Tv Digitale, corsa contro il tempo

ERCOLINO

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Il digitale terrestre in Italia è troppo analogico e troppo a pagamento. Rischia di essere un'occasione mancata: i prossimi otto-nove mesi saranno decisivi per il suo futuro.

Dettagli su DIGITAL-SAT
 
ERCOLINO ha scritto:
Il digitale terrestre in Italia è troppo analogico e troppo a pagamento. Rischia di essere un'occasione mancata: i prossimi otto-nove mesi saranno decisivi per il suo futuro.

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decisivi per il futuro che significa?
che se non si afferma entro 9 mesi il progetto va a farsi benedire?
che rimaniamo con decoder inutili?che mediaset premium sparirà?
per me mediaset ha investito troppo per mollare il dtt..
 
Il dtt introdotto con la Gasparri ormai si è svelato quello che è veramente in italia ossia SOLO una piattaforma pay tv di Mediaset

Per dare slancio a questa piattaforma occorreva intodurre nuovi operatori che avevano voglia di crescere e affermarsi

Invece si è chiuso il mercato con le frequenze occupate tutte da Mediaset che addirittura ne ha comperate altre con la colpevolissima antitrust che non ha fatto quello per cui è stata istituita

Ci aggiungiamo che sempre con la Gasparri si è permesso a due soggetti dominanti e con quote di raccolta pubblicitaria ben oltre ogni ragionevole soglia di incamerarne ancora di + chiaramente non puo nascere nulla di nuovo

C'è poi un caos nelle frequenze senza pari che impedisce alla gente di poter vedere senza tanti problemi i vari segnali non si và molto lontano

Il dtt non lo vede nessuno e non lo dico io bensì la concessionaria di pubblicità di Mediaset che non crede che da quel mezzo arrivino significativi introiti
 
liebherr ha scritto:
Il dtt introdotto con la Gasparri ormai si è svelato quello che è veramente in italia ossia SOLO una piattaforma pay tv di Mediaset
Per dare slancio a questa piattaforma occorreva intodurre nuovi operatori che avevano voglia di crescere e affermarsi
Invece si è chiuso il mercato con le frequenze occupate tutte da Mediaset che addirittura ne ha comperate altre con la colpevolissima antitrust che non ha fatto quello per cui è stata istituita
Ci aggiungiamo che sempre con la Gasparri si è permesso a due soggetti dominanti e con quote di raccolta pubblicitaria ben oltre ogni ragionevole soglia di incamerarne ancora di + chiaramente non puo nascere nulla di nuovo
C'è poi un caos nelle frequenze senza pari che impedisce alla gente di poter vedere senza tanti problemi i vari segnali non si và molto lontano
Il dtt non lo vede nessuno e non lo dico io bensì la concessionaria di pubblicità di Mediaset che non crede che da quel mezzo arrivino significativi introiti

sono perfettamente d'accordo.

Io penso che il digitale terrestre è (oppure era) una buona innovazione tecnologica. Il problema è che si è voluto utilizzarla, per la sua totalità (come scritto sopra), per avere immediatamente dei profitti e questo a danneggiato la tecnologia stessa.
 
Io son stato uno di quelli che da sempre ha sostenuto che il dtt è stato introdotto con forza nel panorama italiano non come tecnologia di support vedi e-banking o t-governement ma come supporto per contrastar l'acerrimo nemico.
Ora venite con me... :D
L'utilizzo in questa maniera del dtt fà capir chiaramente l'invidia di Berlusconi & mediaset nei confronti di Sky.
Al momento attuale chi come me non usa i servizi pay (ho sky) si ritrova con apparecchio (quasi un soprammobile) che se non fosse utile per veder canali che in analogico non si ricevon o la qualità pessima sarebbe un acquisto fatto a vuoto :mad:
E pensar che quando lo comprai 2 anni fà mi sarei giocato tutto perchè l'ho trovavo come l'invenzione del futuro... :doubt:
 
Invidia di Mediaset? Non esageriamo, Mediaset giustamente cerca di fare profitto con il DTT e allo stesso tempo strappare qualche abbonato a Sky ma non dimentichiamo che Mediaset ha un bacino di utenza altissimo, sull'analogico la sua rete minore, Rete4, fà molti più spettatori di tutti i canali Sky messi insieme. Poi gli utili che ogni anno escono da Mediaset a Sky Italia se li sognano...
 
