blino ha scritto:
Vero, ma gli abbonamenti alle paytv sono servizi e quindi i relativi diritti non dovrebbero limitarne la circolazione, ovviamente IMHO
In fin dei conti, se, ad esempio, nella UE esiste la libera circolazione dei DVD, che sono sottoposti a diritti nazionali, non vedo perché non ci possa essere la libera vendita dei servizi televisivi (una precisazione: so che nel nostro paese la legge dice che i DVD in vendita devono avere il bollino SIAE, ma tale norma è già stata resa inefficace da alcune sentenze proprio perché lede il diritto alla libera circolazione dei beni nella UE).
DISPOSITIVO DELLA SENTENZA
"... disposizioni nazionali, in quanto abbiano stabilito l'obbligo di apporre sui dischi compatti contenenti opere d'arte figurativa il contrassegno «SIAE» in vista della loro commercializzazione nello Stato membro interessato, costituiscono una regola tecnica che, qualora non sia stata notificata alla Commissione, non può essere fatta valere nei confronti di un privato."
Come vedi è un "tecnicismo" quello che NON ha fatto condannare (penalmente) un privato dallo Stato Italiano. Privato che commercializzava supporti senza bollino (non si parla di violazione della libera circolazione).
Altro conto è la tutela del diritto intellettuale, il brevetto o il diritto d'autore: devono essere tutelati e sempre. FINE DISINFORMAZIONE
Tornando a noi, il "servizio" paytv è un servizio (bene, merce, chiamalo come vuoi), ma non è un diritto! Un diritto è magari quello che scaturisce da un patto tra due o più soggetti, patto che può ad esempio permette ad un di questi soggetti, la possibilità di trasmettere un evento via DTT, vietando al contempo qualsiasi altra forma di diffusione. Nel momento in cui i soggetti pattuiscono, accettano "liberamente" le limitazioni e acquisiscono i conseguenti diritti.
Quindi finché i diritti si contrattano, liberamente, anche a "livelli territoriali", oltre che di piattaforma, non c'è nessuna libertà violata!