Terremoto dell'Aquila 6 aprile 2009

Luproduction ha scritto:
mentre in Giappone dopo 1 anno (e per un evento più catastrofico) è stato già tutto riparato.
Il paragone è un po' assurdo se permetti. A L'Aquila servono restauri di palazzi d'epoca, molti dei quali con un discreto valore storico. In Giappone era tutto (o quasi) cemento armato dallo scarso valore urbanistico e artistico. Lì a distruggere è stata l'acqua, non il terremoto.

Certamente l'inerzia burocratica italiana (coinvolti diversi enti e notevole il numero di procedure previste) rende tutto più complicato.

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Mi auguro che la ristrutturazione del centro storico possa accelerare un po' e che domani L'Aquila sia più bella di prima.
 
Aprile 2009. C’era appena stato il terremoto a l’Aquila.Io ero in Puglia a passare la Pasqua con la mia famiglia e ricordo perfettamente il momento in cui ho visto apparire il nome di Giuliano Sangiorgi sul mio cellulare.Ci siamo parlati su come ci sentivamo in quei giorni,e di cosa si poteva fare per far sentire la gente colpita da questa tragedia non abbandonata,meno sola.”Potremmo provare a fissare un giorno di questi in uno studio di registrazione e dire a tutti quelli che conosciamo di unirsi e di realizzare una canzone che sia come un abbraccio a un amico colpito da una disgrazia” ci dicemmo al telefono.Il caso voleva che io mi trovassi in Puglia e lui era lì a casa sua e così ci incontrammo la sera stessa,per parlare di questa cosa difficile da realizzare in pochissimi giorni,quasi impossibile.Il nostro è un mondo di gente piena di appuntamenti e di impegni presi con largo anticipo e metterli d’accordo tutti e nel giro di poco per trovarci tutti insieme in uno studio di registrazione suonava davvero irrealizzabile.Ci venne in mente di chiedere una mano a Mauro Pagani,il “Papa” dei produttori musicali italiani,che avrebbe potuto svoltare la situazione,renderla fattibile e aggiungere “autorevolezza”.Mauro disse subito “facciamolo,mettiamoci al lavoro” e davvero nel giro di poche ore,ognuno facendo le sue telefonate,avevamo le adesioni dei più grandi artisti italiani.Io capii che la cosa si faceva grossa quando Luciano Ligabue e Tiziano Ferro,in genere molto restii a gettarsi in avventure sulle quali non possono avere il controllo totale (e li capisco molto bene) mi dissero OK.Arrivarono adesioni di ogni tipo,i nomi storici,i giovani artisti,quelli dell’hip hop,tutti quelli che sognavamo ci dicevano di Si.Ci fu qualche no ma è normale,ma ce ne furono molti meno di quelli che ci aspettavamo,e alcuni furono dei No giustificati da lontananze geografiche oppure ostacoli matieriali che impedivano di raggiungere lo studio Officine Meccaniche a Milano il 21 aprile.Noi chiamammo tutti quelli di cui uno di noi tre avesse un contatto diretto,volevamo che questa cosa partisse dagli artisti e fosse una iniziativa degli artisti.Ci eravamo dati un vincolo che consisteva nell’esserci tutti fisicamente,quel giorno,in studio,e non avremmo coinvolto partecipazioni via mail o in altra forma che non fosse l’esserci fisicamente per dare una testimonianza anche fisica di partecipazione.Ognuno dei 56 artisti che il 21 aprile dedicò la sua giornata alla registrazione della canzone è una storia unica.Qualcuno era a Milano,qualcuno si fece tutta l’Italia in macchina con poche ore di preavviso per esserci,qualcuno annullò impegni importanti,qualcun’altro si mise nelle “nostre” mani senza nessuna