=Matteo82= ha scritto:
Invidia di Mediaset? Non esageriamo, Mediaset giustamente cerca di fare profitto con il DTT e allo stesso tempo strappare qualche abbonato a Sky ma non dimentichiamo che Mediaset ha un bacino di utenza altissimo, sull'analogico la sua rete minore, Rete4, fà molti più spettatori di tutti i canali Sky messi insieme. Poi gli utili che ogni anno escono da Mediaset a Sky Italia se li sognano...

non è proprio così.
può anche essere vero che rete 4 fa più ascolto di tutti i canali sky, ma i dati importanti sono quelli relativi alla raccolta pubblicitaria, che per mediaset sono molto negativi.
i dati trimestrali, che ogni società quotata in borsa deve produrre e che sono pubblicati da tutte le riviste economiche, cercano in parte di mascherare un situazione non molto brillante. lo stesso milan, che da 3 anni è entrato nel gruppo (fininvest 'che è proprietario di mediase') non ha i soldi da investire per la campagna acquisti.
 
Non si possono paragonare due piattaforme come Sky e la televisione analogica perche' prima di tutto sono due cose differenti specialmente il fatto che per vedere Sky paghi mentre i canali Mediaset li vedi tranquillamente.

Se si vogliono fare dei confronti bisognerebbe farlo tra Sky e il DTT Mediaset a pagamento e allora li si vedono le differenze. Per quanto riguarda gli ascolti poi trovano il tempo che trovano visto che non penso i famosi misuratori degli ascolti siano diffusi nella giusta proporzione...

Ciao ciao ;) ;)
 
=Matteo82= ha scritto:
Invidia di Mediaset? Non esageriamo, Mediaset giustamente cerca di fare profitto con il DTT e allo stesso tempo strappare qualche abbonato a Sky ma non dimentichiamo che Mediaset ha un bacino di utenza altissimo, sull'analogico la sua rete minore, Rete4, fà molti più spettatori di tutti i canali Sky messi insieme. Poi gli utili che ogni anno escono da Mediaset a Sky Italia se li sognano...

Hai le fette di salame sugli occhi... prova a guadar solo la grafica o le riprese son identiche a sky senza dimenticar il fatto che abbia acquistato i diritti delle partite!
Il dtt pay doveva esser un tema secondario invece è diventato primario,chissà perchè...
Per gli ascolti ovvio che dice tikal mediaset vince perchè rete 4 la vede chiunque mentre sky solo chi paga!
 
ERCOLINO ha scritto:
Il digitale terrestre in Italia è troppo analogico e troppo a pagamento. Rischia di essere un'occasione mancata: i prossimi otto-nove mesi saranno decisivi per il suo futuro.

Dettagli su DIGITAL-SAT

IL DTT, pur con tutti i suoi difetti, è il futuro!

Indietro ormai non si torna. Mi sembra piuttosto chiaro.
 
babbacall ha scritto:
IL DTT, pur con tutti i suoi difetti, è il futuro!

Indietro ormai non si torna. Mi sembra piuttosto chiaro.
Questo sì, ma forse sarebbe l'ora di fare una piattaforma simil-TNT :)
 
IL DTT ha avuto successo solo nei paesi dove le regole sono state sempre rispettate e dove non c'era anarchia nell' etere con radio e televisioni che sono nate illegalmente e poi piano piano legalizzate.

Con il DTT in questi paesi si ricevono ora piu' canali come e' successo in UK visto che i canali prima dell' arrivo di Sky erano se non sbaglio 4 mentre adesso sul satellite ce ne sono un sacco, anche se molti a pagamento.

Ovvio che potendo vedere piu' canali gratis la gente ha preso in massa il decoder visto che anche la BBC offre molto di piu' sul DTT, sempre gratis. In Italia dove il DTT trasmette gli stessi canali analogici e a pagamento cose che puoi vedere su Sky insieme a molto altro non ha molto senso secondo me prendersi il DTT come molti Italiani credo.

