Per tutti quelli che chiedono notizie in merito ad altre regioni o ad altre date ribadisco che quello che Vi ho detto è l'unica cosa che so con certezza e che la si può considerare ufficiosa e praticamente fatta, per il resto purtroppo non so niente ma Vi posso trasmettere il resoconto completo della riunione di ieri (fonte Anitec - Associazione Nazionale Industrie Informatica Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo):
Resoconto riunione CNID 14 aprile 2011
Introduzione del Ministro Romani
1) Riferisce che il Decreto Legge n. 44 del 31/03/2011 – che andrà a disciplinare il riordino
dell’emittenza locale - è in discussione alle due Commissioni competenti della Camera per la
conversione in legge. Spiega che il testo del Decreto è stato condiviso con la Presidenza della
Repubblica e una volta avuto l’avallo del Presidente non era possibile cambiarne i contenuti, per
questo motivo gli emendamenti che erano stati presentati in Commissione dalla maggioranza e dai
relatori sono stati tutti ritirati dai relatori stessi. Per evitare problemi con il Quirinale il decreto
sarà convertito in legge “blindato”. Dà la sua disponibilità ad accogliere le richieste che erano state
avanzate dalle Associazioni dell’emittenza locale in sede di stesura dei decreti applicativi da parte
del MISE.
2) Sottolinea che nella riunione odierna è indispensabile assumere una decisione definitiva in
merito agli switch off da effettuare nel 2011, tuttavia non vi sono ancora le condizioni per
comunicare il calendario dettagliato degli switch-off Regione per Regione, e propone quindi di
decidere soltanto in quali Regioni effettuare lo switch-off nel secondo semestre 2011.
3) Riferisce che per gli switch-off del 2011 sono disponibili risorse pari a 30 mln. € indicati dal
Decreto Milleproroghe, che saranno destinati alle campagne informative, al call center, etc.
Proposta del Ministro Romani
Effettuare nel secondo semestre del 2011 lo switch off delle seguenti Regioni: Liguria, Toscana,
Umbria, Marche, Abruzzo, Molise.
(nel corso di tutta la riunione né il Ministro né i funzionari del Ministero hanno fatto cenno alla
finestra temporale in cui sarebbero effettuati gli switch-off, tuttavia ad esplicita domanda fatta a
margine della riunione i broadcaster nazionali hanno indicato come finestra il periodo 15
settembre – 15 dicembre).
Interventi più rilevanti nel dibattito che è seguito all’introduzione del Ministro
Rossignoli (Aeranti Corallo)
1) Aeranti Corallo dà un giudizio totalmente negativo sul DL. La sostanza è che si sottraggono
all’emittenza locale 9 frequenze proponendo indennizzi irrisori e con il DL si introducono criteri e
meccanismi di graduatoria inaccettabili. Si sono regalate 8 frequenze alle emittenti nazionali e il
danno della sottrazione delle frequenze di cui ai canali da 61 a 69 lo si vuole fare ricadere soltanto
sull’emittenza locale. In questa situazione le emittenti che fanno capo ad Aeranti Corallo
intraprenderanno iniziative giudiziarie impugnando tutti gli atti che saranno emanati in forza al DL
44 del 31/03/2011 e dei decreti attuativi.
L’unica via di uscita è prevedere un aumento consistente delle somme stanziate per risarcire
l’emittenza locale dall’esproprio delle frequenze. Aeranti Corallo sottolinea che le rassicurazioni
date dal Ministro sul fatto che il ricavato dalla gara LTE potrebbe essere più elevato della
previsione fatta dal Ministero dell’Economia sono del tutto infondate in quanto il meccanismo
contenuto nella legge di Stabilità contingenta il risarcimento dato all’emittenza locale. Infatti
l’emendamento previsto dal Ministro Romani che prevedeva di devolvere in risarcimento il 20%
del ricavato (stimato in 2,4 mld.) e comunque non meno di 480 mln. è stato respinto dal Ministero
dell’Economia e quindi la norma è rimasta nella forma originaria della Legge di Stabilità – cioè il
10% del ricavato fino a un massimo di 240 mln.
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Il valore di mercato delle frequenze su base regionale si aggira oggi tra1,5 e 2,5 Euro per abitante
se si prende per buona la quotazione più bassa si stima che le frequenze espropriate valgono tra i
700 e gli 800 mln. di Euro.
2) Al di là del giudizio pesantemente negativo sul DL, Aeranti Corallo sostiene che parlare di switch
off nel secondo semestre è un assurdo dal punto di vista pratico perché anche ammettendo che
nessuna tv proponga impugnazione comunque il processo che si innesca dopo la conversione in
legge del DL non è compatibile temporalmente con lo switch off.
Per Aeranti Corallo il processo prevede le seguenti tappe: a) emanazione dei decreti attuativi; b)
redazione e pubblicazione dei bandi per l’assegnazione delle frequenze; c) riconoscimento di un
tempo minimo per la presentazione delle domande; d) esame delle domande e formazione delle
graduatorie; e) assegnazione delle frequenze. Non è nemmeno pensabile che un tale processo si
esaurisca in autunno consentendo gli switch off nell’ultimo trimestre dell’anno.
In sintesi la soluzione che propone Aeranti Corallo è: riassegnare all’emittenza locale 2 o 3
frequenze e reperire 700 mln.€ per gli indennizzi.
Giunco (FRT)
Posizione identica a quella espressa da Aeranti Corallo. Nelle Regioni già digitalizzate la sottrazione
delle nove frequenze comporterà lo spegnimento di 159 emittenti e il valore da indennizzare è di
550 mln. a cui si aggiungono i 330 mln. che è il corrispettivo da indennizzare per lo spegnimento
delle emittenti che trasmettono nelle aree ancora non digitalizzate.
Si può pensare ad affrontare con successo il riordino dell’emittenza locale soltanto se si riportano
gli indennizzi a una misura almeno dignitosa il che significa rendere disponibili risorse pari a
800/900 mln.
Napoli (Agcom)
Nella seduta di ieri il Consiglio di AGCOM ha adottato due nuove delibere che saranno disponibili
sul website entro domani: una modifica della delibera sull’ LCN e una consultazione pubblica
legata al Decreto sul riordino dell’emittenza locale. Segnala che il ricorso al TAR Lazio proposto da
Sky contro la delibera LCN sarà discusso nel merito a luglio.
Ballestrieri (Rai)
Comprende i motivi per i quali oggi il Ministro non ha proposto un calendario dettagliato, segnala
tuttavia che le aree tecniche 9 e 11 (Abruzzo e Molise) presentano una notevole complessità e
quindi occorre dare alle emittenti un preavviso sufficientemente ampio.
Regione Marche
Da una verifica effettuata con le emittenti locali risulta che nessuna delle frequenze che Agcom
vorrebbe assegnare alle emittenti locali della regione è “protetta”, tutte subiscono interferenze da
Croazia e Albania che rendono difficilmente utilizzabili queste frequenze. In mancanza di una
soluzione soddisfacente a questo problema la Regione non può al momento avvallare la decisione
del Ministero sullo switch off.
Conclusioni del Ministro Romani
Conferma la decisione di procedere con lo switch off nelle regioni indicate in precedenza nel 2°
semestre dell’anno. Il Calendario dettagliato sarà comunicato successivamente al
perfezionamento degli accordi con le Regioni e all’avvio delle task force regionali.
Annuncia la costituzione di un tavolo ristretto del CNID partecipato da Regioni ed emittenti
nazionali e locali per affrontare il nodo delle frequenze.