Io dico che non possiamo parlare di libertà di scelta se si privilegia, da parte dei fornitori dei contenuti e delle federazioni, l'esclusiva.
Posso ammettere la differenziazione in base ai contenuti (es. F1, MotoGP, Calcio, Ciclismo, Tennis, ecc.) ma all'interno di queste categorie non devono esserci spezzatini. Cosa diremmo se per la F1 avessero suddivisi i diritti di trasmissione tra Gp Europei, Gp Asiatici, Gp Americani e Transoceanici?
Ma questo è accaduto con il calcio nazionale!
Avrei visto bene l'assegnazione per piattaforma di ogni campionato. In tal modo si sarebbe salvaguardato chi vuol seguire solo la sua squadra, proprio quelle piccole, senza le quali però non esisterebbe il campionato.
Liberamente, ognuno avrebbe scelto cosa vedere e a chi abbonarsi, potendo basarsi anche sul rapporto prezzo/qualità.
In conclusione, vedo meno libertà di scelta, anzi!
Naturalmente sottoscrivo che nessun dottore ha prescritto il calcio.
Inoltre, considerato lo stato delle infrastrutture di rete, mi domando, per chi si abbona per la serie B, che qualità troveranno nell'OTT, considerato che partecipano squadre anche di piccoli città? Quindi, invece di promuovere tutto il calcio la Lega, con questo spezzatino, ha pensato solo ad incassare di più, favorendo in sostanza le grandi squadre.