Ciao ciao ;) ;)
 
Ragazzi, perch+ invece di fare discussioni politiche, non facciamo un po' di chiarezza e ragioniamo in termini pratici.
Il passaggio dall'analogico al digitale, con un periodo di affiancamento, è significato dover "accoppiare" le frequenze digitali a quelle analogiche, questo, con la scarsità di frequenze effettivamente presenti, è costato tanto agli operatori, che non se la sono sentita di lasciare le frequenze analogiche epr convertirle in digitale e quindi le hanno doppiate.
Chiaramente, questo intasamento ha creato la situazione attuale.
D'altro canto c'è chi, come Mediaset e La7, che sono televisioni commerciali, ha pensato ad abbattere i costi dela transizione avviando un pacchetto PayTV, che paga le spese di switch-off.
Ma se vediamo il resto, per esempio, solo Tarek ben Ammar e la sua SportItalia ha avuto il coraggio di fare una scelta aggressiva, per il resto nemmeno la RAI ha fatto tanto, e lo dice lo stesso Petruccioli nell'intervista che c'è su Digital-Sat, parla di solo 200 impianti digitalizzti, contro i 3000 di Mediaset.
Operatori di terze parti, i fornitori di contenuti, sebbene lo spaizo ci fosse, non si sono visti, la RAI ha messo nelle frequenze CCTv, la7 ha messo retecapri, Tarek Ben Ammar ha messo TelePadrePio, RetaA-AllMusic ha lasciato banda libera e tiene RepubblicaTV che è indegna del nome di TV.
L'unico operatore terzo che è entrato è SitComUno, ma il problema è che editori interessati alla TV non ce ne sono, anche gli ipotetici De Agostini e L'Espresso, se volevano potevano popolare il digitale di contenuti, ma non l'hanno fatto, forse perchè al di là delle menate da speculazioni borsistiche interessi reali non ne hanno.
Insomma, se non si spendono soldi, al transazione digitale non si fa.

Purtroppo, a mio modo di vedere, il problema non è il mezzo che non è adatto o efficiente, anzi, io vedo la televisione molto meglio ora, con una qualità superiore a quella che riuscivo a predere con l'analogico.
Il problema è legislativo, la mancanza di una data certa per lo switch-offm, e di un piano di avvicinamento per la conversione, l'affollamento dell'etere che c'è in tutta Italia, questi problemi rendono la situazione caotica.
eppure basterebbe poco, il primo è quello di avvicinare lo Swith-Off dal 2012, una data assurda che si presta alla comodità ed all'ozio degli operatori italici, la fissazione di alcuni traguardi intermedi, come per esempio il fatto che le nuove TV devono trasmettere esclusivamente in digitale, oppure che enro una certa data gli operatori con più licenze devono convertire una licenza in digitale (come fatto in Sardegna, ma esteso anche alle televisioni private).
Perchè il problema vero, è il costo delle frequenze, se si riesce a liberarle e ripulire l'etere, allora esce spazio per avviare le trasmissioni digitali al fianco di quelle analogiche, a buon prezzo, senza dover comprare frequenze.
Ma tutto ciò non interessa, perchè si vule affossare il DTT, perchè vista come creatura berlusconiana, senza capire che se si affossa il DTT ci perdiamo tutti noi e, sinceramente, a Berlusconi non gliene fregherà nulla, prchè il suo modo per fare affari lo troverà sempre.
 
Pigmos ha scritto:
Ragazzi, perch+ invece di fare discussioni politiche, non facciamo un po' di chiarezza e ragioniamo in termini pratici.

Il problema è legislativo, la mancanza di una data certa per lo switch-offm, e di un piano di avvicinamento per la conversione, l'affollamento dell'etere che c'è in tutta Italia, questi problemi rendono la situazione caotica.

Ma tutto ciò non interessa, perchè si vule affossare il DTT, perchè vista come creatura berlusconiana, senza capire che se si affossa il DTT ci perdiamo tutti noi e, sinceramente, a Berlusconi non gliene fregherà nulla, prchè il suo modo per fare affari lo troverà sempre.

In molti non sopportate discussioni politiche, ma se il problema è anche di carattere politico non vedo perchè non bisogna parlarne... D'altronde, dopo ti contraddici da solo dicendo che il problema è "legislativo" e con la parte finale sui complotti alla "creatura berlusconiana"...
 
Pigmos ha scritto:
Ma tutto ciò non interessa, perchè si vule affossare il DTT, perchè vista come creatura berlusconiana, senza capire che se si affossa il DTT ci perdiamo tutti noi e, sinceramente, a Berlusconi non gliene fregherà nulla, prchè il suo modo per fare affari lo troverà sempre.

