Impianti a regola d'arte
mosquito ha scritto:
Occorre un'antennista, non un ciabattino ! Ormai, vista l'ignoranza della gente, molti si sono improvvisati antennisti anche non capendo una mazza (non meravigliarti tra un pò di trovare antennisti cinesi, albanesi o sudafricani). Per il DVBT occorre competenza non solo pratica, ma anche molto teorica per cui, la prossima volta chiedi prima le credenziali dell'antennista, ossia abilitazione dalla camera di commercio alla lettera B, etc. Non farti servire dal "barbiere" di turno !
Fatevi fare un impianto a regola d'arte e Mosquito permettendo riuscirete anche a vedere i timb.
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IMPIANTI A REGOLA D'ARTE
IL CLIENTE
Per il cliente, un impianto d’ antenna realizzato in maniera corretta, è quello nel quale egli può collegare, a ciascuna presa d’utente, il proprio terminale ricevente ed essere certo di:
· vedere immagini nitide;
· non avere interferenze tra segnali televisivi e altri servizi che possono essere fonte di disturbo;
· poter usufruire senza problemi dei servizi offerti tramite impianto d’antenna, specialmente se a pagamento;
· salvaguardare la propria e altrui sicurezza.
Se anche uno solo di questi requisiti non viene soddisfatto l’impianto non può ritenersi realizzato a regola d’arte.
L’INSTALLATORE
L’installatore deve quindi fornire un impianto a regola d’arte e pertanto:
· Lo deve progettare con cura tenendo conto di tutti i requisiti di sicurezza e di funzionalità che deve garantire;
· Lo deve realizzare con professionalità;
· Deve impiegare materiali di qualità e mercati CE;
· Deve rilasciare un documento che attesti la rispondenza alla Legge e la qualità del proprio lavoro.
IL CONCETTO DI FUNZIONALITA’
Ormai l’atto dl “guardare la televisione” assume una valenza sempre più ampia. In quest’era di convergenze delle tecnologie legate all’elettronica di consumo e al mondo dell’Information Technology, il televisore po’ proporre tutta una serie di servizi aggiunti di tipo interattivo e multimediale che in futuro andranno sempre più ampliandosi. in questa realtà il cliente finale vuole poter accedere a tutto ciò che di nuovo gli viene proposto in maniera naturale, senza ciò dover spendere troppe energie nell’adattare ciò che egli vede come un’infrastruttura già predisposta e cioè l’impianto d’antenna.
L’installatore deve mettere a disposizione del cliente la sua disponibilità affinchè le sue esigenze vengano soddisfatte.
Quindi, l’impianto deve essere funzionale, nel senso di riuscire a soddisfare le esigenze attuali e future del cliente con ritocchi minimi.
PROFESSIONALITA’ E’
LA PAROLA D’ORDINE
Con il digitale è il cliente stesso il primo giudice della qualità del lavoro :
se il decodificatore non funziona il primo colpevole sarà l’impianto. E’ bene prevenire le contestazioni fornendo impianti di qualità.
E’ importante per l’installatore conoscere bene le normative tecniche e la legislazione ed è fondamentale rispettare le norme di sicurezza sia elettrica che meccaniche . Il concetto del “sentito dire” non basta più.
Il cliente è decisamente più tutelato rispetto al passato e lo sarà ancora di più nel futuro; se l’impianto realizzato non soddisfa le aspettative dell’acquirente possono insorgere molti problemi per l'installatore.
Se in passato, con le trasmissioni terrestri analogiche, gli impianti poco curati potevano dare un servizio spesso accettato anche se di bassa qualità, ora con le trasmissioni satellitari e le trasmissioni digitali terrestri un impianto mal eseguito manifesta totale disservizio.
L’installatore deve scegliere prodotti di qualità poiché è da tali scelte che dipende la qualità globale dell’impianto fornito al cliente.
E’ importante fornire una documentazione con schemi e rapporti di misura che attestino la corretta funzionalità dell’impianto al momento della consegna.
