Via libera al calendario definitivo degli switch off 2011-2012 (update 17/04/12)

Ho ascoltato l'intera intervista, nel finale dice che le restanti regioni che devono switchare entro il 2011 (sappiamo tutti quali sono) difficilmente riusciranno a farlo. A loro non sta bene praticamente nulla. Vogliono diventare operatori di rete come quelli delle regioni già digitalizzate, l' indennizzo eventualmente è irrisorio, la finanziaria non va bene, esproprio coatto ecc ecc.....sempre le stesee cose:5eek: :5eek: :5eek: Spero che questa volta il Governo dia un taglio, ma questa volta deve farlo in maniera netta.

Link intervista: http://www.aeranti.it/index.php?opt...lio-2011-&catid=113:galleria-eventi&Itemid=11
 
abbiate pazienza.

ma come fate a dire certe cose?

non fate di tutta l'erba un fascio. ci sono anche ottime tv locali che sono massacrate da decreti legge che ne impediscono in maniera volontaria la crescita, in modo che non possano essere competitive.

c'è una questione frequenze LTE su cui mai nessuno si è degnato da parte del Ministero di affrontare la questione e di dare delle risposte alle parti in causa, e adesso viene fuori il discorso della liberazione coatta per i disobbedienti, con metodi di stampo dittatoriale

io capisco la vostra volontà che vengano fatti al più presto questi switch off, ma qui siamo di fronte a diritti lesi e calpestati in maniera invereconda, e noi dobbiamo comunque essere dalla loro parte

non riusciranno ad ottenere niente neanche questa volta probabilmente, perchè di fronte ha un muro fatto di propri meri interessi economici dalla vendita delle frequenze LTE, senza che a nessuno gliene sbatta qualcosa di quello succederà a chi c'era in maniera legittima su queste frequenze, e che già si era visto da situazioni molto diverse in analogico, si è trovato sbattuto su queste frequenze dal Masterplan, senza che ci fossero delle motivazioni valide, visto che non si è assolutamente rispettata la situazione precedente dell'analogico, e sono state create delle disequanimità pazzesche, che hanno messo nel baratro chi in analogico aveva delle situazioni frequenziali tranquille.

quindi non siate egoisti, ma ragioniamo almeno noi da italiani e da persone civili, non appoggiando e ne tantomeno sostenendo in nessun modo i metodi da regime che è pronto ad attuare il Ministero
 
CHRIS 86 ha scritto:
abbiate pazienza.

ma come fate a dire certe cose?

non fate di tutta l'erba un fascio. ci sono anche ottime tv locali che sono massacrate da decreti legge che ne impediscono in maniera volontaria la crescita, in modo che non possano essere competitive.

c'è una questione frequenze LTE su cui mai nessuno si è degnato da parte del Ministero di affrontare la questione e di dare delle risposte alle parti in causa, e adesso viene fuori il discorso della liberazione coatta per i disobbedienti, con metodi di stampo dittatoriale

io capisco la vostra volontà che vengano fatti al più presto questi switch off, ma qui siamo di fronte a diritti lesi e calpestati in maniera invereconda, e noi dobbiamo comunque essere dalla loro parte

non riusciranno ad ottenere niente neanche questa volta probabilmente, perchè di fronte ha un muro fatto di propri meri interessi economici dalla vendita delle frequenze LTE, senza che a nessuno gliene sbatta qualcosa di quello succederà a chi c'era in maniera legittima su queste frequenze, e che già si era visto da situazioni molto diverse in analogico, si è trovato sbattuto su queste frequenze dal Masterplan, senza che ci fossero delle motivazioni valide, visto che non si è assolutamente rispettata la situazione precedente dell'analogico, e sono state create delle disequanimità pazzesche, che hanno messo nel baratro chi in analogico aveva delle situazioni frequenziali tranquille.

quindi non siate egoisti, ma ragioniamo almeno noi da italiani e da persone civili, non appoggiando e ne tantomeno sostenendo in nessun modo i metodi da regime che è pronto ad attuare il Ministero

QUOTO IN TOTO! CIAO!
 
