Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
In attesa di ulteriori informazioni, sembra che la situazione della liberazione, da parte degli operatori di rete regionali, delle frequenze che interferiscono con le emissioni estere, si sia sbloccata: il TAR ha respinto le istanze degli operatori di rete regionali e il il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico dovrebbe essere in arrivo in tempi brevissimi:

DTT, interferenze internazionali. TAR respinge istanze cautelari operatori di rete. Il DM in G.U. questa settimana

Dovrebbe andare in Gazzetta Ufficiale questa settimana il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico concertato col Ministero dell'Economia e delle Finanze con il quale vengono disposte le misure economiche di natura compensativa finalizzate al volontario rilascio di prozioni di spettro funzionali alla liberazione delle frequenze di cui alla tabella 2 della delibera 480/14/CONS.

La motivazione del clamoroso ritardo accumulato resta ancora avvolta da un velo di mistero, anche se è probabile che l'invio all'organismo di controllo di rango costituzionale per il vaglio (...)

Il procedimento così, quasi certamente, avrà completamento entro e non oltre il 30 Giugno.
 
Ragazzi ma vi risulta anche a voi?
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Ragazzi ma vi risulta anche a voi?

Ma cosa esattamente? Che nel mux ANTENNASUD ci sono canali "in HD"? In realtà, si tratta di canali in formato MPEG-4 che possono essere trasmessi con buona qualità, ma con basso bitrate. Per quanto riguarda il canale test HEVC, in realtà sarà soltanto una denominazione fittizia, ma di fatto sarà un test sempre in MPEG-4.

:hello:
 
Una carrellata veloce ma esaustiva sulla situazione dei parametri e composizione dei mux pugliesi, a breve distanza dallo spegnimento di un congruo numero di frequenze.
Iniziando dal Gruppo Norba, ove non si segnalano cambiamenti significativi rispetto agli ultimi tempi, con una situazione invariata e sempre laconica circa i canali tematici, i quali sono sempre rimasti a livello meramente sperimentale con una programmazione ripetitiva e antiquata (e la maggior parte giammai attivata).

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Per quanto concerne il mux ANTENNASUD, non ci sono novità per i canali-tv, ma c'è stata una infornata di nuovi canali radiofonici, tutti funzionanti e di cui 4 con un nome generico (del tipo "fmX"): si tratterà di canali-radio acquisiti in streaming e ritrasmessi.

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Per quanto concerne il mux TELEREGIONE, ci sono stati svariati cambiamenti anche in relazione ai vari canali tipo FIRE TV, OK TV, TELECAMPIONE, etc........ che si spostano in continuazione fra mux, cambiano programmazione, marchio, nome ed LCN e così via: io non ci ho capito niente di questi "giri di valzer" (né mi interessano in concreto); anche a livello di codici dei canali, non mi ci raccapezzo e per cui i dati vanno presi per quelli che sono ............. (per ragioni di copia/incolla, non risulta indicato il canale "VIVA LA PUGLIA" che però è sempre presente nel mux coi soliti parametri storici). Sono stati inseriti anche i canali LA9 (già presente con denominazione differente in duplice copia nel mux DELTA_TV) ed anche LA8 :5eek:

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I mux 7GOLD & DELTA_TV non presentano variazioni di rilievo (in quest'ultimo mux, il canale musicale BE ONE TV sembra essere stato disattivato, almeno in termini sostanziali)

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Nel mux CONSORZIO_OTTAGONO (per province BA-FG-BT), situazione invariata per CANALE8 (Lecce), RTM e RadioSystem sistematicamente inattive. Il canale "JE' TV", pur essendo un flusso autonomo, ritrasmette TeleSveva.

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Invariata la situazione per il mux CONSORZIO_MTN/ch.28

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Nel mux DEHON_NETWORK è stato inserito il canale MATRIX TV MOTORI e il canale radiofonico Radio JukeBox; mentre i canali tematici di TeleDehon sono sempre inattivi

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Nel mux TELEA/CANALE21, nessuna novità tranne il fatto che il canale "AB Channel" è inattivo

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Per finire, senza novità:

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Infine, va annotato che il mux TBM/ch.41 è praticamente inattivo su quasi tutta la rete. I vecchi dati sono questi:

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:hello:
 
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Mille grazie a giuseppejdm ma ora chiedo cortesemente all'esperto Eliseo di spiegarci in termini meno tecnici il decreto considerando che non viene citata una data di scadenza per la presentazione delle domanda di rottamazione .
Quindi quando si concludera' tale vicenda?

ripropongo qui un' interessante analisi fatta sempre da Eliseo qualche giorno fa a proposito di frequenze da liberare e degli status operatore di rete e fornitore di contenuti in modo da elaborarla in virtu' del decreto emanato



Originariamente Scritto da godai75 Visualizza Messaggio

Pertanto se un giorno il consorzio Ottagono o DVbt decidono di non ospitare piu' Studio 5 le tv di Todisco dovrebbero chiudere se non trovano altri mux?
Cio ' in considerazione del fatto che se mai ci sara' lo spegnimento delle frequenze interferenziali (TUTTO TACE NESSUN DECRETO ALL'ORIZZONTE E SIAMO AL 16 MAGGIO) alcune tv potrebbero non essere ospitate se ,ad esempio meno remunerative di altre.

