Sonda Curiosity su Marte il 6 Agosto 2012

Dunque,il robot-laboratorio ha completato con successo il primo test di guida, percorrendo 4 metri e mezzo dal sito dell'atterraggio:le immagini delle impronte delle ruote di Curiosity sulla superficie del pianeta sono state presentate dalla Nasa durante una conferenza stampa.
Una volta superato il rodaggio, si prevede che il robot sarà in grado di percorrere da 50 a 100 metri in un giorno marziano,la cui durata è analoga a quella di un giorno terrestre : 24 ore e 39 minuti.
Il sito dove il rover è atterrato è stato dedicato al famoso scrittore di fantascienza Ray Bradbury, che si è spento a Los Angeles il 5 giugno scorso, autore, tra l'altro, del celeberrimo romanzo "Cronache marziane".


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piccolo OT, "Cronache marziane" è una raccolta di racconti molto particolari, non è il classico romanzo di fantascienza. Bradbury mi è piaciuto molto di più in Farenight 451.

Così, pour parler. :)
 
_Ares_ ha scritto:
a quando il primo uomo sul pianeta rosso?

Purtroppo, mandare un uomo su Marte non sarà possibile ancora per molto.
Oltre all'enorme problema della durata del viaggio e conseguente enorme massa dell'eventuale navetta che dovrà compierlo, Curiosity ha già registrato molte più radiazioni del previsto.
Inoltre, il problema del ritorno richiede un sistema di lancio molto più complesso rispetto a quello dell'Apollo, data la maggiore massa di Marte rispetto a quella della Luna.
Attualmente, è ancora fantascienza.
 
ataru1976 ha scritto:
Purtroppo, mandare un uomo su Marte non sarà possibile ancora per molto.
Oltre all'enorme problema della durata del viaggio e conseguente enorme massa dell'eventuale navetta che dovrà compierlo, Curiosity ha già registrato molte più radiazioni del previsto.
Inoltre, il problema del ritorno richiede un sistema di lancio molto più complesso rispetto a quello dell'Apollo, data la maggiore massa di Marte rispetto a quella della Luna.
Attualmente, è ancora fantascienza.

concordo, mi sa che ci vorrano molte missioni robotizzate per allestire una stazione al suolo prima di vedere un uomo su Marte. Direi che noi non ce la faremo a vederlo. :(
 
_Ares_ ha scritto:
a quando il primo uomo sul pianeta rosso?


Molte persone, da Wernher von Braun in poi, hanno visto una missione umana su Marte come il successivo passaggio logico del programma di missioni umane dopo l'esplorazione della Luna. I sostenitori di queste missioni argomentano la loro teoria attraverso la superiore capacità esplorativa di un essere umano rispetto ad un robot, che ripagherebbe delle maggiori spese.

A causa della distanza tra Terra e Marte, la missione sarà più rischiosa e più costosa di quelle che portarono l'uomo sulla Luna. Dovranno essere preparate scorte e carburante per un viaggio di 2-3 anni e il veicolo spaziale dovrà possedere degli scudi per proteggere dalla radiazione solare. Una proposta chiamata Mars Direct avanzata da Robert Zubrin, ingegnere aerospaziale della Mars Society, viene ritenuta da molti il piano più pratico e fattibile per portare l'uomo su Marte.

L'idea consiste in un trasferimento diretto, dalla durata di sei mesi, degli astronauti dalla Terra a Marte, senza lo scalo sulla Luna previsto in altre proposte. Una volta giunti su Marte, gli astronauti dovrebbero rimanervi per circa diciotto mesi, in attesa dell'apertura di una nuova finestra di lancio verso la Terra.

Il costo della missione, che richiederebbe lo sforzo congiunto delle maggiori agenzie spaziali del mondo, è stato stimato da Zubrin stesso in circa 50 miliardi di dollari - dieci volte inferiore rispetto ai 500 miliardi di dollari preventivati dagli scienziati della Nasa alla fine degli anni ottanta quando l'allora presidente Ronald Regan fece stilare un preventivo per un'impresa analoga. La missione allora elaborata prevedeva la costruzione di una base umana permanente sulla Luna che potesse dare modo a una navetta (che per le dimensioni necessitava di essere assemblata in orbita) di fare scalo per rifornirsi del carburante necessario per il viaggio di andata e di ritorno dal pianeta rosso. Il Congresso degli Stati Uniti bocciò la proposta perché troppo costosa. Zubrin ha studiato e messo a punto il progetto Mars direct negli anni novanta.

Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush annunciò il 14 gennaio 2004 una iniziativa di esplorazione umana dello spazio, chiamata Vision for Space Exploration, che includeva un ritorno dell'uomo sulla Luna entro il 2015 e la possibilità di una successiva esplorazione umana di Marte. Il Programma è stato accantonato dall'Amministrazione Obama.

Nell'ambito del programma Aurora, l'ESA prevede lo sbarco di uomini su Marte nel 2030.

L'esperienza maturata attraverso la Stazione Spaziale Internazionale

Alla luce di una futura missione su Marte, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) rappresenta un'applicazione importante per acquisire dati e svolgere ricerche nello spazio.

Sulla Stazione sono condotti esperimenti sulla resistenza e salute dell'uomo nello spazio i cui risultati saranno fondamentali per la programmazione delle future missioni di lunga durata verso Marte. La ISS, inoltre, permette di testare in modo relativamente economico i sistemi che faranno parte dei futuri veicoli spaziali e di acquisire esperienza nella manutenzione, riparazione e sostituzione dei sistemi in orbita, attività che risultano fondamentali nella gestione di un veicolo spaziale lontano dalla Terra.

Inoltre, la Stazione Spaziale Internazionale ha rappresentato un importante banco di prova su cui testare la collaborazione tra le principali agenzie spaziali per il raggiungimento di un obiettivo comune. L'esperienza maturata in tal senso avrà una sua applicazione anche in un'eventuale missione di esplorazione su Marte, per il cui successo è stata sottolineata da più voci la necessità di uno sforzo multinazionale. In particolare, ne hanno sottolineato l'esigenza sia il direttore della NASA, Charles Bolden,sia il direttore generale dell'ESA, Jean-Jacques Dordain, che nel 2010 ha dichiarato che la sua agenzia è pronta a proporre agli altri partner, l'aggiunta delle agenzie della Cina, dell'India e della Corea del Sud al progetto.

La missione Marpost

La società russa Raketno-Kosmicheskaya Korporatsiya Energia, già fornitrice di moduli per la Stazione Spaziale Internazionale, sta sviluppando la missione Marpost, che prevede una missione orbitale ibrida (uomini e robot) su Marte: l'equipaggio umano si manterrà in orbita attorno a Marte, mentre dei robot saranno trasferiti sulla superficie per l'esecuzione di verifiche sperimentali e campionamenti di suolo. Il progetto definitivo dovrebbe essere completato nel 2012 e la nave spaziale nel 2021.

(Fonte:wikipedia)


Maxicono ha scritto:
concordo, mi sa che ci vorrano molte missioni robotizzate per allestire una stazione al suolo prima di vedere un uomo su Marte. Direi che noi non ce la faremo a vederlo. :(
Non è detto...;) Dipende da quanti anni abbiamo...
 
nel 2031 avrò ( se dio vuole) 64 anni, ma 19 anni per questa missione sono pochini, si dovrebbe partire adesso a realizzarlo per arrivare in tempo.
 
Maxicono ha scritto:
Tornando a noi, perchè non riusciamo a costruire una nave più veloce? Cosa ci manca?
Purtroppo .... i soldi.
E' stato stimato che la missione per portare gli esseri umani su Marte costerebbe almeno un trilione di dollari.... e coi tempi che corrono....
 
prensavo che "trilione di dollari" potesse pronunciarlo solo Paperon De Paperoni! Sono veramenate tanti.

Ma vuoi dire che con più denaro, potemmo costruire una nave più veloce ed impiegarci meno di 6-8 mesi?
 
imho
no , per ora nemmeno con tutti i soldi che si vuole si potrebbe fare di meglio , certo le ricerche vanno avanti ( effetto hall , motori ionici ) ma la vera svolta si avrà soltanto quando e se si riuscirà a conservare per longo tempo l'antimateria ;)
 
Maxicono ha scritto:
prensavo che "trilione di dollari" potesse pronunciarlo solo Paperon De Paperoni! Sono veramenate tanti.

