Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

Tutto da vedere...chi investirà forti capitali su frequenze che per metà andranno restituite tra circa 5 anni e per metà sono uno spezzatino?...
Per questione di principio sono d'accordo (anche se per questione di principio ci sarebbero tante cose più importanti da fare...), ma poi occorre tener conto della realtà....
Da ricordare anche che i partecipanti all'ex beauty avevano versato depositi cauzionali e negoziato fidejussioni con le banche e sono pronti a chiedere i risarcimenti, fare ricorso al Tar,ecc ecc.....insomma la gatta è ancora da pelare e le castagne bisogna ancora toglierle dal fuoco....
 
Ultima modifica:
Nicos18 ha scritto:
Bene. Mi fa piacere che le tv paghino per le frequenze perchè noi cittadini siamo sempre più poveri e quindi non è giusto che abbiano frequenze gratis
E' più rassicurante quella su repubblica, non si è parlato di conversione dal dvb-h quindi mediaset non avrebbe altra scelta che comprare un pacchetto di frequenze e magari ottenere uno sconto sul canone delle frequenze basato sul fatturato (cosa sinceramente ridicola, ha ragione si dovrebbe pagare in base al valore della frequenza).
Con vendita a pacchetti che intenderà dire?

Se i passaggi parlamentari e in sede europea avranno buon esito, l'autorità potrebbe indire la gara già entro l'estate.

C'è ancora quel se.
 
Ultima modifica:
Il Beauty contest è una cosa, il pacchetto telecom che consente di convertire le frequenze DVB-H in DVB-T è un'altra...
Sono 2 cose distinte, e come sempre questi articoli creano confusione...

Su Repubblica, nessuna parola indica che questa frequenza non sarà autorizzata, si parla di" canone" che sarebbe ridotto ma questo è ridicole:D
 
La riduzione del canone è una richiesta di Mediaset, non una proposta del ministro. Anche io ho chiesto all'AdE una riduzione delle tasse, ma stranamente mi hanno detto di no :badgrin:

Scherzi a parte, la questione del canone in base al fatturato è sicuramente una anomalia, ma è dovuta al fatto che Mediaset è N volte più grande dei concorrenti, per cui non le si può chiedere di pagare la stessa cifra degli altri. Vorrebbe dire uccidere tutti gli altri (se si "spalma" il canone sui piccoli) oppure favorire ulteriormente il colosso (se si decidesse di abbassarlo a Mediaset, rinunciando ad un incasso per lo Stato, cosa che è chiaramente improponibile in questo periodo).

Quindi il canone in base al fatturato è un'anomalia fiscale che serve a compensare parzialmente un'altra anomalia (il monopolio Mediaset). Il classico pastrocchio all'italiana :eusa_shifty: .
 
Mettere all'asta le frequenze della banda 700 per uso televisivo ma "a tempo" non ha molto senso.

Un progetto industriale si deve basare su delle certezze. Nessuno creerà o metterà dei canali su delle frequenze che poi spariranno rischiando di rimanere fuori dal panorama televisivo.

Meglio affittare banda dalle TV locali a questo punto.
 
Io continuo a scriverlo, ma tanto nessuno mi caga e continuate a discutere di fuffa:
NON è vero che la commissione WRC (e non l'ONU che non c'entra una mazza) ha deciso l'assegnazione delle frequenze 700 Mhz alla LTE nel 2015, E' ESATTAMENTE IL CONTRARIO, ha rimandato la discussione alla prossima riunione nel 2015, esprimendosi comunque in linea di principio CONTRARIA all'uso non solo in Europa ma anche nei paesi nord Africani. Anche ammesso che nel 2015 si decida positivamente, non si applicherà almeno fino al 2020, e chissà quali novità ci saranno nel frattempo.
 
