Via libera al calendario definitivo degli switch off 2011-2012 (update 17/04/12)

Questo è quello che oggi mi scrive la Regione Liguria in merito alla partenza dei tavoli tecnici sul digitale terrestre ai quali l'associazione da me presieduta è parte in causa:
"Rimanendo ad oggi, in attesa della prossima ed imminente convocazione del Comitato Nazionale Italia Digitale presieduto dal Ministro Romani, in cui sarà ufficializzata la data di Switch Off anche per la Regione Liguria, si rimanda a posteriori di tale incontro l’appuntamento presso i nostri uffici regionali per il confronto e l’analisi del prezziario e il codice etico a cui potranno aderire i soci iscritti alle diverse associazioni."
A voi tutti le vostre conclusioni in merito.
 
Nicrasta ha scritto:
Questo è quello che oggi mi scrive la Regione Liguria in merito alla partenza dei tavoli tecnici sul digitale terrestre ai quali l'associazione da me presieduta è parte in causa:
"Rimanendo ad oggi, in attesa della prossima ed imminente convocazione del Comitato Nazionale Italia Digitale presieduto dal Ministro Romani, in cui sarà ufficializzata la data di Switch Off anche per la Regione Liguria, si rimanda a posteriori di tale incontro l’appuntamento presso i nostri uffici regionali per il confronto e l’analisi del prezziario e il codice etico a cui potranno aderire i soci iscritti alle diverse associazioni."
A voi tutti le vostre conclusioni in merito.
Non ci sono le date della vostra riunione o di quella del CNID?
 
Corry744 ha scritto:
Quoto in pieno. ;)
Infatti prima danno le assegnazioni delle frequenze dal Ch 61 al Ch 69 Uhf agli operatori telefonici e meglio è, altrimenti anche io la vedo dura sull'eleminazione di queste frequenze anche nelle ltre aree S.O effettuato. ;)
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In Spagna, dove ci sono sufficienti frequenze disponibili al di sotto della 61 per spostare quelle che attualmente occupano dal 61 al 69, la totale liberazione dello spettro oltre 800 MHZ è previsto per il 2015.
 
ciao riporto questo articolo fonte ---.newslinet.it/


l'assegnazione dei canali UHF 61-69 è per il governo Berlusconi un caso di straordinaria necessità ed urgenza


La rete mobile delle compagnie telefoniche italiane sta cedendo sotto la pressione della valanga di smartphone e tablet pc (la cui vendita cresce a livello esponenziale) che chiedono incessantemente banda.
Soddisfare le esigenze dell’utenza è quindi una priorità per il governo. Per questo motivo, il 23 marzo scorso, è stato approvato dal Consiglio dei ministri un decreto legge (cioè un provvedimento adottato in casi straordinari di necessità ed urgenza) che fissa le modalità per conseguire una rapida liberazione dei canali 61-69 UHF dai segnali degli operatori di rete DTT locali (ma anche del network provider Europa 7, cui è stato assentito il canale UHF 69 quale cerotto delle emissioni SFN su VHF 8, in diverse aree digitalizzate del paese). Conformemente alle previsioni della legge di Stabilità, entro settembre dovrà tenersi l’asta per l’assegnazione di (almeno) nove canali tv che il nuovo Piano delle frequenze prevede debbano andare agli operatori tlc per il potenziamento della banda larga mobile (il cosiddetto dividendo esterno). Per far sloggiare le scomode tv locali senza intaccare il patrimonio dei network provider nazionali (totalmente preservato, in barba alle norme che stabilivano una riserva frequenziale chiaramente definita ex ante alle tv locali) il governo ha alzato l’asticella per l’accesso all’attività di operatore di rete (anzi, per la prosecuzione), stringendo i requisiti fino ad ora richiesti. Il D.L. del governo Berlusconi (che non ha ancora ricevuto la firma del presidente della Repubblica ma che difficilmente sarà modificato nella sostanza per i motivi di emergenza di cui in apertura) prevede la realizzazione di graduatorie in ogni area tecnica DTT tra gli ex concessionari locali basate su quattro parametri oligocratici: livello del patrimonio al netto delle perdite; numero dei dipendenti a tempo indeterminato; dimensioni della copertura; priorità di servizio (parametro che creerà non poche difficoltà agli operatori di nuova costituzione). I network provider utilmente classificati avranno l’obbligo di veicolare gli ex concessionari esclusi dalle graduatorie (con due programmi ciascuno) secondo modalità (presumibilmente anche economiche) che saranno definite da Agcom. E’ chiaro che se il decreto legge fosse introdotto nell’ordinamento nella sua attuale formulazione e se essa venisse confermata anche in sede di conversione in legge (entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, pena la decandeza) molti piccoli provider in aree ad alta densità radioelettrica in aree all-digital (come Lombardia, Piemonte, Friuli, Veneto, Toscana, Lazio, Campania) o in territori da digitalizzare con un numero rilevanti di emittenti locali (come la Sicilia) dovrebbero riconvertirsi nell’attività di fornitore di contenuti, abbandonando ogni velleità di venditori di capacità trasmissiva. L’unica buona notizia per il comparto (ma in verità, anche in questo caso, solo per i big player locali) viene dall’approvazione in prima lettura al Senato di un emendamento della Lega Nord nell’ambito del d.d.l. AC 4059 (“Legge Comunitaria 2010”) che reintroduce la possibilità, messa in forse dalla predetta legge di Stabilità, di veicolare contenuti editoriali nazionali da parte di operatori locali. Così il testo della noma: “L’operatore di rete televisiva su frequenze terrestri in tecnica digitale in ambito locale può concedere capacità trasmissiva ai fornitori di servizi di media, ai fornitori di servizi di media audiovisivi lineari, ai fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta, ai fornitori di contenuti audiovisivi e di dati ed ai fornitori di servizi media radiofonici autorizzati in ambito nazionale”.
27/03/2011 19:30
 
