Via libera al calendario definitivo degli switch off 2011-2012 (update 17/04/12)

EliseO ha scritto:
Anzitutto va detto che il ch.44 è assegnato al mux RETEA-1 a livello nazionale. Poi, va detto che per tutte le Regioni Adriatiche, è previsto che il mux RETEA-2 vada sul ch.42 (e non il 33 assegnato agli Stati oltre-Adriatico dall' "Adriatic Agreement"). E parimenti al mux RETECAPRI dovrebbe essere assegnato il ch.32 (in luogo del ch.57).
Si veda qui:
ADRIATIC AGREEMENT

Tuttavia, l'accordo prevede che anche le frequenze assegnate in via prioritaria ai Paesi oltre-Adriatico, possono essere assegnate in Italia a tv regionali/locali, purché gli impianti di trasmissione italiani operanti su tali frequenze non superino un certo livello massimo di potenza trasmessa. Altrimenti, per potenze superiori, è necessario sottoporre il caso all'approvazione delle Amministrazioni estere competenti e coinvolte.

Se ne parla verso la fine della pagina su-linkata, quando si dice:
In effetti, il rischio c'è su varie frequenze, ma ne risentiranno solo le tv regionali/locali perché ai mux nazionali sono/saranno assegnate solo frequenze "protette" assegnate esclusivamente all'Italia e che nei Paesi confinanti non useranno mai (anche perché non ne hanno bisogno).
Ciao ;)

noto che tra i soggetti dell'agreement manca la grecia. molto pesante nelle interferenze nella zona costiera tra leuca e castro, all'incirca (credo sia corfù)
 
YouTivu ha scritto:
noto che tra i soggetti dell'agreement manca la grecia. molto pesante nelle interferenze nella zona costiera tra leuca e castro, all'incirca (credo sia corfù)
Sì, in effetti manca, ma forse ci potrebbe essere un accordo ad hoc, comunque basato sugli stessi principi e sempre salvaguardando le frequenze assegnate in Italia a mux nazionali e quindi la sostanza sarebbe la stessa. Però, le interferenze greche sono sicuramente molto meno massicce di altre e probabilmente più circoscritte in termini di aree straniere influenzate. Ciao!
 
moaves75 ha scritto:
Inoltre i canali 27-29-31-51-53-59 sono già utilizzati dalle emittenti croate e slovene ricevute sulla zona costiera dell'Abruzzo e delle Marche. Quest'ultima considerazione aggiunge delle ulteriori mie perplessità sul progettato spostamento delle antenne di San Silvestro sulla piattaforma marina; Chi "punterà" Posidonia inevitabilmente prenderà segnali provenienti dalla Croazia e della Slovenia in modo diretto sulle proprie antenne e quindi gli operatori locali di fatto non potranno usare queste frequenze.

Tutto ciò per dire che alla fine le frequenze che pianificheranno saranno sicuramente maggiori di quelle che poi verranno effettivamente utilizzate, salvo le zone interne come la mia che non risentirebbero ne delle emissioni estere ne di quelle marchigiane, laziali, campane, molisane...
per rispettare gli accordi internazionali in Toscana e Liguria si sono limitati a vietare l'accensione delle frequenze dalle postazioni lungo la costa da cui nazionali e private trasmettono da decenni (senza badare a quela fosse l'orientamento dei pannelli), ma le hanno comunque assegnate alle tv regionali... con il risultato che canali nazionali nuovi ospitati in multiplex locali in mezza regione non sono visibili. In aggiunta, due frequenze (21 e 51) sono state concesse in uso provinciale, per cui nelle zone in cui coesistono i segnali di due emittenti non si vede né l'una né l'altra (se poi davvero taglieranno anche le frequenze 51-60 potremo dire addio a tutte le tv regionali e a qualunque nuova tv voglia trasmettere, e il benvenuto a multiplex inutili fatti di canali criptati e di televendite).
Sul problema del puntamento antenne e problemi per le tv assegnatarie, il ministero risponderà come ha risposto alle toscane: "accendete in altre postazioni, se poi la gente non girerà le antenne per guardarvi a noi non ce ne frega nulla, per noi potete anche morì".
 
Come mai il piano delle frequenze per la regioni da digitalizzare nel 2012 ritarda ancora . ci sono info ?
 
incredibile!!!

Ho letto questa notizia:
http://www.digital-sat.it/ds-news.php?id=28959

Trovo incredibile che una persona che a partecipato alla stesura del piano di digitalizzazione proponga un sospensione della stessa per "ripensare alla distribuzione delle frequenze tra i vari servizi" quando il processo e' ormai completato per piu' dell'80% della popolazione.

