Di contrapposizioni con il governo centrale la Toscana ne ha già parecchie senza dover mettere in mezzo la tv digitale... dalla legge speciale per Firenze di cui non si vede traccia, ai soldi promessi e poi negati per la ricostruzione dopo l'alluvione del Natale scorso, al declassamento a "comuni di pianura" di larga parte di Garfagnana, Lunigiana, Mugello e Appennino pistoiese

<--- è una risata (ahimè) ironica.
Aperfectworld ha scritto:
come direbbe Catalano e' meglio vedere piu' canali con migliore qualita' video, compresi quelli che paghiamo come gli altri italiani con il canone Rai che qua non vengono trasmessi (Rai HD in primis, Rai Extra, Rai Premium...), piuttosto che vedere meno canali e con qualita' video anni '50.
Pare ovvio che i tecnici delle emittenti e del ministero devono far buona esperienza dei problemi sperimentati nelle altre regioni per evitare di ripeterli anche qua!
appunto, il problema alla fine sta lì: vederli. I problemi non sono mancati, in zone simili alla nostra (vedi la zona di Torino, pianeggiante ma con qualche collina), e leggendo qui sul forum sembra che ancora non ne sono venuti molto a capo. Tra vedere in analogico e non vedere affatto, meglio tenere l'analogico ancora per un po'.
Aperfectworld ha scritto:
La Toscana deve poi tenere in considerazione degli immani problemi che graverebbero sulle altre regioni limitrofe (comprese Corsica e Sud della Francia) volendo far permanere la trasmissione in analogico dai canali analogici dal Monte Serra.
la Francia sa che fino al 2012 il Serra continua a trasmettere in analogico, il problema sorgerebbe in caso di posticipo oltre il 2012, ipotesi che non è mai stata ventilata.
Aperfectworld ha scritto:
A stimolo delle tv locali, vorrei suggerire la riflessione che, personalmente, non guardo piu' da anni nessun canale che non sia diffuso in modalita' digitale, e dunque la pur bella RTV38 per me e' come se non esistesse: magari non sono l'unico che dopo aver comprato un tv digitale ha smesso di guardare i canali analogici, anche solo per la scomodita' di premere il tasto "analog" piuttosto che lasciare sempre "digital"...
Considera che in digitale da noi non è che ci sia 'sto fiorir di canali, e mancano in gran parte della regione i tre canali Rai, quindi per molta gente è più semplice usare sempre l'analogico invece di cambiare in base al canale che vogliono vedere
Aperfectworld ha scritto:
Le emittenti Toscane si devono svegliare, e fare quello che hanno fatto nelle altre regioni ormai da mesi gia' completamente digitalizzate, rinunciando a quella rendita di posizione che deriva dall'essere ancora tra le poche in analogico, buttandosi sul mercato, sperimentando nuovi servizi (anche interattivi), canali all news, sportivi...
Lo faranno, quando tutti vedranno in digitale, ora come ora il rischio di diventare invisibili nei posti in cui il loro segnale digitale fosse interferito ad una tv analogica distante magari un centinaio di chilometri (ricordiamoci che a Montecatini sulle frequenze libere arriva bene anche il monte Luco, e che a Siena arriva bene il monte Serra) e di perdere tutti quelli che guardano ancora solo l'analogico è troppo grande perché vogliano correrlo.
Aperfectworld ha scritto:
Le emittenti locali potrebbero poi non aver bisogno di utilizzare un intero mux: per trasmettere uno o due canali magari e' opportuno fare solo un accordo con altre locali consorziate (com'e' il caso ad esempio dell'ex frequenza di Toscana TV) e vendere in tutto o in parte la propria capacita' trasmissiva sul mercato.
Le emittenti locali in Toscana le potenzialità per trasmettere dei nuovi canali con buoni contenuti le hanno, e sicuramente ospiteranno nei loro mux anche altri canali che vorranno affittarle, il problema economico del semplice passaggio al digitale non è stato quasi mai nominato; i problemi economici conseguenti a un piano frequenze e LCN fatto per favorire solo le nazionali però sì che le spaventano.