Ok, ragazzi. Mettiamo un po' d'ordine sul San Paolo.
San Paolo è un monte in Comune di Sassofeltrio, che ha già deciso di traslocare con referendum in Emiliaromagna.
Il problema è che, finora, a quello che so (e la cosa ha veramente dell'assurdo) che gli impianti delle tv del San Paolo erano gestiti dalla Regione Emilia Romagna, tant'è che, nel primi anni 2000 si era parlato di chiudere il San Paolo per carenza di finanziamenti da parte di Bologna. Poi il problema si chiuse.
Ora, il San Paolo da sempre ha irradiato verso Pesaro e verso Rimini in circolo, per cui gli stessi canali si ricevevano a Rimini, a Cattolica, a Pesaro e a Urbino indifferentemente. Adesso il San Paolo irradia in analogico verso Rimini e Pesaro e in DTT solo verso Rimini in isofrequenza con il Pincio di Talamello e Montescudo.
Per la RAI e San Marino, c'è un'isofrequenza del Canale 24 e il Canale 51.
Ora che digitalizzeranno tutto, chi si è visto si è visto. Telesanterno e Teleromagna mi hanno comunicato che le loro frequenze sono definitive.
Ecco perché noi da Urbino rimaniamo F R E G A T I con il 32 della RAI.
E poi, ETV Romagna aveva il ripetitore anche alle Cesane con il canale 52 in polarizzazione verticale che interferiva in maniera costante e pazzesca con la vecchia Nova Tv croata che sparava con una potenza inimmaginabile che resisteva anche al peggior cattivo tempo, un canale che prendeva senza antenne.
Le Cesane non possono essere utilizzate. Probabilmente saranno disattivate, anche perché non hanno bisogno di ulteriore inquinamento elettromagnetico.