Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

andrewhd ha scritto:
Mentre in Italia approdavano i decoder dvb-t gli scienzati già stavano lavorando al dvb-t2. IL T3 NON ESISTE

Io non ho detto che esiste già il dvb-t3.

Ho detto che stanno lavorando verso quel tipo.
 
Nicola47 ha scritto:
Io non ho detto che esiste già il dvb-t3.

Ho detto che stanno lavorando verso quel tipo.
Ma tu hai idea di quando è stato dichiarato standard il DVB-T2? Se all'epoca del DVB-T non era nemmeno standard, come facevano a lavorare il DVB-T3? Manca un passaggio intermedio, non credi?
 
marcobremb ha scritto:
Ma se non siamo ancora al T2 :lol:

A livello mondiale il dvb-t2 è già usato tipo in inghilterra.

Io ho detto che già ci stanno lavorando.

Non è colpa mia se in Italia si arriva sempre ultimi per queste cose.

Siamo l'unica nazione che per fare uno swich off totale ci mette più di 5 anni mentre altri paesi in un anno sono passate al digitale terrestre.
 
388 ha scritto:
Ma tu hai idea di quando è stato dichiarato standard il DVB-T2? Se all'epoca del DVB-T non era nemmeno standard, come facevano a lavorare il DVB-T3? Manca un passaggio intermedio, non credi?

Infatti siamo noi in ritardo.

In Inghilterra usano già il dvb-t2.

Comunque stanno solo facendo esperimenti e ci vorranno molti anni prima di poter immettere la cosa nel mercato.
2020 se non più proprio ma bisogna vedere.
 
Io parlo di DVB-T a livello di standard europeo (ovvero standard del consorzio DVB), non di standard in Italia...
 
Una parte delle frequenze ex beauty contest potrebbe andare a Europa 7, che ha fatto ricorso al TAR perchè la frequenza cerotto 8 in banda 3 non è tecnicamente adatta per una copertura di vaste zone, tenendo conto anche che è stato dato il 69 UHF su buona parte del territorio italiano.
 
388 ha scritto:
Io parlo di DVB-T a livello di standard europeo (ovvero standard del consorzio DVB), non di standard in Italia...

Ok anche se altri paesi europei sono andati già allo standard successivo ovvero il dvb-t2.

Comunque una cosa è certa.
Il nostro tv farà la fine del pc.
Ogni 7 o 10 anni dovremo o cambiario o sostituire il decoder per via di una nuova tecnologia.
 
lucasgamer ha scritto:
Una parte delle frequenze ex beauty contest potrebbe andare a Europa 7, che ha fatto ricorso al TAR perchè la frequenza cerotto 8 in banda 3 non è tecnicamente adatta per una copertura di vaste zone, tenendo conto anche che è stato dato il 69 UHF su buona parte del territorio italiano.

Magari tolgono altre frequenze cerotto alla Rai.
 
Fermo: io sto dicendo che non è possibile che stessero lavorando al DVB-T3, quando il DVB-T era appena diventato standard e il DVB-T2 non era ancora una bozza di standard.

Capisci quello che intendevo?
 
Sì probabilmente ci stanno lavorando adesso al DVB-T3 o come vorranno chiamarlo... di certo Non ci stavano lavorando 5 anni fa!

Semmai stavano iniziando a pensare al DVB-T2 ;)
 
Questi discorsi relativi a tecnologie MIMO o ad un fantomatico DVB-T3 sono molto divertenti, ma state dimenticando una cosa fondamentale.

Il digitale terrestre ha senso solo perché permette di riutilizzare (in gran parte) gli impianti riceventi e trasmittenti esistenti da decenni. Passare di colpo ad una tecnologia che richiede antenne completamente nuove, un sistema di distribuzione nuovo e decoder appositamente progettati è improponibile, perché scarica troppi costi sull'utente finale e tutti in una volta.

Inoltre, se si decide di buttare via tutto e rifarlo daccapo, non conviene proprio puntare sul terrestre: questo è nato 60 anni fa quando non esistevano i satelliti per telecomunicazioni. Al giorno d'oggi, se si partisse da zero, conviene mettere tutto su un satellite dedicato: costa molto meno che ricorrere a improbabili nuove tecnologie terresti, e già oggi c'è tutta la tecnologia che serve ad un costo accessibile a tutti. Inoltre il satellite è ricevibile da tutti e subito, mentre il terrestre non lo sarà mai.

Quindi il digitale terrestre è avviato al progressivo declino: durerà ancora decenni, si spremerà tutto quello che si può dalla tecnologia e poi si passerà a qualcosa di nuovo. Il tutto senza traumi, e progressivamente, per cui non vedo il motivo di farne una guerra di religione.

