_Ares_ ha scritto:
a quando il primo uomo sul pianeta rosso?
Molte persone, da Wernher von Braun in poi, hanno visto una missione umana su Marte come il successivo passaggio logico del programma di missioni umane dopo l'esplorazione della Luna. I sostenitori di queste missioni argomentano la loro teoria attraverso la superiore capacità esplorativa di un essere umano rispetto ad un robot, che ripagherebbe delle maggiori spese.
A causa della distanza tra Terra e Marte, la missione sarà più rischiosa e più costosa di quelle che portarono l'uomo sulla Luna. Dovranno essere preparate scorte e carburante per un viaggio di 2-3 anni e il veicolo spaziale dovrà possedere degli scudi per proteggere dalla radiazione solare. Una proposta chiamata Mars Direct avanzata da Robert Zubrin, ingegnere aerospaziale della Mars Society, viene ritenuta da molti il piano più pratico e fattibile per portare l'uomo su Marte.
L'idea consiste in un trasferimento diretto, dalla durata di sei mesi, degli astronauti dalla Terra a Marte, senza lo scalo sulla Luna previsto in altre proposte. Una volta giunti su Marte, gli astronauti dovrebbero rimanervi per circa diciotto mesi, in attesa dell'apertura di una nuova finestra di lancio verso la Terra.
Il costo della missione, che richiederebbe lo sforzo congiunto delle maggiori agenzie spaziali del mondo, è stato stimato da Zubrin stesso in circa 50 miliardi di dollari - dieci volte inferiore rispetto ai 500 miliardi di dollari preventivati dagli scienziati della Nasa alla fine degli anni ottanta quando l'allora presidente Ronald Regan fece stilare un preventivo per un'impresa analoga. La missione allora elaborata prevedeva la costruzione di una base umana permanente sulla Luna che potesse dare modo a una navetta (che per le dimensioni necessitava di essere assemblata in orbita) di fare scalo per rifornirsi del carburante necessario per il viaggio di andata e di ritorno dal pianeta rosso. Il Congresso degli Stati Uniti bocciò la proposta perché troppo costosa. Zubrin ha studiato e messo a punto il progetto Mars direct negli anni novanta.
Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush annunciò il 14 gennaio 2004 una iniziativa di esplorazione umana dello spazio, chiamata Vision for Space Exploration, che includeva un ritorno dell'uomo sulla Luna entro il 2015 e la possibilità di una successiva esplorazione umana di Marte. Il Programma è stato accantonato dall'Amministrazione Obama.
Nell'ambito del programma Aurora, l'ESA prevede lo sbarco di uomini su Marte nel 2030.
L'esperienza maturata attraverso la Stazione Spaziale Internazionale
Alla luce di una futura missione su Marte, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) rappresenta un'applicazione importante per acquisire dati e svolgere ricerche nello spazio.
Sulla Stazione sono condotti esperimenti sulla resistenza e salute dell'uomo nello spazio i cui risultati saranno fondamentali per la programmazione delle future missioni di lunga durata verso Marte. La ISS, inoltre, permette di testare in modo relativamente economico i sistemi che faranno parte dei futuri veicoli spaziali e di acquisire esperienza nella manutenzione, riparazione e sostituzione dei sistemi in orbita, attività che risultano fondamentali nella gestione di un veicolo spaziale lontano dalla Terra.
Inoltre, la Stazione Spaziale Internazionale ha rappresentato un importante banco di prova su cui testare la collaborazione tra le principali agenzie spaziali per il raggiungimento di un obiettivo comune. L'esperienza maturata in tal senso avrà una sua applicazione anche in un'eventuale missione di esplorazione su Marte, per il cui successo è stata sottolineata da più voci la necessità di uno sforzo multinazionale. In particolare, ne hanno sottolineato l'esigenza sia il direttore della NASA, Charles Bolden,sia il direttore generale dell'ESA, Jean-Jacques Dordain, che nel 2010 ha dichiarato che la sua agenzia è pronta a proporre agli altri partner, l'aggiunta delle agenzie della Cina, dell'India e della Corea del Sud al progetto.
La missione Marpost
La società russa Raketno-Kosmicheskaya Korporatsiya Energia, già fornitrice di moduli per la Stazione Spaziale Internazionale, sta sviluppando la missione Marpost, che prevede una missione orbitale ibrida (uomini e robot) su Marte: l'equipaggio umano si manterrà in orbita attorno a Marte, mentre dei robot saranno trasferiti sulla superficie per l'esecuzione di verifiche sperimentali e campionamenti di suolo.
Il progetto definitivo dovrebbe essere completato nel 2012 e la nave spaziale nel 2021.
(Fonte:wikipedia)
Maxicono ha scritto:
concordo, mi sa che ci vorrano molte missioni robotizzate per allestire una stazione al suolo prima di vedere un uomo su Marte.
Direi che noi non ce la faremo a vederlo.
Non è detto...

Dipende da quanti anni abbiamo...