salussolanet
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... anche in questo momento il 24 di Telestudio dal Ronzone è spento
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Claudio
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Se ti riferisci al testo di questo articolo allora sono parole di Calabrò non di Romani.War3333 ha scritto:Il discorso di Romani mi ha toccato il cuore
Più che altro sono gli stessi soggetti che le scrivono (Calabrò per primo) che non sanno di cosa parlano e/o cambiano idea un giorno sì e uno pure.War3333 ha scritto:"30 % di capacità trasmissiva non di frequenze... " c'è un sacco di gente che dovrebbe leggersele meglio le leggi![]()
TNG ha scritto:Se ti riferisci al testo di questo articolo allora sono parole di Calabrò non di Romani.
TNG ha scritto:Più che altro sono gli stessi soggetti che le scrivono (Calabrò per primo) che non sanno di cosa parlano e/o cambiano idea un giorno sì e uno pure.
Nell'allegato A della delibera AGCom 181/2009 si parlava genericamente di un terzo delle risorse trasmissive disponibili, poi nella delibera 300/2010 si parlava molto chiaramente di un terzo delle frequenze pianificabili, infine con la delibera 475/2010 per l'AT3 si parla nuovamente di un terzo delle risorse trasmissive disponibili.
Parlare di capacità disponibile o di frequenze sarebbe indifferente se si utilizzasse per tutte le frequenze uno stesso moltiplicatore ma Calabrò si è ora inventato una distinzione tra nazionali e locali (Le televisioni locali potranno beneficiare su quasi tutto il territorio nazionale di un miglior fattore moltiplicativo dall’analogico al digitale di 1:6, contro il rapporto 1:4 che si applica a Rai, Mediaset e quello ancora inferiore che si applica a Telecom) che non mi pare di aver mai letto in precedenza. Rapporto di 1:4, tra l'altro, che non mi sembra sia rispettato da nessun multiplex nazionale.
Per non parlare poi della fantasiosa frase: a Rai, Mediaset e Telecom, nel passaggio dall’analogico al digitale, è stata applicata la cura dimagrante di un multiplex.
Come molti di voi credo anche io che tante locali sarebbe meglio che chiudessero piuttosto che occupare inutilmente l'etere tuttavia mi sembra eccessivo lo spazio che si è regalato agli operatori nazionali esistenti. Nella delibera 181/2009 si diceva che 8 multiplex erano sufficienti per convertire le reti nazionali analogiche esistenti eppure oggi gli operatori nazionali esistenti si vedono assegnati nel loro complesso più del doppio di quella capacità.
Saluti
Straquoto!!!TNG ha scritto:Se ti riferisci al testo di questo articolo allora sono parole di Calabrò non di Romani.
Più che altro sono gli stessi soggetti che le scrivono (Calabrò per primo) che non sanno di cosa parlano e/o cambiano idea un giorno sì e uno pure.
Nell'allegato A della delibera AGCom 181/2009 si parlava genericamente di un terzo delle risorse trasmissive disponibili, poi nella delibera 300/2010 si parlava molto chiaramente di un terzo delle frequenze pianificabili, infine con la delibera 475/2010 per l'AT3 si parla nuovamente di un terzo delle risorse trasmissive disponibili.
Parlare di capacità disponibile o di frequenze sarebbe indifferente se si utilizzasse per tutte le frequenze uno stesso moltiplicatore ma Calabrò si è ora inventato una distinzione tra nazionali e locali (Le televisioni locali potranno beneficiare su quasi tutto il territorio nazionale di un miglior fattore moltiplicativo dall’analogico al digitale di 1:6, contro il rapporto 1:4 che si applica a Rai, Mediaset e quello ancora inferiore che si applica a Telecom) che non mi pare di aver mai letto in precedenza. Rapporto di 1:4, tra l'altro, che non mi sembra sia rispettato da nessun multiplex nazionale.
Per non parlare poi della fantasiosa frase: a Rai, Mediaset e Telecom, nel passaggio dall’analogico al digitale, è stata applicata la cura dimagrante di un multiplex.
Come molti di voi credo anche io che tante locali sarebbe meglio che chiudessero piuttosto che occupare inutilmente l'etere tuttavia mi sembra eccessivo lo spazio che si è regalato agli operatori nazionali esistenti. Nella delibera 181/2009 si diceva che 8 multiplex erano sufficienti per convertire le reti nazionali analogiche esistenti eppure oggi gli operatori nazionali esistenti si vedono assegnati nel loro complesso più del doppio di quella capacità.
Saluti
lucpip ha scritto:NOTIZIONA: il tar ha respinto il ricorso 7922 http://www.giustizia-amministrativa...2010/201007922/Provvedimenti/201004432_05.XML
E' stata respinta la richiesta di sospensione del piano
Tu, quindi, ritieni che Calabrò con quei rapporti 1:4 e 1:6 si riferisse al rapporto tra capacità trasmissiva delle frequenze complessivamente possedute da un operatore con la precedente tecnica analogica in MFN e capacità trasmissiva di quelle ora assegnante in digitale in SFN?War3333 ha scritto:In realtà la cosa è molto sottile... si parla di capacità trasmissiva e si fa un bel mischiotto di concetti.
Il famoso 1:6 contro 1:4 viene fuori dal fatto che per ricavare il dividendo le nazionali hanno dovuto sacrificare delle frequenze... dopotutto tutte le nazionali erano in possesso su tutto il territorio nazionale di una quantità abnorme di frequenze, solo nelle grandi città si usava coerentemente lo spettro nel resto del paese non era difficile trovare multipli dei nazionali anche 4 o 5 volte.