(...)

secondo te, i soggetti dal 19 al 24 posto(2 autorizzati provvisoriamente che non so cosa voglia dire e a cosa serva) potrebbero,anche se pare assurdo,partecipare alla nuova graduatoria che dovrebbe venir fuori forse a giugno?





Citazione Originariamente Scritto da godai75 Visualizza Messaggio

Secondo te i soggetti esclusi nel 2012 possono partecipare alla nuova graduatoria se mai ci sara' dopo la rottamazione?


La situazione si sta sbloccando e il decreto ministeriale sta per arrivare: se ne parla nel thread dello Switch-off pugliese e d'ora in poi, conviene affrontare tutte le tematiche connesse in quella sede.
Comunque, per la questione del non ospitare i canali richiedenti, la faccenda sarà risolta attraverso l'imposizione a carico degli operatori di rete assegnatari di una frequenza, di lasciare una certa parte della capacità trasmissiva a disposizione degli attuali fornitori di contenuti che vi potranno accedere in affitto a condizioni economiche di favore fissate dalla stessa normativa; in particolare ciò varrà in via prioritaria, per i canali storici analogici per i quali quindi lo spazio ci sarà sicuramente; certo, tra canali nazionali in affitto su mux regionali, canali nativi digitali locali, canali tematici locali (questi ultimi pochi e di scarsa importanza, quasi tutti) non ci sarà spazio per tutto ciò che è disponibile attualmente, ma per il meglio sì: e comunque, in una analisi di un po' di tempo fa, si è visto che in 9-10 mux, c'è spazio sufficiente per tutti i canali più significativi attualmente presenti nei vari mux regionali.

Comunque, adesso è fondamentale la distinzione fra operatore di rete (che possiede e gestisce una frequenza, un multiplex e la relativa capacità trasmissiva) e fornitore di contenuti che si limita a produrre un canale e trasmetterlo attraverso un certo multiplex (giuridicamente le 2 situazioni devono essere distinte anche a livello societario) e quindi non ha fondamentale importanza essere titolare di un diritto d'uso su una frequenza, cioè essere operatore di rete.
Ovviamente, con il restringimento del numero di frequenze disponibili, il n° di operatori di rete si ridurrà e quindi, non solo chi non è stato riconosciuto in passato operatore di rete, tanto meno potrà ora essere riconosciuto tale, ma molti attuali operatori perderanno questo status; ovviamente, si potrà continuare ad essere editori di un canale o più canali e farsi ospitare nei mux esistenti, come hanno fatto dopo lo switchoff, emittenti come EuronewsPuglia, Studio5, Tv Ofanto, etc...... (mentre, alcuni hanno proprio chiuso). Bisogna tener conto che nell'assegnazione delle 9-10 frequenze disponibili, comunque fa testo la graduatoria del 2012 e quindi chi si trova nelle prime 10 posizioni ha priorità, a meno che non procederà a rottamazione della frequenza stessa secondo la procedura di cui al D.M. in emanazione.
 
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Ripropongo qui un' interessante analisi fatta sempre da Eliseo qualche giorno fa a proposito di frequenze da liberare e degli status operatore di rete e fornitore di contenuti in modo da elaborarla in virtù del decreto emanato.


Ho avuto problemi col PC e non son potuto intervenire prima. Allora, sulla faccenda dei fornitori di contenuti e del loro rapporto rispetto ad essere operatori di rete e perdere questo status, il DM non specifica nulla; ma è previsto un provvedimento per definire i nuovi criteri per le graduatorie dei fornitori di contenuti: graduatorie che saranno formate sulla base di tre criteri: la media annua degli ascolti rilevati da Auditel nella singola regione o provincia autonoma; il numero dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato; i costi sostenuti per i giornalisti assunti. Poi, queste graduatorie dovrebbero servire per stabilire la priorità dei vari marchi/canali ad avere spazio/capacità trasmissiva nell'ambito dei mux riconosciuti; se ne accenna in questa news del portale:
http://www.digital-news.it/news/eco...mazione-frequenze-e-nuove-graduatorie-039-039
Il provvedimento ora è disponibile:
http://www.newslinet.it/notizie/dtt...raduatorie-regionali-fornitori-servizi-media-