STRAQUOTO!
L'ottusità di chi si pone CONTRO tutto solo perchè certi guru dell'informazione pongono i loro diktat, senza chiedersi se ciò che stanno facendo è OGGETTIVAMENTE un bene od un male per il nostro paese, ha portato questo paese a diventare una vera e propria ciofeca.

Ciao.
 
Si Pagnotz, mi contraddico perchè tu hai ragione, parlando di DTT non si può fare a meno delle correnti politiche che a volte ci soffiano dentro altre volte contro.
Però io volevo dire un altra cosa, e forse mi sono espresso male, io volevo semplicemente dire che parlando di digitale terrestre si dovrebbe evitare di prendere posizioni "partitiche" ma ragionre su cognizioni tecniche.
Ora permettimi di fare una serie di affermazioni:
1) il passaggio da un sistema di diffusione radio-televisive analogico a digitale è necessario, dal punto di vista tecnico, ed è obbligatorio, dal punto di vista dei regolamenti UE, quindi quando si dice il DTT prende piede o meno, sarà un fallimento o altro, allora si stanno scrivendo solo fandonie perchè,
a) i broadcaster ormai trattano solo dati digitali e trasmettere in digitale ha un enorme valenza di riduzione dei costi;
b) la comunità europea, voelnti o nolenti, ci obbligherà a spegnere i ripetitori analogici
2) Il DTT è solo un mezzo di trasmissione, non è la proprietà di qualcuno, e vederci interessi personali è solo complotto e disinformazione. il DVB-T è un protocollo di trasmissione, ormai standard perchè basato sul DVB-S che da ormai 10 anni è il rpotocollo di trasmissione digitale via satellite, inpostosi con una rapida ascesa soppiantando altri sistemi già da tanto tempo utilizzati (vedi D2-Mac) semplicemente perchè più versatile ed economico. Quindi quello che si vuole fare passando al DTT è semplciemente cambiare il sistema di ricezione da uno all'altro, chi ci vede dentro altre cose (come apertura a nuovi editori, rivincita della RAI, terzo polo televisivo, etc.), vede un qualcosa che non è implicito nello switch-off, lo switch-off ha il compito principale di commutare il sistema ricettivo nazionale da analogico a digitale, se poi in questo passaggio, come si presume e si spera, si aprono le strade a nuove iniziative (pay-TV) o nuovi editori (liberando frequenze e/o utilizzando gli slot liberi dei mux dei broadcaster esistenti), è tutto un valore aggiunto, ma ricordiamoci il fine primario.

Detto questo, ora ti espongo le mie posizioni:
1) Nel passaggio al DVB-T, almeno a casa mia, ho avuto modo di vedere la TV con una qualità nettamente migliore, almeno un paio di canali (RaiDue e Canale 5), e di ricevere canali che prima non vedevo (SportItalia e SitComUno, per esempio).
2) La pAyTV per me è stata un opportunità per vedere la mia squadar del cuore (la fiorentina, su La7 Cartapiù), senza dover per forza fare un abbonamento annuale dal costo sproporzionato per quelli che sono le mie (e sottolineo mie) abitudini televisive, ossia vedere poca televisione, spesso facendo zapping pazzo, vedendo 2-3 minuti per canale, giusto il tempo di "capire", e guardando molti film in DVD ad orari quanto mai sballati.
3) La neutralità tecnologica è una boiata immane, la televisione rimane, per la maggior parte quella distribuita via etere, il satellite potrebbe essere una alternativa, ma impiantare impianti di distribuzione sat nelle case, così come ora ci sono 3-4 tv per appartamento diventa improponibile, oltre ad aprire scenari problematici di gestione delle royalty risolvibili solo puntando un satellite centrato sull'Italia a bassa potenza, come hanno fatto Germania e Gran Bretagna, ma non penso che ci sia la possibilità tecnica (l'Italia è lunga a differenza delle altre due che sono una abbsatzna "rotonda" e l'altra di dimensioni ridotte). L'IPTV, invece, dventa ancora più improbabile, pensando che debba alimentare 3 TV per famiglia in contemporanea, saturerebbe la banda in poco tempo e richiederebbe investimenti assurdi. Quindi, in funzione di queste valutazioni tecniche credo che il emzzo principale (dico principale perchè penso che gli altri hanno e debbano comunque avere un ruolo) è solo il DVB-T.
4) C'è assolutamente necessità di un intervenmto legislativo, perchè tra gli ultimi due ministeri c'è stata totale dissonanza e poca chiarezza, la gente, i broadcaster e gli ascoltatori, hanno necessità di chiarezza su tempi e modalità per poter investire i propri soldi, senza di questo il DTT avanzerà a passo lento fino al 2011 quando poi succederà la stessa cosa dell'anno scorso, ossia poci ricevitori e broadcaster non pronti.
Certezze legislative sono indispensabili anche per permettere a nuovi editori di pianificare l'ingresso nel mercato.
5) il ruolo della RAi! Così come la Fiat 500 ha motorizzato l'Italia, la RAI ha "televisionato" la penisola, ha guidato lo sviluppo e l'istruzione. Nel passaggio al digitale doveva essere lei a tirare la carretta, ad innovare e definire le strategie, a convincere gli utenti, invece è stata latitante, lo è stata col vecchio governo e continua ad esserlo ancora ora...