A mio avviso ci stiamo avvicinando a grandi passi verso un governo tecnico,che usando un gergo giornalistico è un'anatra zoppa, cioè ha limitati poteri decisionali; la priorità ora per il sistema nazione è il risanamento dei conti pubblici e questa associazione pone in ultima istanza un problema di natura economica ( di cui si è ampliamente discusso in altri trhead) dove ognuno di noi ha potuto farsi un'idea. Ora, con il processo di switch off si presentano due problematiche: una di natura politica il futuro assetto del sistema televisivo italiano, che ovviamente un governo tecnico non può affrontare, l'altra di natura economica dove ci sono più ampi spazi di manovra. Credo quindi che i processi di switch off programmati per il 2011 siano legati a doppio filo alle turbolenze della politica italiana e alla sua capacità di dare risposte ai cittadini, l'attuale maggioranza ( e non voglio dare un giudizio di merito o di demerito) è impegnata nella sua sopravvivenza politica e da qui a mio giudizio questo "feroce attacco" di Aeranti-Corallo, i predatori attaccano sempre la preda più debole. Buona giornata a tutti.
 
botch terni ha scritto:
A mio avviso ci stiamo avvicinando a grandi passi verso un governo tecnico,che usando un gergo giornalistico è un'anatra zoppa, cioè ha limitati poteri decisionali; la priorità ora per il sistema nazione è il risanamento dei conti pubblici e questa associazione pone in ultima istanza un problema di natura economica ( di cui si è ampliamente discusso in altri trhead) dove ognuno di noi ha potuto farsi un'idea. Ora, con il processo di switch off si presentano due problematiche: una di natura politica il futuro assetto del sistema televisivo italiano, che ovviamente un governo tecnico non può affrontare, l'altra di natura economica dove ci sono più ampi spazi di manovra. Credo quindi che i processi di switch off programmati per il 2011 siano legati a doppio filo alle turbolenze della politica italiana e alla sua capacità di dare risposte ai cittadini, l'attuale maggioranza ( e non voglio dare un giudizio di merito o di demerito) è impegnata nella sua sopravvivenza politica e da qui a mio giudizio questo "feroce attacco" di Aeranti-Corallo, i predatori attaccano sempre la preda più debole. Buona giornata a tutti.
Mah, vedremo se ci sarà un governo tecnico: non è affatto detto. Ma se anche fosse, oramai la normativa per garantire il pareggio di bilancio entro il 2014, è legge dello Stato. Per quanto riguarda, l'asta delle frequenze 61-69, lo stesso Ministro Tremonti, resosi conto della precarietà di tutta la procedura, con emittenti locali (giustamente) sul piede di guerra e operatori delle TLC che non hanno voglia di investire più di tanto in un'operazione incerta, ha previsto, in questi ultimi giorni, delle norme di compensazione finanziaria (con un meccanismo di tagli lineari - tanto per cambiare - alle spese dei Ministeri), nel caso in cui l'asta non vada a buon fine e quindi venisse a mancare l'introito (molto teorico) di 2,4 mld di € previsto da questa asta (la fonte è il Sole24Ore di ieri). Quindi, in linea di massima, almeno per quanto riguarda gli effetti sul bilancio dello Stato, si sono predisposti dei paracadute di compensazione e questo potrebbe far sì che i processi di switch-off si svolgano secondo l'ultimo calendario predisposto. Certo, tutto è in divenire, quindi la mano sul fuoco, non ce l'ha può mettere nessuno......... Ciao!
 
EliseO ha scritto:
Mah, vedremo se ci sarà un governo tecnico: non è affatto detto. Ma se anche fosse, oramai la normativa per garantire il pareggio di bilancio entro il 2014, è legge dello Stato. Per quanto riguarda, l'asta delle frequenze 61-69, lo stesso Ministro Tremonti, resosi conto della precarietà di tutta la procedura, con emittenti locali (giustamente) sul piede di guerra e operatori delle TLC che non hanno voglia di investire più di tanto in un'operazione incerta, ha previsto, in questi ultimi giorni, delle norme di compensazione finanziaria (con un meccanismo di tagli lineari - tanto per cambiare - alle spese dei Ministeri), nel caso in cui l'asta non vada a buon fine e quindi venisse a mancare l'introito (molto teorico) di 2,4 mld di € previsto da questa asta (la fonte è il Sole24Ore di ieri). Quindi, in linea di massima, almeno per quanto riguarda gli effetti sul bilancio dello Stato, si sono predisposti dei paracadute di compensazione e questo potrebbe far sì che i processi di switch-off si svolgano secondo l'ultimo calendario predisposto. Certo, tutto è in divenire, quindi la mano sul fuoco, non ce l'ha può mettere nessuno......... Ciao!