garanzia,fidandosi di tre colleghi che gli avevano raccontato al telefono l’idea.Ci aiutarono le case discografiche,i manager,i produttori,i tecnici,la squadra del video e delle foto,i grafici,ognuno si mise a disposizione con un cuore grande e con tutta la professionalità perchè tutto potesse nascere in fretta senza perderci in qualità.In effetti la canzone è venuta benissimo,io ogni volta che guardo il video non posso evitare di commuovermi.Fu una giornata di registrazione indimenticabile ,nello studio regnava un clima di reale collaborazione e un vero spirito di commozione.Ognuno era lì a offrire il suo valore più grande,la propria arte,in nome di qualcosa di molto più grande,la vita stessa che deve continuare quando tutto sembra distrutto.Non avevamo ancora pensato a come destinare i proventi,in quel momento la cosa da fare era mandare un abbraccio ai nostri concittadini.
Ci venne in aiuto Caterina Caselli per gestire la cosa sul piano discografico e prese contatti con il Ministero della Cultura per capire come poter usare i ricavi dalla vendita e i diritti d’autore (anche ogni euro di SIAE di “domani”,scritta da Mauro Pagani, viene devoluto da allora).
Il CD con la canzone realizzata in due soli giorni (la base la registrammo la notte del 20 aprile e le voci tutte il 21) ha poi venduto davvero un sacco e grazie a queste vendite ci sono più di un milione di euro in un conto del Ministero dei beni culturali dedicato alla ricorstruzione dei luoghi della cultura e dell’arte in abruzzo.Nonostante tutte le vicissitudini del post-terremoto su quei soldi nessun apprifittatore ha mai messo le mani e sono intatti in quel conto.Ci sono stati blocchi “politici” non tutti attribuibili a responsabilità dirette del Ministero,che comunque ha avuto almeno il merito di non aver intaccato di un solo Euro la cifra ricevuto nel conto.In questi giorni dovrebbe finalmente avvenire lo sblocco della situazione che porterà all’utilizzo di quel denaro per quello a cui è destinato :la musica e la cultura nei territori colpiti dal terremoto del 2009.Verrete informati.
Ho scritto qui questa storia di quei giorni perchè oggi sono tre anni da quel terremoto e ancora in Abruzzo si soffre per le conseguenze e non sono molti i segnali per i quali essere ottimisti,anche se ce ne sono.Questa canzone e alcune iniziative successive credo che lo siano,raccontano di un paese pieno di gente che crede ancora che nessuna disgrazia possa essere giustificazione per rinunciare a guardare avanti,a fare ognuno la sua parte per ripartire.Anche quando le cose non ci toccano personalmente possiamo dare un contributo.Il fatto che qualcuno sfrutti anche le disgrazie per trarre profitto e per fare affari non significa che tutto è così,quella resta comunque una minoranza di persone,di delinquenti,che hanno nomi e cognomi.Io quel giorno in quello studio,e spesso con Giuliano e con Mauro ne abbaimo riparlato, ho avvertito una sensazione forte di partecipazione,che andava molto oltre le nostre singole carriere,che sono importanti perchè è il nostro lavoro,ma coinvolgeva una sfera più ampia,fatta di esseri umani che vogliono dare una mano attraverso quello che sanno fare meglio.
Spero e credo che presto ci potrà essere un posto a L’Aquila,un luogo per la musica e le arti sceniche, costruito con i soldi di tutti voi che avete comprato “domani”e che non eravate in studio il 21 aprile ma che senza di voi fuori dallo studio tutto questo non avrebbe avuto davvero nessun senso.


