Teatro delle Vittorie

Se ci aggiungi i supporti (dolly, jimmy) li passi anche i 50mila.
Dunque, lato Gazebo ci sono 4 camere, che vengono utilizzate anche per i pacchi. In più in zona teatro ho visto montato anche un jimmy (la gru, per intenderci), una camera su carrello (dietro le postazioni concorrenti) ed una dietro la scena (dietro una sorta di finestra) frontale al presentatore. Quindi il totale attuale è di almeno 7.
Ma la regia può supportare decine di ingressi.

La fornitura Bosh Rai era tutta in Sd .
EDIT: Ah, le azzurro/bianche in 4:3. Parliamo di anni 90?
Gru con la sola telecamera o anche il posto dove stava posizionato l'operatore?
 
Il Jimmy ha due operatori; uno per la macchina da presa ed uno per i movimenti della "gru" (il termine corretto è jimmy jib)


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Il Jimmy ha due operatori; uno per la macchina da presa ed uno per i movimenti della "gru" (il termine corretto è jimmy jib)


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Ma l'operatore alla macchina da presa/telecamera opera ancora direttamete sulla camera stando seduto (a volte quasi sdraiato) su un seggiolino o lo fa da rememto? Negli anni '60 fino agli '80 (forse anche dopo) nelle riprese televisive era visibile la gru (non si chiamava Dolly) con la telecamera ed operatore, spostata da un macchinista. Ora, credo, ci sia solo la telecamera ormai.
 
Ma l'operatore alla macchina da presa/telecamera opera ancora direttamete sulla camera stando seduto (a volte quasi sdraiato) su un seggiolino o lo fa da rememto? Negli anni '60 fino agli '80 (forse anche dopo) nelle riprese televisive era visibile la gru (non si chiamava Dolly) con la telecamera ed operatore, spostata da un macchinista. Ora, credo, ci sia solo la telecamera ormai.
- Il bilanciere con i contrappesi e l'operatore "sulla" telecamera è il dolly; non vi sono altre definizioni. Il dolly può lavorare fisso, su carrello o su ruote. L'operatore di macchina indica con gesti della mano (su, giù, fermo) allo "specializzato di ripresa" il movimento che questi deve imprimere alla "gru".
- Nel Jimmy Jib lo specializzato opera sul bilanciere della gru e l'operatore di ripresa in remoto con un joystick, controllando su monitor. Spesso ha un monitor anche lo specializzato, su uno dei tiranti lato bilanciere.
 
- Il bilanciere con i contrappesi e l'operatore "sulla" telecamera è il dolly; non vi sono altre definizioni. Il dolly può lavorare fisso, su carrello o su ruote. L'operatore di macchina indica con gesti della mano (su, giù, fermo) allo "specializzato di ripresa" il movimento che questi deve imprimere alla "gru".
- Nel Jimmy Jib lo specializzato opera sul bilanciere della gru e l'operatore di ripresa in remoto con un joystick, controllando su monitor. Spesso ha un monitor anche lo specializzato, su uno dei tiranti lato bilanciere.
A proposito di “gesti”, m'è capitato alcune volte di vedere su Youtube video realizzati in alcune regie di programmi TV italiani. In alcuni casi si sente il regista esclamare “due” accompagnandosi con uno schiocco di dita...immagino per indicare ai tecnico mixer qualche camera mandare in onda e quando. Altri – invece – dicono “attenzione due” e dopo qualche secondo “due!”; infine altri dicono “due...dentro!” magari con un un battito si mani (alcuni anche ballando al tempo di musica). Ci sono poi quelli (uno che non nomino nemmeno sotto tortura) che in regia urlano come ossessi parolacce irripetibili ad danni di comparse, persone del pubblico, suoi assistenti. Come mai questi “stili”? Derivano da un accordo tra il regista ed i suoi collaboratori o è una questione di gusti dello stesso regista?
 
Dipende dal registra, dalla squadra, da come è attrezzata la regia, la monitoristica... Dipende!
Chi è che strilla?
In tv di solito il regista durante la messa in onda principalmente sceglie le inquadrature al momento, e gli operatori hanno ognuno un compito da assolvere e quello fanno, salvo rare indicazioni che arrivino al momento ( chessó, il tipo che si vuole buttare dalla balaustra!).
Nel cinema e nel teatro il regista ha più una funzione di "raccontatore" e organizzatore di scena.


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Dipende dal registra, dalla squadra, da come è attrezzata la regia, la monitoristica... Dipende!
Chi è che strilla?
In tv di solito il regista durante la messa in onda principalmente sceglie le inquadrature al momento, e gli operatori hanno ognuno un compito da assolvere e quello fanno, salvo rare indicazioni che arrivino al momento ( chessó, il tipo che si vuole buttare dalla balaustra!).
Nel cinema e nel teatro il regista ha più una funzione di "raccontatore" e organizzatore di scena.