le soluzioni si potrebbero trovare facilmente,su ogni mux quanti canali possono essere ospitati? una decina? bene,le locali si associano e vanno tutte su un mux reso disponibile,che potrebbe essere benissimo il 60,oppure un altro libero,poi se in una zona ci sono 30 o più emittenti locali gli si danno 2-3 mux disponibili e loro si accordano e occupano le posizioni,il fatto è che ogni locale ha un mux dove alloggia canali che non servono a niente tipo il canale news24,il canale televendite,il canale +1 ecc.
se avessero il buon senso di mettersi d'accordo tra di loro e proporre un piano concreto da affidare al ministero,tipo ci mettiamo insieme dateci 3-4 mux liberi a quest'ora non cìerano problemi,il problema è che il ministero fa i lavori alla dog's dick,e le locali stanno tirando troppo la corda..e il citrulo va sempre nel deretano dell'ortolano (cioè noi utenti):eusa_wall:
 
franzdvb ha scritto:
le soluzioni si potrebbero trovare facilmente,su ogni mux quanti canali possono essere ospitati? una decina? bene,le locali si associano e vanno tutte su un mux reso disponibile,che potrebbe essere benissimo il 60,oppure un altro libero,poi se in una zona ci sono 30 o più emittenti locali gli si danno 2-3 mux disponibili e loro si accordano e occupano le posizioni,il fatto è che ogni locale ha un mux dove alloggia canali che non servono a niente tipo il canale news24,il canale televendite,il canale +1 ecc.
se avessero il buon senso di mettersi d'accordo tra di loro e proporre un piano concreto da affidare al ministero,tipo ci mettiamo insieme dateci 3-4 mux liberi a quest'ora non cìerano problemi,il problema è che il ministero fa i lavori alla dog's dick,e le locali stanno tirando troppo la corda..e il citrulo va sempre nel deretano dell'ortolano (cioè noi utenti):eusa_wall:
E perché Mediaset può avere il canale di news, i canali +1 e i canali di televendite (e può anche avere 6 o 7 mux) e le TV locali no?

Inoltre TGNorba24 è il miglior canale all-news in Italia al momento, ed è di una locale.
 
Da Un Gionale Croato Di Oggi:

"Disturbi TV, un nodo
da risolvere rapidamente


Il ministro degli Esteri croato, Gordan Jandroković, ha ricevuto a Zagabria l’omologo italiano Franco Frattini, che ...... omississ ..... Nell’incontro si è discusso anche del problema dei disturbi del segnale TV croato da parte delle emittenti italiane. I due ministri hanno constatato che è stato registrato un miglioramento della situazione, anche se sussistono ancora determinati problemi in Istria. La parte italiana si è assunta l’obbligo di agire con rapidità per risolvere la questione al più presto".

Fonte: la voce, giornale croato
 
franzdvb ha scritto:
le soluzioni si potrebbero trovare facilmente,su ogni mux quanti canali possono essere ospitati? una decina? bene,le locali si associano e vanno tutte su un mux reso disponibile,che potrebbe essere benissimo il 60,oppure un altro libero,poi se in una zona ci sono 30 o più emittenti locali gli si danno 2-3 mux disponibili e loro si accordano e occupano le posizioni,il fatto è che ogni locale ha un mux dove alloggia canali che non servono a niente tipo il canale news24,il canale televendite,il canale +1 ecc.
se avessero il buon senso di mettersi d'accordo tra di loro e proporre un piano concreto da affidare al ministero,tipo ci mettiamo insieme dateci 3-4 mux liberi a quest'ora non cìerano problemi,il problema è che il ministero fa i lavori alla dog's dick,e le locali stanno tirando troppo la corda..e il citrulo va sempre nel deretano dell'ortolano (cioè noi utenti):eusa_wall:
Comunque, su un mux più di 7 canali, con una qualità decente, non ci possono stare. Il ch.60, poi, è già assegnato ad un mux TIMB. Ma ci sono comunque frequenze libere non assegnate a tv nazionali.
Ma è stato già detto più volte che è stata predisposta una procedura che prevede la formulazione, a livello regionale, di graduatorie sulla base di tutta una serie di parametri come il n° di dipendenti, la situazione di bilancio, la storicità di trasmissione, etc............ Le emittenti che si troveranno alle prime posizioni (fino al numero massimo di frequenze disponibili per le locali), si vedranno assegnare una loro frequenza e potranno essere operatori di rete a tutti gli effetti. Le emittenti che si trovano nelle posizioni più basse della graduatoria, devono accontentarsi di farsi ospitare nei mux degli operatori di rete locali. Però, le emittenti locali contestano questo procedimento (e dal loro punto di vista, hanno tutte le loro buone ragioni): la questione è anche e soprattutto economico-patrimoniale perché la frequenza è uno dei principali asset immateriali delle imprese televisive e vedersi perdere questo valore, non è una cosa che fa piacere: è come se a voi lo Stato vi privasse di una parte del vostro patrimonio:
che so, ad esempio: un appartamento, dandovi in cambio un misero risarcimento monetario, pari a 1/10, 1/5 del valore di mercato - è questo che molti di voi non capiscono- Mentre, da questo punto di vista, i colossi nazionali, non hanno subito nessun depauperamento; anzi si sono viste quasi-raddoppiare, le frequenze disponibili a livello nazionale.
Ciao
 