Ma vuoi dire che con più denaro, potemmo costruire una nave più veloce ed impiegarci meno di 6-8 mesi?

vado OT... in Brasile sono un paio di anni che verso luglio 2 anni fa e a giugno quest'anno che il ministero delle finanze annuncia che i brasiliani hanno pagato 1 trilione in tasse :badgrin:

comunque penso che per i prossimi 3 anni se vogliono ci faranno sapere tantissime cose interessanti.....
 
Ma secondo voi se le forze intellettuali ed economiche spese per il Cern fossero state dedicate alle ricerche sulla fusione nucleare non era meglio? In particolar modo l'Italia che è fuori dal nucelare che inquina (e poi tanto ci avveleniamo con l'Ilva e le centrali elettriche convenzionali tipo a Savona) non c'è il rischio che rimanga troppo indietro rispetto agli altri paesi che hanno il nucleare convenzionale? Cioè Stati Uniti e Francia stanno già costruendo dei prototipi di centrali a fusione (che non inquina), l'Italia non dovrebbe iniziare perlomeno a cercare i siti? Questo tipo di centrali non mi spiacerebbe averle anche a pochi chilometri da casa.

Per quanto riguarda il Cern spero che almeno serva a cercare delle nuove energie per i viaggi spaziali tipo l'antimateria, ma le astronavi saremo capaci a farle? E poi andassimo anche alla velocità della luce, scopriremo che siamo troppo lenti! Gli extraterrestri che ci hanno già raggiunti (tra tutte le bufale credo che qualche vero avvistamento o contatto ci sia stato) hanno chissà quale teconologia che permette di fare viaggi di decine di anni luce in pochi mesi.

Comunque sono enstusiasta dell'esplorazione che abbiamo fatto finora, andiamo avanti con le missioni su Marte (quando toccherà all'uomo non necessariamente vorrei vedere sventolare la bandiera degli Usa ma una bandiera della Terra), qualcusina sul sistema solare anche se in linea di massima uno sguardo lo abbiamo dato con le Voyager, Galileo e Cassini. Infine potenziare i telescopi e radiotelescopi per la ricerca dei pianeti extrasolari e scoprire se sono vivibili o c'è la vita e la civiltà speriamo più evoluta e pacifica della nostra.
 
Ultima modifica:
Il problema dei viaggi spaziali sono le enormi distanze da percorrere.
Purtroppo, la velocità della luce è un limite invalicabile e irraggiungibile per qualunque tecnologia, per questo anche la possibilità che eventuali civiltà extraterrestri ci abbiano mai raggiunto è molto remota, per non dire impossibile.
Bisognerebbe scoprire nuovi fenomeni fisici che ci permettano di viaggiare con nuovi meccanismi per ora solo ipotizzati (teletrasporto, tunnel spaziali o altro), ma qui siamo oltre la fantascienza.
Se dovessero essere soluzioni possibili, se ne parlerebbe comunque tra diversi secoli.
 
ataru1976 ha scritto:
Il problema dei viaggi spaziali sono le enormi distanze da percorrere.
Purtroppo, la velocità della luce è un limite invalicabile e irraggiungibile per qualunque tecnologia, per questo anche la possibilità che eventuali civiltà extraterrestri ci abbiano mai raggiunto è molto remota, per non dire impossibile.
Bisognerebbe scoprire nuovi fenomeni fisici che ci permettano di viaggiare con nuovi meccanismi per ora solo ipotizzati (teletrasporto, tunnel spaziali o altro), ma qui siamo oltre la fantascienza.
Se dovessero essere soluzioni possibili, se ne parlerebbe comunque tra diversi secoli.
Non sono d'accordo.
Bisogna aggiungere: allo stato attuale delle NOSTRE conoscenze.
Nessuno può affermare con certezza che in futuro non arrivi qualche scienziato che superi la teoria della relatività di Einstein.
Per quello che ne sappiamo noi,potrebbero esserci civiltà aliene più progredite della nostra anche di milioni di anni, in possesso di tecnologie che noi neanche immaginiamo.
Per quanto riguarda eventuali visite aliene sul nostro pianeta avvenute finora, sarei molto cauto nell'escluderle così drasticamente. La Terra ha 4 miliardi e mezzo di anni....possono essere successe molte cose che noi non conosciamo.
E anche per quanto riguarda nuovi sistemi di propulsione, non abbiamo elementi concreti per dire che non possano esserci scoperte rivoluzionarie già nel secolo attuale.
La scienza progredisce rapidamente, ricordo che dal primo volo dei fratelli Wright allo sbarco dell'uomo sulla Luna sono passati meno di 70 anni ;)
 
Ultima modifica:
Il problema non è la propulsione, la velocità della luce non può essere superata e nemmeno raggiunta.
Non contesto il fatto che la scienza progredirà, ma le teorie della relatività non potranno essere rivoluzionate, casomai perfezionate da nuove scoperte e osservazioni.
Insomma, non verrà il giorno in cui supereremo realmente la velocità della luce.

