pinguinogelato
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Le squadre italiane in tutti i Campionati Mondiali della stagione invernale 2020-2021 avevano colto 7 medaglie in tutto di cui 1 oro (quello di Bassino nel parallelo)
In questo momento che siamo poco oltre della meta' dei mondiali svolti siamo arrivati a 17 medaglie di cui 5 d'oro, direi un notevole passo in avanti.
Soprattutto e' interessante sapere che in questa stagione il movimento italiano ha vinto in ben 10 discipline diverse, record tra tutte le nazioni (condiviso con Germania e Canada), ed arrivato a podio in 12 (solo Germania ha fatto meglio con 13).
A fine stagione potremo superare i 160 podi che sarebbe una cifra abnorme per la nostra storia.
Si puo' interpretare che siamo abbastanza forti in tantissime discipline ma forse ci mancano i "serial winners" come hanno per es., Svezia, Norvegia, Germania e Paesi Bassi.
Al di la' del grande exploit domenicale di Deromedis, mi ha colpito come un elettrochoc nel moribondo villaggio dello sci nordico donne l'esplosione di Francesca Franchi, capace di arrivare due volte nelle 10 e con ancora possibili notevoli margini di miglioramento.
Questa e' una ragazza da seguire in futuro per vedere dove puo' arrivare, ha perso quasi tutti gli ultimi 2 anni per problemi di salute ma sembra una che e' pronta a "morire" in pista piuttosto che accontentarsi di posizioni mediocri.
Notevole anche la sorpresa nel vedere Klaebo battuto due volte dai suoi connazionali, in particolare Krueger, sia nello skiathlon che nella partenza ad intervalli e Frida Karlsson "eterna" 2a, sembra non arrivare mai il momento giusto per la medaglia d'oro individuale, OK quando c'era Johaug, ma adesso a turno Andersson e Diggins le stanno davanti.
Nordamerica che porta a casa due storiche medaglie d'oro con l'americana Diggins (prima non europea nella storia dello sci di fondo) e la 19enne canadese Loutitt nel salto con gli sci (il secondo salto ha fatto impazzire Ambesi come fosse il Concorde di Hachimantai
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In questo momento che siamo poco oltre della meta' dei mondiali svolti siamo arrivati a 17 medaglie di cui 5 d'oro, direi un notevole passo in avanti.
Soprattutto e' interessante sapere che in questa stagione il movimento italiano ha vinto in ben 10 discipline diverse, record tra tutte le nazioni (condiviso con Germania e Canada), ed arrivato a podio in 12 (solo Germania ha fatto meglio con 13).
A fine stagione potremo superare i 160 podi che sarebbe una cifra abnorme per la nostra storia.
Si puo' interpretare che siamo abbastanza forti in tantissime discipline ma forse ci mancano i "serial winners" come hanno per es., Svezia, Norvegia, Germania e Paesi Bassi.
Al di la' del grande exploit domenicale di Deromedis, mi ha colpito come un elettrochoc nel moribondo villaggio dello sci nordico donne l'esplosione di Francesca Franchi, capace di arrivare due volte nelle 10 e con ancora possibili notevoli margini di miglioramento.
Questa e' una ragazza da seguire in futuro per vedere dove puo' arrivare, ha perso quasi tutti gli ultimi 2 anni per problemi di salute ma sembra una che e' pronta a "morire" in pista piuttosto che accontentarsi di posizioni mediocri.
Notevole anche la sorpresa nel vedere Klaebo battuto due volte dai suoi connazionali, in particolare Krueger, sia nello skiathlon che nella partenza ad intervalli e Frida Karlsson "eterna" 2a, sembra non arrivare mai il momento giusto per la medaglia d'oro individuale, OK quando c'era Johaug, ma adesso a turno Andersson e Diggins le stanno davanti.
Nordamerica che porta a casa due storiche medaglie d'oro con l'americana Diggins (prima non europea nella storia dello sci di fondo) e la 19enne canadese Loutitt nel salto con gli sci (il secondo salto ha fatto impazzire Ambesi come fosse il Concorde di Hachimantai