Si può discutere del fatto che le nazionali hanno avuto troppo. Lo penso anch'io.
Ma questo non giustifica la richietsa delle tv private.

La legge proposta garantisce a tutte le private la trasmissione del proprio canale. Come succede con l'analogico.

Ma loro ne vogliono 6 di canali. E cosa ci mettono?
La frequenza è data in concessione non è di proprietà delle tv private. E se adesso la tecnologia cambia ci si deve adeguare.

Capisco che si lamentino le tv private alle quali è stata concessa una frequenza ed ora viene tolta. Ma proprio non capisco le proteste delle tv delle aree analogiche.

Hanno già fatto degli investimenti? Io non ci credo. Ma questo non importa. Mandiamo la finanza a spulciare i bilanci di tutte le TV che dichiarano di avere fatto investimenti e vediamo cosa succede.

Il fatto che un governo eserciti il proprio diritto di emanare leggi non penso che sia "prova di regime". Anzi il problema dei nostri governi è proprio la mancanza di decisione.
 
EliseO ha scritto:
Comunque, su un mux più di 7 canali, con una qualità decente, non ci possono stare. Il ch.60, poi, è già assegnato ad un mux TIMB. Ma ci sono comunque frequenze libere non assegnate a tv nazionali.
Ma è stato già detto più volte che è stata predisposta una procedura che prevede la formulazione, a livello regionale, di graduatorie sulla base di tutta una serie di parametri come il n° di dipendenti, la situazione di bilancio, la storicità di trasmissione, etc............ Le emittenti che si troveranno alle prime posizioni (fino al numero massimo di frequenze disponibili per le locali), si vedranno assegnare una loro frequenza e potranno essere operatori di rete a tutti gli effetti. Le emittenti che si trovano nelle posizioni più basse della graduatoria, devono accontentarsi di farsi ospitare nei mux degli operatori di rete locali. Però, le emittenti locali contestano questo procedimento (e dal loro punto di vista, hanno tutte le loro buone ragioni): la questione è anche e soprattutto economico-patrimoniale perché la frequenza è uno dei principali asset immateriali delle imprese televisive e vedersi perdere questo valore, non è una cosa che fa piacere: è come se a voi lo Stato vi privasse di una parte del vostro patrimonio:
che so, ad esempio: un appartamento, dandovi in cambio un misero risarcimento monetario, pari a 1/10, 1/5 del valore di mercato - è questo che molti di voi non capiscono- Mentre, da questo punto di vista, i colossi nazionali, non hanno subito nessun depauperamento; anzi si sono viste quasi-raddoppiare, le frequenze disponibili a livello nazionale.
Ciao
le tv locali dovrebbero accorparsi tutte quante in 2 o tre frequenze, e basta il resto delle frequenze ai nuovi entranti esteri operatori nazionali e compagnie telefoniche
 
Una soluzione secondo me giusta e corretta dovrebbe essere:
Per essere un canale televisivo devi avere almeno 4 dipendenti a tempo indeterminato, vuoi una frequenza dove ci possono stare diciamo 5 canali (anche se potrebbero essere di più mi sono limitato a 5), bene la ottieni ma devi avere (5x4) 20 dipendenti a tempo indeterminato ... questa potrebbe essere una di quelle limitazioni che, senza essere di danno a qualche d'uno garantirebbero un minimo di qualità sulla programmazione dei canali televisivi ... se ci fosse una norma simile moltissime TV inutili sparirebbero oppure si limiterebbeto a fornire, come sempre fatto in passato, un singolo contenuto televisivo.
 