Per quanto concerne il procedimento di liberazione delle frequenze, fermo restando che per le varie aree tecniche, sono previste determinate frequenze da liberare necessariamente (tabella C a pag.15 del PDF seguente), il DM si allarga a concedere la possibilità di accedere al rilascio della frequenza con ottenimento di un indennizzo anche per frequenze oltre quelle "obbligatorie". Poi, il DM disciplina il caso di Regioni per le quali sono presentate domande valide in numero superiore alle frequenze da liberare (con un meccanismo di "asta al ribasso" rispetto all'indennizzo che potrebbe essere riconosciuto), ma questo è una caso non rilevante per la Puglia dove difficilmente ci sarà un numero di richieste di rottamazione superiore al numero (12) di frequenze da liberare.

Per la Puglia, è più rilevante il caso in cui (art.3, pag.10) non si raggiunga, al termine delle procedure di rilascio volontario, il numero di frequenze effettivamente da liberare: in tal caso, si procede all’erogazione di indennizzi "a favore" dei soggetti che, praticamente, in base alle graduatorie definite in occasione dello switch-off, risultano in posizione non più utile, partendo dal soggetto in ultima posizione (la 18^) e via via a salire fino al numero di frequenze disponibile che dovrebbero essere 8-10 (i canali UHF 27-29-35-39-43-46-58-60 e VHF E6 e E10). Tra l'altro, per tali soggetti che non hanno fatto richiesta di rottamazione, ma vedono privarsi la frequenza, l'importo riservato agli indennizzi in ogni singola regione è pari al 70% dell'importo di una singola frequenza.

Poi, tutti i soggetti titolari di diritto d’uso su una frequenza e che non partecipano alla procedura per l’attribuzione delle misure compensative in questione, devono, comunque, esprimere manifestazione di interesse, in ordine di priorità, per le frequenze pianificate dall’AGCOM al fine della determinazione della frequenza che ad essi verrà riconosciuta (se si trovano in posizione utile per accedere ad una delle 8-10 frequenze disponibili).
Se vi è manifestazione di interesse su una stessa frequenza da parte di 2 o + soggetti, si tiene conto sempre della graduatoria dello switchoff partendo dal 1° in posizione (quindi, il Gruppo Norba per il suo 1° mux certamente conserverà il ch.27 che già usa e che è disponibile anche per il futuro).

Per quanto concerne la tempistica, i tempi saranno ancora relativamente lunghi perché i soggetti interessati devono presentare domanda nelle forme e con le modalità che saranno indicate a breve con determina direttoriale della Direzione Generale servizi di comunicazione elettronica, radiodiffusione e postali. Verificate le domande, verrà stilata la graduatoria per i soggetti a cui gli indennizzi sono riconosciuti. Dell’ammissione alla procedura di rilascio, del riconoscimento della misura economica compensativa e del relativo ammontare verrà data notizia mediante pubblicazione sul sito istituzionale www.mise.gov.it. E parallelamente ci dovrebbe essere la pubblicazione della lista delle frequenze assegnate ai soggetti che non hanno aderito alla procedura e che sono in posizione utile per avere una frequenza che potrà essere occupata quando i soggetti attualmente assegnatari, provvedono a spegnerla - ciò che dovrà avvenire secondo queste regole:
la liquidazione della misura economica compensativa riconosciuta è disposta, a seguito del rilascio della frequenza con contestuale disattivazione di tutti gli impianti coinvolti, entro 90 giorni dalla pubblicazione di cui si diceva sul sito istituzionale; gli spegnimenti, ovviamente, dovranno essere effettuati entro questi 90 giorni e quanto prima possibile per ottenere l'indennizzo. Insomma, ci aspetta una fase un po' caotica che potrebbe durare dai 2 ai 4 mesi ancora.

Infine, una curiosità: la tab. D (pag.18) indica delle limitazioni per alcuni diritti d'uso su alcune frequenze tra quelle utilizzabili; per la Puglia vi è una unica prescrizione per il ch.35 dove si dice: "Esclusa l’area di servizio dell’impianto della CentroEuropa7 ubicato in Monte Caccia in provincia di Bari": in pratica, per quasi tutta la provincia di Bari, il ch.35 sarebbe utilizzabile da Europa7 quale frequenza integrativa della sua rete sul VHF E8 e questo, in teoria, renderebbe questa frequenza poco pregiata per chi la dovesse avere in assegnazione perché praticamente in provincia di Bari non potrebbe essere utilizzata per mux regionali da postazioni come Cassano/Corato/Modugno (ma penso che da Monopoli sarebbe invece utilizzabile).
 
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