Personalmente credo che se c'è stato del male, è stato rinviare al 2012 lo switch-off, perchè senza dare spiegazioni e senza proporre un piano alternativo si è creato il panico tra i broadcaster che hanno ripiegato su strategie più conservative.
Ed è semplice rendersene conto, se vedete i volantini dei cnetri commerciali, ormai non ci sono più offerte di ricevitori digitali, questo perchè nemmeno i negozianti hanno più interesse a promuoverli, non sapendo se gli utenti li compreranno, visto che l'offerta mano mano non cresce.
E su questo punto la RAi ha le sue colpe.

Questa è la mia analisi cercando di far intervenire la politica solo quando ha le sue strette competenze, non per ideologia, questo è quello che volevo dire prima, spero che ora sia stato più chiaro.
 
Pigmos ha scritto:
1) il passaggio da un sistema di diffusione radio-televisive analogico a digitale è necessario, dal punto di vista tecnico, ed è obbligatorio, dal punto di vista dei regolamenti UE, quindi quando si dice il DTT prende piede o meno, sarà un fallimento o altro, allora si stanno scrivendo solo fandonie perchè,...
Purtroppo, a quanto mi risulta, non si tratta di obbligo ma di semplice consiglio, come si può vedere dalla risoluzione approvata dal Parlamento Europeo e pubblicata qui: http://www2.europarl.eu.int/registr...initif/2005/11-16/0431/P6_TA(2005)0431_IT.doc
(purtroppo si tratta di un documento in un formato "scandalosamente" proprietario :icon_rolleyes: )

Nella risoluzione non si trovano obblighi ma piuttosto ripetuti inviti a tutti i paesi e alla Commissione Europea affinché si adoperino per accelerare la conversione entro il 2012.
Inutile sottolineare anche che il documento non si riferisce al solo terrestre ma a tutte le tecnologie trasmissive disponibili, come il sat e il cavo.

Ciao.
 
Già, la cosa strana è che, al punto 7 di questo invito, invita gli Stati a SOVVENZIONARE i ricevitori digitali, quali l'MHP...
E' tutto un dire, per questo motivo l'Italia è stata multata...

Ora, come tu ben sai, la comunità europea non può OBBLIGARE nulla, in quanto gli stati sono sovrani sul proprio territorio, ma può indicare e dare direttive, e nelle direttiva, si invita a passare al digitale, armonizzandosi con il resto dei paesi.
Orbene questo a me vale come obbligo, visto che quando si disattendono gli inviti, ci fanno le multe...
E poi si dovrebbe dare un occhiata a tutte le direttive citate all'inziio, in particolare, la 2002/21/CE, ma ne ho solo letto il titolo, e dovrebbe riguardare il nostro caso...
comunque, piuttosto che confutare un punto, o meglio un termine, valuta il contesto.
 
Pigmos ha scritto:
...Questa è la mia analisi cercando di far intervenire la politica solo quando ha le sue strette competenze, non per ideologia, questo è quello che volevo dire prima, spero che ora sia stato più chiaro.

Tutto chiaro, sono d'accordo con te e penso anche gli altri... ;)
 
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