Via libera al calendario definitivo degli switch off 2011-2012 (update 17/04/12)

non credo!!!!! le nostre antenne sono orientate sui nostri ripetitori io credo che in certe zone in altura con antenne direttive in direzione bastia si riceve qualcosa dalla corsica salvo interferenze!!!!!!!!!!!!
 
Ministro Paolo Romani

24 maggio 2011

Ore 10.30 Roma, Centro Congressi Hotel Melia – Forum Radio Tv 2011 Aeranti Corallo

Sapete nulla dell'esito di questa riunione???
 
Ultima modifica di un moderatore:
Chissà perché queste dichiarazione mi fanno temere tantissimo un ulteriore slittamento degli switch-off... speriamo bene... :eusa_wall:
 
Paolo1969 ha scritto:
Questo articolo dovrebbe essere il resoconto

"Tv locali: Aeranti-Corallo intende sostenere diritti in sede politica e giudiziale italiana ed europea. Prioritaria la lotta per i canali 61-69"http://www.newslinet.it/notizie/tv-...itti-in-sede-politica-e-giudiziale-italiana-e


Grazie Paolo, anch'io presumo che vi sarà guerra. La cosa non mi meraviglia e il Ministero per prima e noi cittadini dopo, ne pagheremo le conseguenze. Era un fuoco che andava spento subito, ormai ha iniziato a bruciare come se fosse un grattacielo e per spegnerlo ce ne vuole. Si era capito da subito l'atteggiamento delle pseudo tv.... ne fanno solo una questione di pecunia, perchè non sono competitivi sia in termini di strutture che di potere economico. E' rimasto che battere solo cassa perchè il beauty contest a mio modesto parere uccide ogni speranza, confermando la linea di potere del Ministero e ritardando ulteriormente (a mio modesto giudizio) il processo di digitalizzazione che sembra ormai una telenovela interminabile.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Sembra più che logico che nel 2011 non switcherà nessuno.... Cosa volete di più? Siamo a Giugno e neanche uno straccio di calendario approssimato per regioni... Un banale II semestre, stile il banale I semestre 2011 riservato alla Liguria, e sappiamo tutti in cosa si è trasformato ;)
 
Nosky69 ha scritto:
Grazie Paolo, anch'io presumo che vi sarà guerra.
Mai fare i conti senza l'oste. Le tv locali sono state relegate oltre la frequenza 60, e adesso sono proprio quelle che tolgono. A questo aggiungi il beauty contest, e anche qui ci sono problemi, tutto a vantaggio dei provider nazionali. Alcune TV locali hanno il dovere di continuare a trasmettere, per il lavoro che svolgono, altre un pò meno. Staremo a vedere, ma ho la vaga impressione che se le TV locali si mettono in mezzo, ci potrebbero essere problemi anche per gli switch-off futuri, visto che in teoria, non potrebbero essere assegnati i canali 61-69, ma anche quelli già fatti, dato che dovrebbero espopriare le frequenze, e che fine faranno gli attuali detentori?
 
Nosky69 ha scritto:
Grazie Paolo, anch'io presumo che vi sarà guerra. La cosa non mi meraviglia e il Ministero per prima e noi cittadini dopo, ne pagheremo le conseguenze. Era un fuoco che andava spento subito, ormai ha iniziato a bruciare come se fosse un grattacielo e per spegnerlo ce ne vuole.
veramente, solo noi cittadini ne subiremo le conseguenze. Il Ministero e chi ci lavora continuerà serenamente a prendere il suo lauto stipendio, sia ufficiale che magari "sotterraneo"; noi, in compenso, per una legge fatta a bischero solo per favorire certuni interessi a scapito della collettività, aspetteremo chissà quanto prima di avere una situazione definitiva e serena dello spettro radioelettrico.
 
Nosky69 ha scritto:
Ministro Paolo Romani

24 maggio 2011

Ore 10.30 Roma, Centro Congressi Hotel Melia – Forum Radio Tv 2011 Aeranti Corallo

Sapete nulla dell'esito di questa riunione???

Ho seguito solo un pò nel primo pomeriggio (si stava parlando di LCN), ma l'evento era in onda in diretta su satellite su Telecolore. Non so se sia ancora in corso.
 