Ultima modifica:
elettt ha scritto:
Io continuo a scriverlo, ma tanto nessuno mi caga e continuate a discutere di fuffa:
NON è vero che la commissione WTC (e non l'ONU che non c'entra una mazza) ha deciso l'assegnazione delle frequenze 700 Mhz alla LTE nel 2015, E' ESATTAMENTE IL CONTRARIO, ha rimandato la discussione alla prossima riunione nel 2015, esprimendosi comunque in linea di principio CONTRARIA all'uso non solo in Europa ma anche nei paesi nord Africani. Anche ammesso che nel 2015 si decida positivamente, non si applicherà almeno fino al 2020, e chissà quali novità ci saranno nel frattempo.

Detto che l'ONU c'entra perchè l'ITU che organizza periodicamente la World Radio Conference (WRC) è un'Agenzia delle Nazioni Unite, hai sicuramente ragione nella forma ma quello che i media hanno ormai colto è l'ineluttabilità di dove si va a parare. La radiodiffussione TV terrestre ha fatto il suo tempo e la destinazione a questo fine di una risorsa scarsa e pregiata sarà sempre meno economicamente sostenibile a fronte invece di una richiesta inesauribile di larga banda mobile ...
 
Marcolup69 ha scritto:
Il Beauty contest è una cosa, il pacchetto telecom che consente di convertire le frequenze DVB-H in DVB-T è un'altra...
Sono 2 cose distinte, e come sempre questi articoli creano confusione...

Su Repubblica, nessuna parola indica che questa frequenza non sarà autorizzata, si parla di" canone" che sarebbe ridotto ma questo è ridicole:D
Ma dai :D

andrewhd ha scritto:
non si è parlato di conversione dal dvb-h
 
elettt ha scritto:
Anche ammesso che nel 2015 si decida positivamente, non si applicherà almeno fino al 2020, e chissà quali novità ci saranno nel frattempo.

Quoto. Inoltre l'orientamento del governo mi sembra più che logico: bisogna essere preparati ad ogni possibile scenario fin da subito. Nascondere la testa sotto la sabbia come hanno sempre fatto i governi precedenti serve solo ad affollare le aule dei TAR e a spendere i soldi dei contribuenti in risarcimenti inutili.

Invece così ha senso: l'asta aggiudica le frequenze fino al 2015. Nel 2015 si vedrà la decisione finale sul destino delle frequenze e si agirà di conseguenza, probabilmente prolungando la concessione. Di meglio non si può fare, a meno di avere la palla di cristallo.
 
Gennar1 ha scritto:
Quoto. Inoltre l'orientamento del governo mi sembra più che logico: bisogna essere preparati ad ogni possibile scenario fin da subito. Nascondere la testa sotto la sabbia come hanno sempre fatto i governi precedenti serve solo ad affollare le aule dei TAR e a spendere i soldi dei contribuenti in risarcimenti inutili.

Invece così ha senso: l'asta aggiudica le frequenze fino al 2015. Nel 2015 si vedrà la decisione finale sul destino delle frequenze e si agirà di conseguenza, probabilmente prolungando la concessione. Di meglio non si può fare, a meno di avere la palla di cristallo.
O farle pagare poco magari.
 
E' chiaro che il prezzo dovrà essere commisurato alla durata della concessione. Per esempio, se una concessione per 10 anni vale 100, una per 3 anni potrebbe valere 15-20, con la possibilità di rinnovarla per altri X anni ad un certo prezzo se l'ITU dovesse decidere in favore dell'uso TV.
 
Digit74 ha scritto:
Mettere all'asta le frequenze della banda 700 per uso televisivo ma "a tempo" non ha molto senso.

Un progetto industriale si deve basare su delle certezze. Nessuno creerà o metterà dei canali su delle frequenze che poi spariranno rischiando di rimanere fuori dal panorama televisivo.

Meglio affittare banda dalle TV locali a questo punto.

Se tu hai un progetto industriale devi un pochino giocare d'azzardo.
h3g pensava che il dvb-h sarebbe andato alla grande, ed invece si è ritrovata i magazzini pieni di tvfonini che nessuno voleva.

Detto questo si sa che fino al 2015 ci saranno delle frequenze in concessione, od in affitto che dir si voglia. Se nel 2015 arriva lo "sfratto", pazienza. Anche a mio fratello qualche anno fa ha dovuto cambiare sede visto che il padrone dell'ufficio gli aveva chiesto un canone più che raddoppiato, e lui si è cercato un altro ufficio, ha dovuto rifare depliant e carte intestate, traslocare tutti i mobili... Non era molto contento della situazione, ma non è che poteva mettersi a fare l'occupante abusivo.
 