L’Installatore si deve occupare anche di fare delle indagini preliminari sull’effettiva possibilità di realizzare un impianto funzionante a regola d’arte (interferenze esterne).
LEGISLATURA DI RIFERIMENTO
DIRETTIVE
Direttiva europea 89/336/CEE – Direttiva Compatibilità Elettromagnetica
Direttiva europea 73/23/CEE – Direttiva Bassa Tensione.
Direttiva europea 93/68/CEE – Modifica in materia di marcatura CE della
Direttiva 73/23/CEE, della Direttiva 89/336/CEE compatibilità
elettromagnetica , ed altre.
LEGGI E DECRETI
Decreto Legislativo n° 476/92 – Attuazione della direttiva 89/336/CEE del consiglio del 3 maggio 1989.
Decreto Legislativo n° 615/96 – Attuazione della Direttiva 89/336/CEE in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata ed integrata dalla Direttiva 93/68/CEE e dalla Direttiva 93/97/CEE.
Decreto Legislativo n° 626/96 - Attuazione della Direttiva 93/68//CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione.
Decreto Legislativo n° 277/97 – Modificazioni al Decreto Legislativo n° 626/96 recante attuazione della Direttiva 93/68/CEE in materie di marcature CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione.
Legge del 1 marzo 1968 n° 186 – Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.
Legge del 5 marzo 1990 n° 46 – Norme per la sicurezza degli impianti.
bullet
bullet L'installatore abilitato secondo l'art.1 lettera b della legge 46/90 è l'unico in grado di rilasciare la dichiarazione di conformità dell'impianto centralizzato tv.
L'entrata in vigore della famosa legge 46/90 ha coinvolto anche gli impianti radiotelevisivi,le antenne e le protezioni dai fulmini.La legge definisce quali sono i soggetti abilitati ad eseguire installazioni,trasformazione ampliamenti e manutenzione degli impianti definendo così a pieno titolo la competenza dell'installatore professionista.Tale installatore,oltre essere per legge investito delle competenze specifiche,ha anche l'obbligo di rilasciare a fine lavori,una dichiarazione che attesti la conformità dell'impianto eseguito a regola d'arte.Tale concetto,apparentemente astratto,è ben argomentato dall'articolo 7 della stessa legge 46/90 che attribuisce tale condizione all'impiego di materiale idonei e al rispetto delle norme tecniche UNI e CEI nonchè della legislazione tecnica vigente.Le prescrizioni d'obbligo riguardano anche la parte elettrica dell'impianto radiotelevisivo determinando la condizione di rispetto della regola d'arte quando siano installate protezioni idonee quali possono essere la messa a terra e l'impiego di interruttori differenziali ad alta sensibilità.Per ciò che riguarda specificatamente l'impianto radiotelevisivo le norme tecniche oggi seguite in Europa ed in Italia sono le EN 50083 alle quali si devono aggiungere le italiane CEI 64-8 per la parte elettrica dell'impianto. E ovvio che un installatore professionista abilitato per la sola realizzazione di impianti radiotelevisivi(art.1,comma 1,lettera b) non può mettere mano all'impianto elettrico.In questo caso ci deve essere un elettricista abilitato, secondo l'art.1 comma 1 lettera a , il quale provvede all'allacciamento elettrico del centralino e all'installazione di adeguate protezioni dai contatti indiretti.
DPR del 6 dicembre 1991 n°447 – Regolamento di attuazione della Legge del 5 marzo 1990, n°46, in materia di sicurezza degli impianti.
Legge del 31 luglio 1997 n° 249 – Istituzione dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni e norme sui sistemi delle comunicazioni radiotelevisive.
Legge del 20 marzo 2001 n° 66 – Disposizione urgenti per il differimento di termini in materia di trasmissioni radiotelevisivi analogiche e digitali nonché per il risanamento di impianti radiotelevisivi.