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Nel video non di fa il nome, ma si tratta di programma che prevede anche l'oroscopo...va in onda a mezzogiorno su Rai 2…il regista spesso interviene parlando in diretta...di origine siciliana…
 
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Lato "Affari tuoi"



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Vediamo se la becco: il comando sulla destra dei “bracci” del cavalletto, quello simile ad un manubrio gas di una moto, serve a muovere lo zoom (un tempo era una specie di manovella); quello a sinistra invece serve per il focus. Se si vuole mettere a fuoco un oggetto occorre zoomare fino a raggiungere il tipo di ingrandimento che si desidera, poi manovrare il fuoco fino a che l'oggetto appare nitido...facendo così andando a zoomare l'oggetto dovrebbe essere già a fuoco. Il resto dei controlli vengono invece fatti in regia dal controllo camere...giusto? :D
 
Nel 1971 usavano ancora le telecamere con la torretta con le varie ottiche, azionata manualmente dall'operatore? Io pensavo esistessero già le ottiche uniche come nelle attuali camere.

esistevano gia le telecamere con un'ottica sola credo fosser PHILIPS, la rai aveva gia nel 70 gli studi e le telecamere adatte al colore ( ancora prima di produrre TEATRO 10 nel 71), lo si nota nella trasmissione Speciale per Noi di Falqui
Le Camere Marconi ( quelle con i 4 obiettivi in bianco e nero ) solo per una questione politica e infrastrutturale , tecnologicamente parlando, furono usate fino alla comparsa del colore, credo che in Europa fosse un guiness!
 
Nel 71 c'erano le camere con lo zoom ma ancora anche le torrette ad ottiche fisse. Credo che nel caso di quella sigla si tratti di una finezza del registra.
Il segnale da sempre viene distribuito via cavo. Tutta la Rai a Roma e' interconnessa via cavo; sia la tv che la radio (dietro al Delle Vittorie c'e' Via Asiago con gli studi radio). Prima i segnali erano analogici e adesso sono digitali via fibra. Ad ogni modo a volte, per esigenze particolari, la Rai appronta uplink mobili esterni.


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No ti sbagli minimo fino al 1974 con Milleluci in Rai si usava ancora la Marconi!
 
Ma l'operatore alla macchina da presa/telecamera opera ancora direttamete sulla camera stando seduto (a volte quasi sdraiato) su un seggiolino o lo fa da rememto? Negli anni '60 fino agli '80 (forse anche dopo) nelle riprese televisive era visibile la gru (non si chiamava Dolly) con la telecamera ed operatore, spostata da un macchinista. Ora, credo, ci sia solo la telecamera ormai.

si chiamava HERON camera Crane:

http://www.vitecgroup.com/Portals/3/Images/AboutUs/history-05-large.jpg
http://watvhistory.com/wp/wp-content/uploads/2009/10/TVW-Crane.jpg

Era una camera fantastica, rendeva magica ogni ripresa, e Falqui la sapeva usare benissimo!
Il 90% di questo video e' stato girato con questa camera, mette i brividi https://www.youtube.com/watch?v=5yK9NAHLaX4
 
Ultima modifica:
No ti sbagli minimo fino al 1974 con Milleluci in Rai si usava ancora la Marconi!
In alcune inquadrature si intravedevano. Il tubo di ripresa (orthicon) quando inquadrava un oggetto luminoso - tipo riflettore - attorno allo stesso si formava una sorta di alone nero.
Che "fine" fanno gli apparati che la RAI dismette per evoluzione tecnica?
Qui a Torino, presso la sede RAI c'è il Museo della radio e della telesione e, fino a qualche anno fa, nell'ingresso erano esposte varie vecchie telecamere ed una di queste era proprio una Marconi. Ora, credo, abbiano una RCA/Philips TK40 o forse TK41...macchine enormi!
 
Si. La Rai produceva a colori i programmi per il circuito ebu eurovision già dal 1971.


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Anche il Festival di Sanremo iniziò ad essere ripreso a colori dall'edizione del '73, ma solo per l'Eurovisione, quindi per l'estero: in Italia credo nessuno lo vide a colori (ammesso che l'emissione RAI fosse già così) perché all'epoca ancora non erano in vendita i TV color. Il primo televisore a colori l'acquisto mi padre sul finire del 1976, penso uno dei primi ad arrivare in Italia. Era un Nordmende “spectra color” con schermo da 20 pollici e ben 12 canali, senza telecomando: lo pagò 800.000£ dell'epoca...una cifra piuttosto importante per quell'epoca. Nordmende produceva anche un modello con schermo grande a colori e sotto tre schermi in bianco e nero...li vidi in qualche fiera, non oso immaginare quanto fossero costati.
 
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