Ultima modifica:
Considerazioni e prossime iniziative dell'ITU sul possibile futuro dividendo digitale dei 700 MHz, in vista delle decisioni finali che verranno prese nel congresso del 2015:

Evidence-based spectrum policy, and regional and international coordination are critical. In particular, international harmonization of spectrum for mobile communications and content services has been shown to bring significant benefits to consumers through wider availability of a range of low-cost terminals and a greater variety of new and compelling mobile data services. Steps in this direction will be taken by WRC‑12 delegates, who will determine the agenda for WRC‑15, including the potential to consider allocating more spectrum for mobile broadband use.

https://itunews.itu.int/En/2066-Exp...-what future allocations are needed.note.aspx
 
Bottegaio ha scritto:
Detto che l'ONU c'entra perchè l'ITU che organizza periodicamente la World Radio Conference (WRC) è un'Agenzia delle Nazioni Unite, hai sicuramente ragione nella forma ma quello che i media hanno ormai colto è l'ineluttabilità di dove si va a parare. La radiodiffussione TV terrestre ha fatto il suo tempo e la destinazione a questo fine di una risorsa scarsa e pregiata sarà sempre meno economicamente sostenibile a fronte invece di una richiesta inesauribile di larga banda mobile ...

I media hanno colto una bella cippa, perchè se si legge con attenzione ci si accorge che nemmeno sanno distinguere tra banda larga e televisione, facendo di tutto un enorme calderone con grande confusione. Ma tanto poi è esattamente quello che interessa ai giornalisti, fare scalpore con notizie lette in giro su internet e nemmeno controllate, tanto se poi si rivelano una bufala nessuno ci fa caso....
Quanto alla richiesta inesauribile...vedremo, prima o poi arriverà la saturazione, e in quel momento le compagnie telefoniche e simili cadranno come pere cotte. E' il solito problema del consumismo, si regge SOLO se il giro d'affari si allarga costantemente, cosa che semplicemente non può accadere. Quando la diffusione degli smartphone e similia avrà raggiunto quella dei telefonini, o si trova qualcosa di nuovo, o non si rientra più dai megainvestimenti fatti.
 
mike71 ha scritto:
Se tu hai un progetto industriale devi un pochino giocare d'azzardo.

Quotissimo, peccato che in Italia non funziona così. Qua il massimo rischio è che cada il politico che al momento ti appoggia.....
 
In questo periodo di cambiamenti epocali di tecnologia, il digitale terrestre, la banda larga mobile..ecc., non avrebbe senso assegnare delle nuove frequenze per la TV a tempo indeterminato o per troppo tempo, insomma non si possono bloccare per un lungo perido delle frequenze visto che in futuro il mercato potrebbe chiedere più frequenze per altri utilizzi..E' saggio sempre avere delle politiche flessibili per riuscirsi ad adeguarsi ai mercati del futuro..

La televisione come la banda larga mobile e altri media per la comunicazione sono regolate sempre dalle leggi del mercato se in futuro aumenta la domanda per Internet e IPTV (o simili) nessuno investirà soprattutto in chiaro per la minoranza, sarebbe come lavorare in perdita. Non capisco perché qualcuno pensa che la TV in chiaro sia qualcosa di prima necessita, fuori dal mercato, quasi un ente di beneficenza...boh (non parlatemi ancora di tradizioni di TV in chiaro, il mondo cambia, non si può sempre guardare al passato).

Mi sono documentato ho letto molte fonti in rete e so che in molti paesi europei le TV vengono utilizzate da molto tempo via cavo e di recente le IPTV (tramite internet) e simili..ecc. invece in Italia continuiamo a fossilizzarci e non voler cambiare la mentalità che ci fa pensare che Televisione è uguale solo ad antenna su frequenze "terrestri"...;) :D
 
Ultima modifica:
Indietro
Alto Basso