Nicrasta ha scritto:
Una soluzione secondo me giusta e corretta dovrebbe essere:
Per essere un canale televisivo devi avere almeno 4 dipendenti a tempo indeterminato, vuoi una frequenza dove ci possono stare diciamo 5 canali (anche se potrebbero essere di più mi sono limitato a 5), bene la ottieni ma devi avere (5x4) 20 dipendenti a tempo indeterminato ... questa potrebbe essere una di quelle limitazioni che, senza essere di danno a qualche d'uno garantirebbero un minimo di qualità sulla programmazione dei canali televisivi ... se ci fosse una norma simile moltissime TV inutili sparirebbero oppure si limiterebbeto a fornire, come sempre fatto in passato, un singolo contenuto televisivo.
se non sbaglio questo è parte del bando del beauty contest
 
andrewhd ha scritto:
se non sbaglio questo è parte del bando del beauty contest
si ma è ambiguo, secondo me i dipendenti dovrebbero essere legati ai canali trasmessi e non alla frequenza ... 4 dipendenti è un numero appena sufficente per produrre un canale figuriamoci 5/6/7/8 ...
 
Comunque, qui a tratti si sta facendo confusione tra la questione del "beauty-contest" che prevede l'assegnazione di quelle 5 frequenze (+1 in DVB-H/DVB-T2) libere a livello nazionale, per favorire l'ingresso di nuovi operatori di livello nazionale; altra faccenda è quella dell'utilizzo delle frequenze 61-69 per i servizi Internet in mobilità, questione da cui deriva il problema della insufficienza delle frequenze per tv regionali/locali, la necessità che chi occupa già queste frequenze in aree già all-digital le deve liberare (entro 31/12/2012) e quindi la necessità di un meccanismo come quello della graduatoria per distinguere quali tv locali potranno ottenere il riconoscimento dello status di operatore di rete e quali no e che quindi dovranno farsi ospitare (e in questo caso, è previsto il rifermento anche al n° di dipendenti aziendali a tempo indeterminato, a prescindere da quanti canali vengono prodotti perché il tutto si riferisce anche a quelle emittenti che ancora eventualmente non trasmettono un loro mux). Per il beauty-contest sono previste altre regole nel bando in funzione dell'attribuzione dei punteggi per stabilire a chi verranno assegnate quelle 5+1 frequenze. Ciao
 
EliseO ha scritto:
Comunque, qui a tratti si sta facendo confusione tra la questione del "beauty-contest" che prevede l'assegnazione di quelle 5 frequenze (+1 in DVB-H/DVB-T2) libere a livello nazionale, per favorire l'ingresso di nuovi operatori di livello nazionale; altra faccenda è quella dell'utilizzo delle frequenze 61-69 per i servizi Internet in mobilità, questione da cui deriva il problema della insufficienza delle frequenze per tv regionali/locali, la necessità che chi occupa già queste frequenze in aree già all-digital le deve liberare (entro 31/12/2012) e quindi la necessità di un meccanismo come quello della graduatoria per distinguere quali tv locali potranno ottenere il riconoscimento dello status di operatore di rete e quali no e che quindi dovranno farsi ospitare (e in questo caso, è previsto il rifermento anche al n° di dipendenti aziendali a tempo indeterminato, a prescindere da quanti canali vengono prodotti perché il tutto si riferisce anche a quelle emittenti che ancora eventualmente non trasmettono un loro mux). Per il beauty-contest sono previste altre regole nel bando in funzione dell'attribuzione dei punteggi per stabilire a chi verranno assegnate quelle 5+1 frequenze. Ciao
Certamente, ed è proprio qua che, secondo me, c'è qualche cosa che non va perchè rendere il numero di dipendenti proprorzionale al numero di canali permetterebbe di allegerire, e di molto, il numero di frequenze occupate in tutta Italia e aumenterebbe la qualità delle TV locali e regionali senza "uccidere" nessuno con buona pace di tutti, almeno questo è il mio pensiero, legare invece in numero di dipendenti alla frequenza invece vuol dire continuare con questo caos innennarrabile!!!
 