A questo proposito, ricordo una lettera che Asimov ricevette da una lettrice: diceva che secondo lei la scienza avrebbe rivoluzionato le attuali conoscenze come avvenuto in passato e chiedeva un parere (ricordate che Asimov, oltre che essere un scrittore era anche uno scienziato).
Nella risposta, Asimov spiegava come nel passato si credeva che la terra fosse piatta, ma successive osservazioni ed esperimenti dimostrarono la sua sfericità.
Con l'avanzare della tecnologia e a seguito di osservazioni più accurate, si poté perfezionare tale conoscenza paragonando il nostro pianeta a una sfera schiacciata ai poli.
Quando l'uomo cominciò a lanciare satelliti per fare rilievi ancora più precisi, si poterono anche misurare con precisione alture e valli che mostrano l'irregolarità della superficie.
Non potrà però mai succedere che in futuro, a seguito di ulteriori osservazioni, stabiliremo che la terra sia un cubo, perché siamo arrivati a un livello di osservazione tale che non potrà essere smentito, ma solo perfezionato.

Riguardo al discorso del volo, per avere l'idea è bastato osservare gli uccelli, mentre ad oggi non abbiamo ancora osservato in natura niente che ci possa ispirare per nuovi metodi di movimento.
Guarda caso però, le ipotesi più assurde arrivano proprio da manipolazioni matematiche della teoria di Einstein, che ci permettono di ipotizzare nuovi sistemi di spostamento che per ora risultano impossibili da realizzare.

Anche se può sembrare assurdo, attualmente la possibilità più concreta arriva dal teletrasporto, ma siamo in grado di farlo solo con particelle subatomiche e non c'è la certezza che lo si possa fare a scale maggiori e soprattutto con esseri viventi.

EDIT: ho anche ritrovato una traduzione di quell'articolo di Asimov che ho citato e ricordavo male: era un lettore, non una lettrice.
http://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/2006_5_art1.html
 
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ataru1976 ha scritto:
Anche se può sembrare assurdo, attualmente la possibilità più concreta arriva dal teletrasporto, ma siamo in grado di farlo solo con particelle subatomiche e non c'è la certezza che lo si possa fare a scale maggiori e soprattutto con esseri viventi.

ma per muoverci da A a B servono due stazioni con il teletrasporto?
Se così fosse, come portiamo la stazione fino a B?
 
No, il teletrasporto che è stato realizzato, sfrutta un fenomeno di meccanica quantistica molto strano e affascinante chiamato entanglement.
In pratica due particelle possono essere "gemellate" in modo che cambiando lo stato di una, l'altra si riconfiguri allo stesso modo (in realtà nel modo opposto, ma è un dettaglio) indipendentemente dalla distanza che le separa.
Ovviamente, il prezzo da pagare è che la prima particella si distruggerebbe.
Già riuscire a gemellare due particelle non è semplice e comunque questo processo richiede uno scambio di informazioni che, per le particelle dotate di massa, non possono comunque superare la velocità della luce.
Per teletrasportare un oggetto, teoricamente dovremmo scomporlo in tutti i suoi componenti atomici (matematicamente si è dimostrata la possibilità di sfruttare il fenomeno anche a livello atomico), avere le particelle gemellate sul punto di arrivo e riconfigurarle tutte.
Il problema nasce dal fatto che anche un piccolissimo oggetto è formato da un numero enorme di atomi e analizzare gli stati di tutte queste particelle richiederebbe memoria e banda assolutamente proibitive, oltre a tanti altri problemi insormontabili.
Questo per semplificare molto la questione, che in realtà è ben più complessa.

Per la precisione, anche lo studio di questi fenomeni lo dobbiamo in parte ad Einstein e altri fisici.
 
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