MARCATURA CE
DI CONFORMITA’
Vige l’obbligo della Marcatura CE, che i prodotti devono avere all’atto dell’immissione sul mercato, e viene stabilita la procedura da seguire per la valutazione della conformità, cioè la procedura che il costruttore o il suo mandatario devono seguire per garantire e dichiarare la conformità del materiale elettrico ed elettronico alle disposizioni delle Direttive ad esso applicabili (Bassa Tensione e Compatibilità Elettromagnetica).
APPARECCHIATURE E IMPIANTI
La serie CEI EN 50083 è formato da:
Parte 1 : prescrizioni di sicurezza
CEI EN 50083 – 1 (classificazione CEI 12-43 ) agosto 1994
CEI EN 50083 – 1/A1/A2 (classificazione CEI 12-43 ) giugno 1996
Parte 2 : compatibilità elettromagnetica per le apparecchiature
CEI EN 50083 – 2 (classificazione CEI 100-1 ) maggio 1996
CEI EN 50083 – 2/A1 (classificazione CEI 100-1;V1 ) luglio 1996
Parte 3 : apparecchiature attive a larga banda per impianti con cavi coassiali
CEI EN 50083 – 3 (classificazione CEI 100-43 ) maggio 1996
Parte 4: apparecchiature passive a larga banda per impianti di distribuzione con cavi coassiali
CEI EN 50083 – 4 (classificazione CEI 100-44 ) agosto 1999
Parte 5: apparecchiatura del terminale di testa
CEI EN 50083 – 5 (classificazione CEI 12-50 ) aprile 1995
Parte 6 : apparecchiature ottiche
CEI EN 50083 – 6 (classificazione CEI 100-22 ) agosto 1998
Parte 7 : prestazione dell’impianto
CEI EN 50083 – 7 (classificazione CEI 100-6 ) aprile 1997
Parte 9 : interfacce per terminali di testa CATV/SMATV e apparecchiature
professionali similari per flussi di trasporto DVB/MPEG-2
CEI EN 50083 – 9 (classificazione CEI 100-20 ) 1998
Parte 10: prestazione dell’impianto per la via di ritorno
CEI EN 50083 – 10 (classificazione CEI 100-60 ) ottobre 1999
CAVI COASSIALI I cavi coassiali devono essere conformi alle seguenti norme:
CEI EN 50117 – 1 (classificazione CEI 46-41 ) 1996
CEI EN 50117 – 1/A1 (classificazione CEI 46/41; V1 ) 1997
CEI EN 50117 – 1/A2 (classificazione CEI 46-41; V2 ) 1998.
PREMESSA
Il documento che andrete a sfogliare vuole essere un breve trattato di formazione di base destinato agli installatori degli impianti d’antenna.
E’ importante osservare come, nella realizzazione dell’impianto d’antenna sia sempre più importante fornire al cliente quella qualità che in passato, a causa della mancanza di una normativa specifica e in presenza di una tecnologia che lo permetteva, veniva spesso messa in secondo ordine.
La recente pubblicazione da parte dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni del Libro Bianco sulla televisione digitale e l’istituzione da parte del Ministero delle Comunicazioni del Forum Permanente che si occupa di televisione digitale, sono chiari sintomi dell’imminente avvento della nuova tecnologia.
Oggi assume un ruolo fondamentale la realizzazione dell’impianto e “Regola D’Arte”, è importante per l’installatore conoscere in maniera approfondita le Normative Tecniche e la Legislazione ed è fondamentale rispettare le norme di Sicurezza sia elettriche che meccaniche. Si ricorda che con l’avvento delle nuove tecnologie digitali un impianto mal eseguito manifesterà totale disservizio.
Il cliente ha il diritto di ottenere la Dichiarazione di Conformità dell’impianto a regola d’arte ed è molto più tutelato rispetto al passato avendo a disposizione gli strumenti legali per rivelarsi sull’installatore.
In definitiva: oggi realizzare l’impianto a regola d’arte vuol dire rispetto della Legge e consegna di Valore Aggiunto al cliente.
Questo documento verrà aggiornato ogni qual volta si renderà necessario, in concomitanza con l’evoluzione delle nuove tecnologie.