Posso farti notare che la copertura capillare del territorio costa molto più della copertura della popolazione? Con le tecnologie "terrestri", cavi inclusi, questo è un problema invalicabile. I gestori non lo faranno mai, a meno che una legge non OBBLIGHI i concessionari a garantirla, pena la decadenza della concessione.
Considerato che in Italia leggi (serie) sull'emittenza e sulla regolamentazione di frequenze, siti e potenze sono state sempre un tabù, che altro poteva venir fuori?
La RAI?
La RAI, almeno, per ragioni istituzionali avrebbe dovuto garantire la copertura capillare del territorio e poteva tranquillamente pensare, anche senza aspettare fino ad oggi, di rilasciare una card seca per gli abbonati mal serviti dal terrestre.
Peccato che questo avrebbe dato un grande impulso al mezzo satellitare, e questa cosa che avrebbe rotto le uova nel paniere a qualcuno.
Peccato che il ns. servizio pubblico, da sempre, non sia al servizio di chi paga il canone ma una torta da spartire ed un carrozzone dove imbucare chi ha "ben votato".
Siccome tutti sanno fare 1 + 1, per qualcuno fa 2 ma per molti (purtroppo) il risultato "dipende..." (noi italiani siamo fatti così, e crediamo anche di essere furbi

) è inutile rinvangare ragionamenti già fatti.
Prendiamo qual che viene, che se viene ( St Thomas mode) è già un grande progresso rispetto a prima.
PS Definire RAI3 un canale "regionale" è una presa in giro. RAI3 è nata per dare più spazio e riempire un colore (dare il suo TG ad una certa parte politica) che aveva assunto voce in capitolo (chi ha qualche anno e non soffre ancora di Alzhaimer ricorda sicuramente). Tre finestrelle regionali, potevano benissimo andare su RAI1, esattamente come succede per i notiziari radiofonici.
gianduja ha scritto:
E questo proprio grazie a rai, MS e telecom che non si sono MAI preoccupati di spendere un po' dei loro bilanci per aumentare la copertura con nuovi ripetitori.