Paolo1969 ha scritto:
Mai fare i conti senza l'oste. Le tv locali sono state relegate oltre la frequenza 60, e adesso sono proprio quelle che tolgono. A questo aggiungi il beauty contest, e anche qui ci sono problemi, tutto a vantaggio dei provider nazionali. Alcune TV locali hanno il dovere di continuare a trasmettere, per il lavoro che svolgono, altre un pò meno. Staremo a vedere, ma ho la vaga impressione che se le TV locali si mettono in mezzo, ci potrebbero essere problemi anche per gli switch-off futuri, visto che in teoria, non potrebbero essere assegnati i canali 61-69, ma anche quelli già fatti, dato che dovrebbero espopriare le frequenze, e che fine faranno gli attuali detentori?
Ma diciamo per l'esattezza che alle tv locali vengono tolte le frequenze dal ch.61 al 69 e restano quelle frequenze sotto il ch.61 non assegnate ai mux nazionali (spesso assegnate in via prioritaria ai paesi esteri). Il Beauty-contest è una questione secondaria perchè già si sapeva da sempre che quelle 5-6 frequenze erano soggette a questa gara rivolta solo a operatori nazionali.
E in realtà, per discriminare fra tv locali a cui sarà assegnato in concessione il diritto d'uso di una frequenza (in tal senso non si può parlare di esproprio per le tv locali già assegnatarie di frequenza oltre il ch.60, perché le frequenze appartengono allo Stato che le dà in concessione) e tv locali che saranno costrette a farsi ospitare in mux locali di proprietà di altri soggetti, sono stati previsti dei meccanismi che tengono conto del patrimonio aziendale, n° di dipendenti, storicità di trasmissione, etc.....: che probabilmente è anche un sistema logico e valido per sbrogliare una matassa intricatissima. Però, sarei d'accordo sul fatto che se le tv locali vengono penalizzate perdendo delle frequenze, allora il sacrificio dovrebbe ripartirsi più equilibratamente fra tv nazionali e tv locali, rispettando il criterio originario di 2/3 delle frequenze per operatori nazionali e 1/3 per operatori locali, che così invece viene falsato. Ciao
 
a mio avviso bisognerebbe dividere le televisioni locali in 2 gruppi ben distinti,il gruppo di quelle che danno un servizio alle varie comunità locali,trasmettendo notiziari,approfondimenti,trasmettendo insomma programmi al servizio della collettività,e poi il gruppo di quelle tv che fanno solo da contenitore di programmi spazzatura tipo televendite di oggetti inutili,di false bustine dimagranti,di maghi cartomanti ecc..io leverei il diritto più a queste emittenti "canaglia" e non fare di tutta l'erba un fascio,togliendo magari ad una piccola emittente locale che fa un buon servizio il diritto di trasmettere le sue ottime trasmissioni.

la vicenda è molto intricata,nel mio paese c'è una piccola tv che trasmette notizie,telegiornali,sport locale,e programmi di approfondimento sempre di argomenti che riguardano la mia zona 24 ore su 24,non ha mai trasmesso una televendita,e di notte non si vedono le signorine dell'899 ma vanno in replica i notiziari,sarebbe un peccato negare il dirittto all'esistenza di questa emittente...

chi ci capisce è bravo..

saluti a tutti..
 
Le associazioni delle tv locali, a fronte dell’improvvisa decisione del governo di anticipare intorno all’ 8-9 agosto la gara per le frequenze tv da destinare alla banda larga mobile, non cedono di un millimentero e avvertono: «o si triplicano gli incentivi (che in soldoni significa 720 milioni di euro) per liberare i canali oppure no parasan».

Marco Rossignogli (Aeranti-Corallo) attacca: «Il governo ha deciso di sottrare le frequenze con un’apposita legge alle sole emittenti locali, questo è inaccettabile. Ora i canali non bastano più». Filippo Rebecchi, proprietario della tv locale del Lazio Super Tre e presidente di FRT, afferma: «Le frequenze ancora occupate dalle tv non valgono molto, e se partono i ricorsi al Tar non sarebbero disponibili per le società delle telecomunicazioni. Per liberarle occorre un accordo tra le parti, e un indennizzo almeno tre volte supeririore rispetto a quello concesso dal governo (240 milioni di euro). Se lo Stato attuerà per legge l’esproprio vedremo come andrà a finire tra Tar, Consiglio di Stato e Tribunali europei. Il nostro settore è in una crisi nera: calano gli ascolti e la raccolta pubblicitaria. E in più lo schema di regolamento del tv digitale terrestre posto a consultazione pubblica dall’Agcom impedisce alle tv locali nella maggior parte dei casi di veicolare contenuti nazionali».

Luca Montrone, proprietario di TeleNorba, non crede alle promesse del governo, che per voce del ministro Romani sta cercando di aumentare gli indennizzi nel caso in cui l’asta LTE ottenga ricavi superiori ai 2,4 miliardi di euro stimati. «Non c’è nessuna certezza. – afferma Montrone – Con queste cifre non ci sarà alcuna gara. Si ostacolano e si soffocano le tv locali. Dov’è finita la libera concorrenza?».
www.tvdigitaldivide.it Quezalt
(Il Sole 24 Ore)
 
franzdvb ha scritto:
a mio avviso bisognerebbe dividere le televisioni locali in 2 gruppi ben distinti,il gruppo di quelle che danno un servizio alle varie comunità locali,trasmettendo notiziari,approfondimenti,trasmettendo insomma programmi al servizio della collettività

saluti a tutti..

Sono d'accordo e credo non ci voglia neanche tanto per farlo!
 
LuProduction ha scritto:
Non se ne esce vivi!!! :crybaby2:

Modestamente sostengo la tesi da tempo e cioè che si tratta solo ed esclusivamente di pecunia, visto che competere per loro e quasi impossibile. In Italia son fallite tante cose, tra queste bisogna annoverare anche la digitalizzazione, una delle cose piu' semplici ma che il Governo ha fatto diventare una cosa omiss... della serie "Chi si stanca per primo perde".
 
Indietro
Alto Basso