Poichè il motore diesel ha un rendimento termodinamico del 40% mentre il ciclo otto (benzina) solo del 28%, per incentivare i risparmi energetici il superbollo andrebbe applicato al secondo tipo di motori e non al primo.
In termini di inquinamento, poi, posto che sia un problema di veicoli e non di viabilità, andrebbe dato un incentivo (es. no IVA su vendite) alle auto con motori diesel (FAP).
Il problema inquinamento da traffico automobilistico (solo una parte di quello complessivo) è però largamente imputabile ad una viabilità cittadina appositamente studiata per rallentare ed ostacolare il traffico privato. Anzichè potenziare ed incentivare il trasporto pubblico per renderlo comodo e conveniente, e nel contempo velocizzare quello privato, i nostri lungimiranti assessori hanno infatti sempre pensato di non far nulla per offrire reti di trasporto pubblico decenti (nelle medie e piccole città italiane ciò è addirittura scandaloso) e rallentare quello privato, possibilmente restringendo le carreggiate e togliendo parcheggi (ma piazzando parcometri, o peggio quei distributori di foglietti a tempo, dove viene venduto più volte lo stesso spazio a clienti diversi).
Non parliamo poi della rotondomania, dannosissima quando è piccola e potente rallentatore della viabilità (peggio del semaforo) in tutte le strade frequentate da camion ed indecisi.
Lo splendido risultato italiano è quello di aver aumentato a dismisura l'inquinamento. Per fortuna che le auto attuali inquinano il 96% in meno di quelle inizio anni 90, perchè altrimenti, la somma tra le imbecillità dei nostri politici e di chi usa l'auto anche quando potrebbe evitarlo (anzi, gli/le sarebbe più comodo ed economico) ci avrebbe già intossicato tutti.
La morale?
Inquinamento, consumi, ecologia?
Tutte balle, da 40 anni l'auto è il mezzo utilizzato dai politici nostrani per tassare gli italiani, al bisogno.