provenire solo da altre Regioni che devono anch'esse spegnerle), ma la procedura internazionale è quella e i vari Stati hanno assunto specifici obblighi di ripartizione delle frequenze. La verità, però, è che a livello ministeriale, è stata data una bella sòla alle emittenti regionali che, forse, hanno sottovalutato tutta la faccenda. Però, è difficile rimettere tutto in discussione e ri-avviare da zero una procedura di verifica concordata delle interferenze con contraddittorio dei molteplici operatori di rete italiani; in qualche maniera, questa soluzione rozza da parte delle autorità italiane è quasi inevitabile, dato che è faccenda di livello internazionale, ma la cosa è stata affrontata così volutamente (i mux nazionali sono stati volutamente salvati tutti e la fregatura la hanno rifilata alle emittenti regionali e le questione di ordine internazionale sono il limite che farà ingoiare anche questo ennesimo rospo alle emittenti regionali :sad:).

:hello:
 
Ultima modifica:
Il bello però che il Ministero di Bari ha affermato di non avere mai avuto reclami interferenziali da oltre Adriatico per le emittenti pugliesi.
 
Il bello però che il Ministero di Bari ha affermato di non avere mai avuto reclami interferenziali da oltre Adriatico per le emittenti pugliesi.

Quale Ministero di Bari? Qui si tratta di relazioni internazionali e quindi sono competenti gli organi centrali. Non è questione da organi territoriali locali, anche perché la verifica delle interferenze avviene su suolo straniero attraverso un organismo internazionale (l'ITU) e gli Stati esteri si rivolgono ai Ministeri a Roma. Comunque, al momento non è passato l'emendamento per un rinvio del termine del 31/12/2014 e ci sarà un incontro parlamentare sul tema il 18 p.v. Ciao!
 
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