Buona Pasquetta a tutti ;)
 
Sì ovviamente passare a MIMO o a "vortici" e quindi cambiare antenne potrebbe far pensare di sconfiggere lo sopo del DTT già che cambi antenna perché non mettersi la parabola?

Sì però si pederebbe la regionalizzazione a meno di non pensare di trasmettere 21 versioni di Rai 3 (e la RAI ha dimostrato di non averne intenzione) e le migliaia di TV locali Italiane via sat :eusa_whistle:

Certo se si potesse aver dei Satelliti con dei feed in qualche modo regionalizzati.... mi pare che anni fa avevo letto qualcosa del genere che fine hanno fatto :eusa_think:?

Poi il centralizzato è molto più menoso da fare e di solito ti fornisco un solo TV per piano... non so manco se si può darne di più..... il DTT te lo dividi come ti pare una volta arrivato in casa ;)

Certo se si superassero sti limiti al limite ibridando le 2 tecnologie, beh allora saremmo a cavallo :badgrin:

Probabilmente un sostituto migliore potrebbe essere Internet poi su quale media esso va dovrebbe essere trasparente che sia Adsl (2 vi auguro), VDSL 1/2, telefonini 4G o magari fibra (roba da sognarsela di notte) con qualche sorta di geolocalizzazione per i contenuti regionali :eusa_think:

I TV già ora hanno la retee alcuni già ora possano ciucciare gli stream da internet... quindi :icon_twisted:

Ma qui siamo nella pura fantascienza Internet 2.0 ecc... ben oltre il 2020 probabilmente... e, io, personalmente nemmeno credo esisterà...
il 2020 :badgrin:
 
I satelliti a beam stretto esistono e sono già in opera (uno lo usa per esempio l'Inghilterra sui 28E). Lo spazio su un satellite, anche solo con le tecnologie attuali, è sufficiente a contenere tutti i canali regionali, spazzatura compresa, e molto altro. Inoltre, nulla vieta di usare diverse posizioni orbitali.
Per la distribuzione del sat si possono usare tecnologie moderne come l'SCR o la fibra (visto che parliamo di rifare tutto daccapo).

Comunque sono dettagli insignificanti, il concetto è che se si dovesse ripartire da zero il terrestre oggi non avrebbe senso. Ha senso se si mantiene il più possibile la compatibilità con il passato, cambiando un pezzo alla volta in modo graduale. Il passaggio al DVB-T2 non sarà un altro switch-off, ma una sostituzione graduale del parco decoder/TV installati.
 
Gennar1 ha scritto:
I satelliti a beam stretto esistono e sono già in opera (uno lo usa per esempio l'Inghilterra sui 28E).
Astra ha un beam molto ristretto sull'UK, ma non si arriva alle dimensioni della regione, io intendevo un SAT che avesse un feed per dire solo sulla Lombardia, un altro sulla Puglia, un altro sulla Liguria... un feed centrato su ogni regione insomma... questo il Sat non può farlo con la tecnologia attuale almeno...

Gennar1 ha scritto:
Lo spazio su un satellite, anche solo con le tecnologie attuali, è sufficiente a contenere tutti i canali regionali, spazzatura compresa, e molto altro. Inoltre, nulla vieta di usare diverse posizioni orbitali.

Non sarebbe probabilmente un uso proficuo della banda, ma del resto se si parla di pattume non lo è nemmeno nel caso del DTT... di certo ci servirebbe un altra posizione orbitale: Hor Bird è stra-pieno ;)

Gennar1 ha scritto:
Per la distribuzione del sat si possono usare tecnologie moderne come l'SCR o la fibra (visto che parliamo di rifare tutto daccapo).

Posto che non so se con queste tecnologie posso mettere tanti ricevitori SAT a piacere in ogni appartamento, significherebbe dover rifare anche gli impianti SAT esistenti, giusto?

Dico di più Sky asserisce che il loro PVR NON è compatibile con i centralizzati ed esige che si installi un impianto singolo SRC!

Gennar1 ha scritto:
Comunque sono dettagli insignificanti, il concetto è che se si dovesse ripartire da zero il terrestre oggi non avrebbe senso. Ha senso se si mantiene il più possibile la compatibilità con il passato, cambiando un pezzo alla volta in modo graduale. Il passaggio al DVB-T2 non sarà un altro switch-off, ma una sostituzione graduale del parco decoder/TV installati.

Su questo siamo assolutamente d'accordo... al massimo potrebbero esserci ulteriori cambi di frequenze, ma il termine "switch off" è improprio...
 
Ultima modifica:
Ho sentito proprio alla radio questa notizia stamane, ciò quindi fa intuire che si riparte da zero e solo chi vorrà investire in forti capitali nel settore televisivo credo che acquisterà la sua frequenza, in fondo credo che sia giusto così. ;)
 
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