continuo a pensare che i punteggi dati al beauty per il progetto di utilizzo del mux poteva essere il migliore sistema anche per le locali, perchè ritengo che l'ottimizzazione delle risorse non debba essere una discriminante di selezione. se io riesco ad ottimizzare il numero di dipendenti da impiegare ad un progetto di un canale, non per questo vuol dire che debba essere penalizzato, e che questo progetto debba risultare per forza scadente ;)

qui comunque avevo già espresso in maniera piuttosto diretta :D :) il mio pensiero ;)

http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=2427056&postcount=108
 
Nicrasta ha scritto:
Certamente, ed è proprio qua che, secondo me, c'è qualche cosa che non va perchè rendere il numero di dipendenti proprorzionale al numero di canali permetterebbe di allegerire, e di molto, il numero di frequenze occupate in tutta Italia e aumenterebbe la qualità delle TV locali e regionali senza "uccidere" nessuno con buona pace di tutti, almeno questo è il mio pensiero, legare invece in numero di dipendenti alla frequenza invece vuol dire continuare con questo caos innennarrabile!!!
Va beh, ora si può discutere a lungo su quali criteri siano più adatti e quali meno: però il criterio da te indicato non si può applicare in generale perché per le aree non all-digital, non tutte le emittenti hannio creato un loro bouquet di canali; e poi, in ogni azienda ci sono persone che si occupano di più progetti contemporaneamente e non vuol dire che ci sia necessariamenet inefficienza ed è piuttosto improbabile che ci siano persone destinate distintamente ad occuparsi di singoli canali.
Poi, io ho voluto solo sottolineare di non stare tanto a confondere le 2 questioni. Ciao
 
CHRIS 86 ha scritto:
quindi non siate egoisti, ma ragioniamo almeno noi da italiani e da persone civili, non appoggiando e ne tantomeno sostenendo in nessun modo i metodi da regime che è pronto ad attuare il Ministero

Beh, devo dire che non condivido affatto. ;)

Già prima dello switch off le televisioni locali di una certa utilità erano veramente in numero esiguo. Dopo lo switch off la qualità attuale è così infima che è ormai un mese che ho completamente cancellato tutte le TV locali.

Mi disturbavano quando facevo zapping coi tasti + e -. :eusa_whistle:

Il nocciolo del problema, come ben si è capito, sono l'indennità di buonuscita per l'avviamento aziendale e lo status di operatore di rete.

Per la prima, confrontandola con gli affitti di locali aziendali normali che prevedono una buonuscita pari a 18 mensilità d'affitto (legge 392/78) e con i ridicoli fatturati di moltissime TV locali, molto ben delineati negli studi della loro associazione FRT, i 240 milioni previsti come massimale d'indennizzo mi sembrano più che adeguati.

Sulla seconda questione, c'è da farsi una bella domanda: perché lo status di operatore di rete dovrebbe spettare a tutti gli editori locali? Se lo scopo è affittare banda a terzi, non sarebbe meglio che gli operatori di rete fossero nuove aziende nazionali più grandi e con più risorse per stare sul mercato del lavoro?

Si vuole l'informazione regionale? Rai3 esiste proprio per questo e hanno già combinato un casino con le frequenze per darne una diversa alla RAI in ogni regione proprio per lasciare sopravvivere questa particolarità.

Si vuole l'informazione locale privata? Benissimo. Visto che la risorsa da utilizzare (le frequenze) è limitata, si mettono paletti e si alzano asticelle affinché chi vuole fare l'operatore locale sia un soggetto aziendale serio e di una certa affidabilità.

Ciò non è niente di nuovo. Io lavoro nell'ambito degli autoservizi e chiedono garanzie e fidejussioni belle alte solo per farti iniziare l'attività, per non parlare della sua continuazione, che richiede licenze a più livelli.

Il taglio delle locali inutili avrebbe dovuto essere fatto molti decenni fa, liberando frequenze per nuovi operatori nazionali. Se proprio non si possono avere nuovi ulteriori operatori nazionali, per una serie di ragioni, che almeno si liberi l'etere da una quantità notevolissima di fuffa televisiva per dare spazio ad altri servizi che personalmente utilizzo molto di più. :icon_cool:
 
Non per fare sempre il pessimista guastafeste, ma quest'anno sembra evidente che non vogliano far switchare nessuno.... Ad 80 giorni non hanno ancora fatto uscire il calendario in gazzetta ufficiale... Mentre la manovra che interessa a loro è stata pubblicata il giorno stesso della decisione..
Il calendario che è uscito (assurdo, Marche senza Abruzzo) è stato fatto solo per far vedere che fanno qualcosa agli operatori mobili....
 
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