Lorenzo Jovanotti
 
mi sento di dover ricordare questo triste evento, uppando il thread che io aprii nella notte tra il 5 e il 6 Aprile 2009...
sono già passati 6 anni.
:eusa_think: :crybaby2:
 
...riporto quel che ho scritto nella sezione copertura dell'Abruzzo:

"Solo per un ricordo alle 309 vittime del terremoto del 6 aprile 2009 avvenuto a L'Aquila e nei comuni del cratere!
Ciao Daniela! "....

....ricordo indelebile di quella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009: ero a L'Aquila ad una festa di compleanno di una mia carissima amica nella zona del "Torrione".... io ed i miei amici avevamo sentito nettamente le due scosse che avvisavano l'orrore....la prima delle 22,30 e quella delle 24,00.....il Tgr Abruzzo della Rai disse di non allarmarsi più di tanto...la festa di compleanno continuò fino alle 2,15 circa...poi dissi ai miei amici: vi devo lasciare, sennò domattina chi si sveglia per andare al lavoro!!!
Andai via...io sto ad comune a circa 50 km di strada da L'Aquila ( ma saranno circa 10 Km per linea retta!!), anch'esso colpito dal sisma....insomma arrivai a casa e non ho fatto in tempo a mettermi a dormire che la casa comincia a tremare in modo spasmodico (ore 3,32)....esco di corsa monto in macchina, ero solo mio padre e mia sorella erano a Roma, e vado alla piazza centrale del mio comune...piena zeppa di persone e di macchine.....faccio il pieno di carburante alla macchina al distributore self-service....e aspettiamo....intanto le scosse si moltiplicavano....tremavano anche gli alberi, la corrente elettrica andava e veniva random!!!
Comincio a telefonare con il cellulare: prima ai miei cari per tranquillizzarli sulla mia salute....poi ai miei amici, conoscenti, colleghi di lavoro che abitavano a L'Aquila...ma niente i cellulari erano tutti in sovraccarico!!!

......verso le 5,00 riesco a parlare con alcuni miei colleghi di L'Aquila che si erano salvati per miracolo con le case "crepate" (piene di crepe).... verso le 9 riesco a parlare con i miei amici della festa di compleanno che si erano salvati perchè "fortunatamente" le scale interne del palazzo avevano retto alle scosse!!

...qualche giorno dopo venni a sapere che purtroppo una ragazza con cui avevo lavorato un po di tempo prima non ce l'aveva fatta, purtroppo sono finiti sotto le macerie anche i due suoi figli piccoli!!!

...e quando rivedo le immagini di quei giorni...mi viene un nodo in gola.....

.....la mia casa è ancora inagibile....

.........PER NON DIMENTICARE.....UNA CANDELA PER TUTTI I CADUTI DEL SISMA DEL 6 APRILE 2009........
 
ricordo benissimo ancora oggi, quella notte che tremò tutto
 
Anch'io ricordo tutto benissimo. La mattina successiva ero uscito con mio padre per dei giri, avevamo la radio accesa, e ogni volta che rientravamo in macchina sentivamo le comunicazioni del numero dei morti, che aumentavano progressivamente.
Oltretutto è morta anche una ragazza di origini del mio paese, che si era trasferita all'Aquila da molti anni.
 
Ricordo bene quella notte, pur vivendo lontano dalla zona interessata, mi ricordo l'edizione straordinaria dei telegiornali. Non mi ricordo perchè fossi sveglio.
Mi ricordo molto di più quello che è successo dopo e quello che succede ancora, perchè se è vero che il 90% della periferia è stata ricostruita, solo il 20% del centro storico de L'Aquila è agibile, dati del dossier del TG3 di qualche giorno fa. E i fondi, adesso, ci sono. Costruire, costruire, ricostruire e restaurare. Case, chiese e opere d'arte. Ce ne sono tantissime ancora da rimettere su. Forza L'Aquila.
 
E siamo a sette anni.
Sempre meno persone si ricordano di questo triste anniversario.
Un pensiero per le persone che non ci sono più. Ho letto stamattina che le vittime furono oltre 300, non ricordavo così tante..... a distanza di tutto questo tempo, mi sembra una cifra quasi irreale, impossibile, nell'italia (moderna?) di oggi.
 
Per come la vedo io le date, le celebrazioni, i ricordi... sono cose naturalmente destinate all'oblio. Quello che è grave è che a dimenticarsene siano le istituzioni che devono prevenire, per quanto possibile, e soprattutto sistemare le situazioni

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Sí, certo, l'oblio é la implacabile legge del tempo che passa. Ma l'insegnamento e la lezione che dovremmo trarne no, quella non dovrebbe essere dimenticata.
 
Sulla ricostruzione pare ci siano stati problemi ultimamente. Se non sbaglio, mi pare di aver letto che sia crollato anche il pezzo di una casa che si era lesionata in quel terremoto, e che non era ancora stata ricostruita.
 
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