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Chi ha detto niente asta?Mauro. ha scritto:ma quindi dopo tutto il casino di questi mesi, niente asta e x 20 anni resta tutto com'è?!?
stiamo scherzando vero?
andrewhd ha scritto:Oddio, notizie dal fatto.....
I diritti d'uso per le frequenze sono stati rinnovati per 20, anni e allora?
Ehm, la tv deve affrontare i costi dei contenuti perchè è quello il suo lavoro, non trasmettere come i telefonici. L'1 % va bene, che ricordiamoci è del fatturato non del ricavo e mediaset all'anno fattura miliardi, cosa volete chiederle di più?xyz ha scritto:Dall'articolo si capisce che per i prossimi 20 anni Mediaset e le altre televisioni pagheranno soltanto l'1% del proprio fatturato come canone di "noleggio" delle frequenze.
Adesso prova ad immaginare un macellaio o un panettiere che guadagnano 10.000 Euro al mese e ne pagano solo 100 di affitto per il proprio locale.
Comodo eh? Peccato valga solo per gli imprenditori televisivi, e peccato che fino a ieri questo stesso governo ci abbia imposto tagli ai servizi e nuove tasse dicendoci che dovevamo tirare la cinghia...
L'intento del governo tecnico è proprio chiedere il meno possibile alle aziende che fanno pil. Comunque tornando in tema trovo tutte le decisioni del mse corrette anche perchè non si possono aspettare i porci comodi dell'agcom, hanno fatto bene, ci credo a quella dei ricorsi, anzi, forse erano anche già pronti.xyz ha scritto:La motivazione secondo me non regge. l'1% sul fatturato è sempre poco se confrontato con i sacrifici che stanno chiedendo agli italiani.
Esatto, grazie per aver chiarito perfettamente ai lettori del fatto.lucpip ha scritto:Scrivete senza neanche capire di cosa state parlando. I diritti d'uso riguardano le frequenze già assegnate per conversione delle frequenze analogiche ed è pienamente conforme al diritto comunitario. Riguardano tutti nazionali e locali. L'asta è o sarebbe solo per quelle poche frequenze non ancora assegnate, ad es. 54, 55 e 58. Quando e se le assegneranno lo saranno anche esse per venti anni.
Come al solito si attacca mds per fini più o meno politici. Peccato che anche le frequenze di debenedetti, TIMB e Rai vengano anch'esse confermate per 20 anni.
lucpip ha scritto:Scrivete senza neanche capire di cosa state parlando. I diritti d'uso riguardano le frequenze già assegnate per conversione delle frequenze analogiche ed è pienamente conforme al diritto comunitario. Riguardano tutti nazionali e locali. L'asta è o sarebbe solo per quelle poche frequenze non ancora assegnate, ad es. 54, 55 e 58. Quando e se le assegneranno lo saranno anche esse per venti anni.
Quali frequenze provvisorie sta usando Mediaset? Le frequenze utilizzate per il DTT sono stati regolarmente assegnate dal governo!le televisioni che riescono a trasmettere su frequenze teoricamente provvisorie, cioè Mediaset; le emittenti locali che vengono oscurate dai ripetitori più invasivi, ancora Mediaset.
Infatti, ah ah, frequenze provvisorie, ma quali? Quelli del fatto avranno letto ITALIA 1 PROVVISORIO ecc e hanno fatto 1+1.fano ha scritto:Secondo me su un "coso" così pieno d'inesattezze (o faziosità forse?) non andrebbe nemmeno commentato:
Quali frequenze provvisorie sta usando Mediaset? Le frequenze utilizzate per il DTT sono stati regolarmente assegnate dal governo!
Quali TV locali oscura Mediaset? Ci sono TV locali che trasmettono sulle stesse frequenze di Mediaset? Se esistono sono loro abusive
L'unico caso di disturbi avvengono tra TV locali che hanno stesse frequenze in Regioni differenti... dovrebbero semplicemente sistemare i ripetitori in modo che non sforino
Speriamo almeno di riuscire a opporre resistenza alla perdita anche di 50-59, lì si perderebbero un bel di MUX nazionali!
xyz ha scritto:Ma è vera questa notizia ?
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ra-rinnova-autorizzazioni-per-20-anni/290791/
Fosse vero sarebbe di una gravità inaudita, un gigantesco regalo a Mediaset mentre a noi continuano a martoriarci di tasse e di tagli.
Corry744 ha scritto:Quindi molte tv locali moriranno oppure grazie al fatto che si consorzieranno on altre maggiori non è detto?![]()
Polemiche per la mossa del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passerà: il digitale terrestre sarà congelato per i prossimi 20 anni
Si torna a parlare di frequenze tv, ma non dello spazio libero che sarà assegnato tramite un'asta (e non più con il beauty contest). A balzare agli onori delle cronache di questi giorni l' autorizzazione definitiva concessa dal ministero dello Sviluppo Economico alle emittenti nazionali a utilizzare le 19 frequenze, 8 delle quali divise fra Rai e Mediaset e 2 in mano a Telecom Italia Media, attualmente in loro possesso per altri 20 anni [..] Nel caso in cui fosse necessario sfruttare lo spazio in altri modi, si dovrà garantire agli inquilini un trasloco in dimore equivalenti. [..] Resta da vedere, fra tre anni, se e in che modo far eventualmente sloggiare Rai-set e compagnia (per l'attivazione dell'LTE). [..]
spinner ha scritto:Leggere certe testate e la carta igienica la preferenza va per la seconda, è più intelligente e serve almeno a qualcosa.
Il 60 % della pubblicità...xyz ha scritto:Bene, allora rispondi a questa domanda: E' vero che le emittenti televisive, che oggi raccolgono circa l'80% della pubblicità nazionale, pagano solo l'1% del loro fatturato come "canone di affitto" delle frequenze ?
Perchè se alla fine salta fuori che questa cosa è vera anch'io come un sacco di altre persone vogliamo pagare l'1% di ciò che guadagnamo come affitto della casa o dell'ufficio. Sai che comodità? Con 22.000 Euro l'anno di stipendio potrei permettermi un super-ufficio a soli 220 Euro l'anno...
xyz ha scritto:Bene, allora rispondi a questa domanda: E' vero che le emittenti televisive, che oggi raccolgono circa l'80% della pubblicità nazionale, pagano solo l'1% del loro fatturato come "canone di affitto" delle frequenze ?
Perchè se alla fine salta fuori che questa cosa è vera anch'io come un sacco di altre persone vogliamo pagare l'1% di ciò che guadagnamo come affitto della casa o dell'ufficio.
L_Rogue ha scritto:Stai mischiando tante cose che non c'entrano tra loro.
Forse, si potrebbe considerare equo aumentare il costo della concessione, mentre migliaia di altre aziende vedono un numero abbastanza alto di agevolazioni tagliate dalla spending review, ma a quel punto ci si dovrebbe domandare perché aumentare la pressione fiscale su di loro e non su altri settori economici.
La risposta sarebbe una sola: scelta politica.
Questa storia non può che degenerare come al solito in discussioni politiche anti o pro qualcuno, di nessuna utilità e, oltre tutto, vietate dal regolamento del forum.