Qundi probabilmente facendo due conti le nazionali hanno potuto moltiplicare la propria capacità trasmissiva originale solo per un fattore x4 visto che hanno rinunciato ad alcune frequenze che gli spettavano di diritto se si fosse fatta una conversione 1:1 dell'esistente analogico.
DTT ha scritto:Ci saranno almeno 13 reti regionali, eventualmente decomponibili, oltre a un congruo numero di reti sub-regionali. Per ogni rete sono irradiabili 6 programmi (mentre solo 1 era irradiabile in tecnica analogica). Le televisioni locali potranno beneficiare su quasi tutto il territorio nazionale di un miglior fattore moltiplicativo dall’analogico al digitale di 1:6, contro il rapporto 1:4 che si applica a Rai, Mediaset e quello ancora inferiore che si applica a Telecom
Volevo solo sottolineare che in realtà Calabrò con quest'ultimo intervento non ha cambiato le carte in tavola ma ha anzi ripreso un concetto che era già espresso in ben altre due delibere. È solo la 300/2010 che, a differenza delle altre, parla di frequenze pianificabili e non genericamente di risorse disponibili o di capacità trasmissiva come dice nell'articolo.War3333 ha scritto:Comunque la mia era una battuta ironica sulla faccia tosta di Calabro a cambiare le carte in tavola... forse non sono stato in grado di esprimerla al meglio.
lucpip ha scritto:NOTIZIONA: il tar ha respinto il ricorso 7922 http://www.giustizia-amministrativa...2010/201007922/Provvedimenti/201004432_05.XML
E' stata respinta la richiesta di sospensione del piano
TNG ha scritto:Tu, quindi, ritieni che Calabrò con quei rapporti 1:4 e 1:6 si riferisse al rapporto tra capacità trasmissiva delle frequenze complessivamente possedute da un operatore con la precedente tecnica analogica in MFN e capacità trasmissiva di quelle ora assegnante in digitale in SFN?
Newslinet.it ha scritto:Le televisioni locali potranno beneficiare su quasi tutto il territorio nazionale di un miglior fattore moltiplicativo dall’analogico al digitale di 1:6, contro il rapporto 1:4 che si applica a Rai, Mediaset e quello ancora inferiore che si applica a Telecom (a Rai, Mediaset e Telecom, nel passaggio dall’analogico al digitale, è stata applicata la cura dimagrante di un multiplex).
War3333 ha scritto:Le motivazioni del tribunale sono una accettata contro qualsiasi altro ricorso mi pare.
In poche parole dice che se l'azienda non può dimostrare che ne avrà dolo grave (quindi prima dell'assegnazione della frequenza è pressochè impossibile) e visto anche che la delibera è passibile di modifiche future a seconda dei risultati del coordinamento internazionale non è ammissibile il ricorso.
+1 per l'Agcom che non saprà organizzarsi per tempo ma quando c'è da scrivere le delibere in maniera fumosa abbastanza da non permettere appigli legali sa sempre come fare![]()
Scusa ma togliere rispetto a che cosa? MDS si ritrova di fatto con (inizialmente 4, ora) 5 mux DVB-T più uno DVB-H; Telecom con (inizialmente 3, ora) 4 mux DVB-T; a che cosa avrebbero rinunciato non lo capisco.War3333 ha scritto:E comunque ha senso... perchè se no Telecom secondo Calabrò sarebbe stata più danneggiata di altri? (perchè si è vista levare un mux su 3 a differenza di Rai e Mediaset che hanno rinunciato a solo un mux su 5)
TNG ha scritto:Scusa ma togliere rispetto a che cosa? MDS si ritrova di fatto con (inizialmente 4, ora) 5 mux DVB-T più uno DVB-H; Telecom con (inizialmente 3, ora) 4 mux DVB-T; a che cosa avrebbero rinunciato non lo capisco.
Ribadendo che il confronto fra le due situazioni (analogica MFN e digitale SFN) è improponibile l'unica cosa incontestabile è che l'assegnazione dei mux digitali agli operatori nazionali ha rispecchiato i rapporti di forza esistenti nell'analogico: MDS aveva/ha 3 canali televisivi con una buona/ottima copertura di tutto il territorio nazionale e si ritrova ora con 5+1 mux nazionali mentre Telecom aveva/ha due canali con una discreta (in alcune zone pessima) copertura del territorio e si ritrova ora con 4 mux nazionali.
Saluti
TNG ha scritto:Scusa ma togliere rispetto a che cosa? MDS si ritrova di fatto con (inizialmente 4, ora) 5 mux DVB-T più uno DVB-H; Telecom con (inizialmente 3, ora) 4 mux DVB-T; a che cosa avrebbero rinunciato non lo capisco.
Ribadendo che il confronto fra le due situazioni (analogica MFN e digitale SFN) è improponibile l'unica cosa incontestabile è che l'assegnazione dei mux digitali agli operatori nazionali ha rispecchiato i rapporti di forza esistenti nell'analogico: MDS aveva/ha 3 canali televisivi con una buona/ottima copertura di tutto il territorio nazionale e si ritrova ora con 5+1 mux nazionali mentre Telecom aveva/ha due canali con una discreta (in alcune zone pessima) copertura del territorio e si ritrova ora con 4 mux nazionali.
Saluti