In Italia (purtroppo anche ai piani alti) c'e' questa cattiva abitudine di ripensare alle cose quando sono ancora in corso e come in questo caso alla fine. Questo somporta che si cominciano molte cose e non si finisce mai niente !!!

Penalizzando sempre quelli che rimangono per ultimi nelle pianificazioni (e di esempi che ne sarabbero tanti: fibra, ADSL, DAB solo per restare nell'ambito strattamente lagato a questo forum digitale). Quasi sempre quelli pianificati per ultimi sono gli abitanti del SUD !
Poi ci si riempie la bocca di parole come " diamo priorita' al SUD, senza la crescita del Sud il Paese non cresce" ecc. ecc.

Se un ripensadmento dell'uso delle frequenze si deve fare, va fatto dopo il completamento della conversione al digitale. bloccare ora il processo servirebbe solo a panalizzare ulteriormente gli ultimi (gia' penalizzati perche' ultimi) senza di fatto risolvere nessuno dei problemi che si vorrebbero risolvere.

Quello che mi fa specie e che una persona che ha delle riesponsabilita' di primo piano non si renda conto di questo e proponga cose di fatto senza senso !!!

Ciao a tutti
 
Sia che la banda dei 700 Mhz venga data alle Tv, sia che venga data ad altri servizi non vedo il perchè debba arrestarsi il processo di migrazione dall'analogico al digitale terrestre. Sul tavolo difronte al quale si siederanno gli operatori tv, ai quali dovranno dare delle risposte concrete che per loro equivalgono alla sopravvivenza, è meglio mettere a disposizione 30 frequenze in analogico o 180-200 spazi per trasmettere in digitale? Questo ieri ha fatto lo scherzo di Carnevale...
 
moaves75 ha scritto:
Sia che la banda dei 700 Mhz venga data alle Tv, sia che venga data ad altri servizi non vedo il perchè debba arrestarsi il processo di migrazione dall'analogico al digitale terrestre. Sul tavolo di fronte al quale si siederanno gli operatori tv, ai quali dovranno dare delle risposte, è meglio mettere a disposizione 30 frequenze in analogico o 180-200 spazi per trasmettere in digitale? Questo ieri ha fatto lo scherzo di Carnevale...

Più che altro la cosa che fa sorridere (di gusto o amaramente) è che se ne accorgono solo ora quando tutto il nord è già digitalizzato e ora tocca al sud. Penso che alla fine si rivelerà solo un fuoco di paglia.
 
Finche' puntano i piedi le TV locali (che ci rimettono forse qualcosa, o meglio, potrebbero non avere una rendita di posizione legata all'affitto della banda a terzi) posso pure starci, mi sembra veramente assurdo che chi ha steso il piano di digitalizzazione faccia proposte come questa quando il processo e' ormai arrivato all'80%.

E come se andando Milano da Roma decido che il viaggio va interrotto per fare il tagliando quando sono arrivato a Lodi e lascio in piena compagna i miei poveri compagni di viaggio, invece di arrivare a Milano e quindi li fare il tagliando senza dare troppo fastidio a chi viaggia come me (tanto quelli che contano sono gia' scesi a Bologna!! :)).

Scusate l'allegoria.

Ciao
 
moaves75 ha scritto:
Sia che la banda dei 700 Mhz venga data alle Tv, sia che venga data ad altri servizi non vedo il perchè debba arrestarsi il processo di migrazione dall'analogico al digitale terrestre. Sul tavolo difronte al quale si siederanno gli operatori tv, ai quali dovranno dare delle risposte concrete che per loro equivalgono alla sopravvivenza, è meglio mettere a disposizione 30 frequenze in analogico o 180-200 spazi per trasmettere in digitale? Questo ieri ha fatto lo scherzo di Carnevale...
Stesso problema con le frequenze oltre il 60 che nell'ultimo switch-off non sono state assegnate. Proprio quello switch-off che ha anticipato Toscana e Umbria a ottobre per evitare problemi con la Corsica che switchava a maggio...

Com'è andata a finire? Il falso problema delle frequenze (che sono ancora occupate in altre regioni) ha impedito lo switch-off di Abruzzo, Molise, Puglia, e Basilicata nel primo semestre che poteva benissimo essere fatto (insieme alle Marche ovviamente) con Liguria, Toscana e Umbria nel secondo semestre comunque.

@M. Daniele
Sicuramente è un fuoco di paglia perché il processo non può essere rinviato oltre giugno 2011. Però non è che se ne accorgono solo ora, è che il problema è nato da poco e nessuno lo ha affrontato. Sarà affrontato quando dovranno sgomberare le frequenze oltre la 60.
 