wfpilo ha scritto:
I network provider utilmente classificati avranno l’obbligo di veicolare gli ex concessionari esclusi dalle graduatorie (con due programmi ciascuno) secondo modalità (presumibilmente anche economiche) che saranno definite da Agcom. E’ chiaro che se il decreto legge fosse introdotto nell’ordinamento nella sua attuale formulazione e se essa venisse confermata anche in sede di conversione in legge (entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, pena la decandeza) molti piccoli provider in aree ad alta densità radioelettrica in aree all-digital (come Lombardia, Piemonte, Friuli, Veneto, Toscana, Lazio, Campania) o in territori da digitalizzare con un numero rilevanti di emittenti locali (come la Sicilia) dovrebbero riconvertirsi nell’attività di fornitore di contenuti, abbandonando ogni velleità di venditori di capacità trasmissiva. L’unica buona notizia per il comparto (ma in verità, anche in questo caso, solo per i big player locali) viene dall’approvazione in prima lettura al Senato di un emendamento della Lega Nord nell’ambito del d.d.l. AC 4059 (“Legge Comunitaria 2010”) che reintroduce la possibilità, messa in forse dalla predetta legge di Stabilità, di veicolare contenuti editoriali nazionali da parte di operatori locali. Così il testo della noma: “L’operatore di rete televisiva su frequenze terrestri in tecnica digitale in ambito locale può concedere capacità trasmissiva ai fornitori di servizi di media, ai fornitori di servizi di media audiovisivi lineari, ai fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta, ai fornitori di contenuti audiovisivi e di dati ed ai fornitori di servizi media radiofonici autorizzati in ambito nazionale”.
27/03/2011 19:30

Si era già discusso su questa possibilità ed era evidente a molti, se non tutti, che fosse l'unica strada percorribile dopo il casino creato.

A questo proposito ne ho scritto un bel po' qui nel thread.

C'è solo da porsi una seria domanda: perché il Ministero non ci ha pensato prima che iniziassero gli switch off nel 2008?
 
Ci hanno pensato e come, dato che le suddette frequenze sono state assegnate in MANIERA PROVVISORIA!
 
Stefano91 ha scritto:
Ci hanno pensato e come, dato che le suddette frequenze sono state assegnate in MANIERA PROVVISORIA!
Eh infatti... ci hanno pensato tantissimo vedo... infatti 4 frequenze su 7 le hanno date alle tv locali più importanti della regione... (Piemonte)
 
Stefano91 ha scritto:
Ci hanno pensato e come, dato che le suddette frequenze sono state assegnate in MANIERA PROVVISORIA!

Tutte le frequenze sono state assegnate in maniera provvisoria.

IMO, non ci hanno pensato proprio. Hanno semplicemente sperato che si potesse rimandare più in là il tutto, compresi i coordinamenti internazionali.

Se tiri troppo la corda, prima o poi si spezza. :eusa_wall:
 
Scrivete a striscia che è mediaset? hihi

Nessuno vi aiuterà mai in queste battaglie :) gli italiani sono fatti cosi ;)
 
A mio modesto parere il Ministero ha preso tempo, perchè staranno buttando giù qualche leggina che cauteli e preservi lo stato da valanghe di cause di risarcimento danni per il problema frequenze.

Sarebbe semplicistico pensare che a causa di altri problemi di qualsiasi altro tipo tutto il resto si fermi. I ministeri hanno personale che continua a svolgere i proprio incarichi.
 
Comunque gran bel ragionamento... mezza Italia si è fatta così tanto per senza porsi problemi, per l'altra metà ora tutto si deve ridiscutere e finché non si trova un accordo (difficile) tutto continuerà ad essere procrastinato.

E siam passati da discolpevolizzare questo ritardo dicendo che non è così vitale lo switch-off (detto in maggioranza da utenti di regioni già all-digital) a discolpevolizzare, nonostante l'operato penoso, un intero dicastero... :icon_rolleyes:
 
L_Rogue ha scritto:
Si era già discusso su questa possibilità ed era evidente a molti, se non tutti, che fosse l'unica strada percorribile dopo il casino creato.

A questo proposito ne ho scritto un bel po' qui nel thread.

C'è solo da porsi una seria domanda: perché il Ministero non ci ha pensato prima che iniziassero gli switch off nel 2008?[/QU

ciao quello che conta nella news che ho riportato è la Veridicità che deve essere confermata da ulteriori contatti e sopratutto sapere se il decreto sara firmato dal presidente della repubblica solo questo , poi possiamo discuterne ampiamente come avete fatto

ciao
 
wfpilo ha scritto:
ciao quello che conta nella news che ho riportato è la Veridicità che deve essere confermata da ulteriori contatti e sopratutto sapere se il decreto sara firmato dal presidente della repubblica solo questo , poi possiamo discuterne ampiamente come avete fatto

L'approccio che hanno preso ha una logica che è evidente anche a me che non sono del settore, ma non sempre fanno quello che ha più logica. ;)
 
che indica il 30 settembre 2011 come termine ultimo per la presentazione del calendario degli Switch-off ahahah
 
wfpilo ha scritto:
ciao riporto questo articolo fonte ---.newslinet.it/

La smettiamo con questi link con asterischi, linette o cose simili? Se li volete inserire (in realtà andrebbero limitati a mio avviso) vanno messi correttamente. Grazie ;)
 
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