Ciaolo ha scritto:
@M. Daniele
Sicuramente è un fuoco di paglia perché il processo non può essere rinviato oltre giugno 2011. Però non è che se ne accorgono solo ora, è che il problema è nato da poco e nessuno lo ha affrontato. Sarà affrontato quando dovranno sgomberare le frequenze oltre la 60.

In teoria potrebbero farlo perchè il termine ultimo imposto dall'UE è il 31 dicembre 2012 ma è stato il Ministero a voler anticipare la fine dei processi di 6 mesi quindi al 30 giugno 2012. Se solo rinviassero questi switch-off non switcheremo più nemmeno per i prossimi 10 anni vista la lentissima burocrazia italiana (il beauty contest ne è la prova inconfutabile) e l'Italia accumulerebbe multe su multe su multe quindi credo che la proposta di questo signore sarà rigettata e mi auguro che presto i vari cluster e il piano delle frequenze vengano pubblicati per tutti.
 
Qui pero' sta sfuggento il fatto che quel signore che frena non e' uno qualunque, anzi in teoria dovrebbe essere quello che guida la macchina della trasizione al digitale e proprio per questo mi sembra piu' grave che invece di pensare a completare il processo pensi a bloccarlo.
Blocco che non servirebbe a risolvere i problemi aperti e che, invece, penalizzarebbe chi deve ancora switchare. Non capisco come chi sta a certi livelli possa solo pensare cose come questa.
Gia gli antichi romani dicevano " divide et impera " cioe' afffronta i problemi uno alla volta che e' piu' facile invece di buttare tutto in un calderone e non venire a capo di nulla !!!
 
claudiuzzo ha scritto:
scusate, ma la sez. del sito rai riguardante il digitale terretre in aggiornamento?
Il link è questo:
http://www.digitaleterrestre.rai.it/dl/dtt/home_dtt.html
È accessibile, la notizia più interessante è questa dei primi switch-off:
http://www.digitaleterrestre.rai.it...tem-3176a31c-c8f0-454c-97c7-cbc365231eac.html

Quello che sta in home ora non lo posso vedere, perché Rai, servizio pubblico, che pretende il canone speciale per le aziende che usano il computer per vedere la TV, usa programmi proprietari Microsoft utilizzabili solo dalle aziende che comprano le licenze Windows.

Microsoft prende una barca di soldi dalla Rai e dalle conseguenze del suo comportamento.

PS. Ricordo un post su questo forum in cui un dipendente Rai afferma che i suoi colleghi ""informatici"" prendono le *** Microsoft come oro colato e quindi smetteranno di usare Microsoft Silverlight soltanto quando Microsoft creerà un nuovo standard di streaming libero (come ha intenzione di fare, per fortuna).
 
Ultima modifica:
eduardo1982 ha scritto:
Qui pero' sta sfuggento il fatto che quel signore che frena non e' uno qualunque, anzi in teoria dovrebbe essere quello che guida la macchina della trasizione al digitale e proprio per questo mi sembra piu' grave che invece di pensare a completare il processo pensi a bloccarlo.
Blocco che non servirebbe a risolvere i problemi aperti e che, invece, penalizzarebbe chi deve ancora switchare. Non capisco come chi sta a certi livelli possa solo pensare cose come questa.
Gia gli antichi romani dicevano " divide et impera " cioe' afffronta i problemi uno alla volta che e' piu' facile invece di buttare tutto in un calderone e non venire a capo di nulla !!!
Questo Signore, sicuramente autorevole ed esperto, ha fatto una proposta, ma non dovrebbe avere da quello che risulta competenze particolari nel processo di switch-off perché ha partecipato solo come consulente nella redazione dei vari piani nazionali delle frequenze (infatti, la sua è una proposta fatta nell'ambito di una intervista ad una rivista di settore). Nell'articolo di Digital-Sat si dice:
Sassano ha partecipato in prima linea alla transizione alla tv digitale terrestre come consulente del ministro delle Comunicazioni ed ha disegnato quattro piani nazionali sulle frequenze, quasi tutti o uccisi nella culla o rimasti lettera morta, salvo il Piano delle frequenze digitali boicottato da tutte le televisioni ma fermamente voluto dall’Agcom, l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni.
Oramai, penso che il processo di digitalizzazione è in fase terminale e la problematica delle frequenze 51-60 sarà semplicemente ignorata in questa fase. Poi, se ne riparlerà nel 2015 e allora ci saranno un paio di anni per gestire questa ennesima patata bollente. Ma al momento, non accadrà nulla perché è già stato definito il tutto: entro il 30/06/2012 saranno completati i processi di switch-off e poi nel 2° semestre si procederà alla riassegnazione delle frequenze per tv regionali/locali nelle aree dove sono ancora occupate le frequenze 61-69. Ciao
 
Indietro
Alto Basso