Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

GIOSCO ha scritto:
Credi abbia altra scelta? O ricorre al Tar o chiude. A te la scelta.
si ma boicottare il bauy-contest...
comunque non ho detto che non merita la frequenza eh...

anche se, secondo me chi la spunterà sarà il Tarak di turno...
 
TivuItalia fa solo bene a boicottare tutto perchè qui siamo arrivati al ridicolo...
Anche le emittenti locali stanno facendo di tutto per boicaottare il tutto switch off compresi e li posso pure capire... non so che emittenti avete voi ma io di cartomanti & co ne vedo pochissimi sulle tv locali e quelle che in piemonte dovrebbero chiudere sono le emittenti piu importanti della regione!! Ma vi sembra giusto? Ma dai...

Poi altri mux a rai e mediaset... perchè? Di canali ormai ce ne sono abbastanza e i contenuti ormai si coprono tutti... a che serve? A che pro?
Poi alla rai direi che sono frequenze sprecate... gli bastano e avanzano quelle che hanno... e mediaset? Basta... ha 6 frequenze 5 sue e 1 in affitto e chissà che tra poco non arrivi a 2 in affitto... basta!!!
 
io prendo 350 canali (non ho switchato) e almeno 200 sono maghi, cartomanti, "quiz" (vi ricordate quello del cruciverba? ) e televendite.
io al posto delle locali preferisco il 4g.
 
Premettiamo che ci sono locali e locali.
Poi se non impugnassero il bando del beauty contest il rischio è che dopo la sua conclusione tornassimo in infrazione con Bruxelles e dovremmo dargli anche gli arretrati. Per quel che sto vedendo il caso TivuItalia è al livello (se non peggio) di quello Europa 7 con la differenza che loro sono quotati in borsa, con la necessità di dover dare conto anche alla Consob nonché agli investitori.
 
Comunque sia qui non centra che siano televendite cartomanti o altro ancora... sempre di contenuti si parla e la tv è commerciale e quindi è normale che ci siano televendite un po meno i cartomantio ma finchè la gente chiama e loro ci guadagnano mica chiudono...

Si tratta che si vede eccome che qui decide "qualcuno" e senza ne e senza ma di colpo vogliono far chiudere delle realtà locali... ma dove siamo arrivati? Ma dai....

Fanno solo bene a lamentarsi! TivùItalai in primisi poichè non si è mai visto che ti danno la concessione nazionale e poi non ti danno la frequenza... ma in che paese siamo?

Le tv locali gli stanno facendo di tutto per fallire... lcn diversa per canali nazionali nei loro mux oppure non possono proprio affittare spazio per "altri" contenuti e arrivano tardi le autorizzazione mentre per certi canali in meno di 1 giorno l'autorizzazione arriva... eddai... guardiamo la realtà!
 
magic3 ha scritto:
No no in quel caso cambierebbe proprio il bando e le frequenze assegnate sarebbero 3 ai nuovi entranti e le altre 2 usate per sistemare problemi delle locali e questi. Questa soluzione è stata proposta da tecnici se non ricodo male ma non è mai stata considerata veramente perché implica che Mediaset restituisca una frequenza che ora usa per "sperimentazioni".
Ad oggi TivuItalia è una cosa anomala, non è nazionale però non è nemmeno locale perché supera i limiti delle regionali.
Scusa, ma continuo a non capire. Tivuitalia non può partecipare al contest, quindi perché viene bloccato?
 
Verde Rosso ha scritto:
Scusa, ma continuo a non capire. Tivuitalia non può partecipare al contest, quindi perché viene bloccato?
perchè Tivuitalia ha tutte le carte in regola per partecipare al beauty contest. è stata fermata dal Ministero che ha fatto valere delle ragioni che non sono valide ne per le motivazioni, ne per i tempi in cui le ha attuate, questo però tanto basta per mettere sub-judice la partecipazione di Tivuitalia al beauty, e con il ricorso al Tar da parte di un partecipante, il beauty stesso deve essere sospeso, perchè se tivuitalia poi vince il ricorso al Tar, cosa succede se le frequenze fossero già state assegnate?

comunque questa è una mossa che va bene al Ministero, si ritarda ulteriormente l'entrata di Sky nel dtt...
 
CHRIS 86 ha scritto:
perchè Tivuitalia ha tutte le carte in regola per partecipare al beauty contest. è stata fermata dal Ministero che ha fatto valere delle ragioni che non sono valide ne per le motivazioni, ne per i tempi in cui le ha attuate, questo però tanto basta per mettere sub-judice la partecipazione di Tivuitalia al beauty, e con il ricorso al Tar da parte di un partecipante, il beauty stesso deve essere sospeso, perchè se tivuitalia poi vince il ricorso al Tar, cosa succede se le frequenze fossero già state assegnate?

comunque questa è una mossa che va bene al Ministero, si ritarda ulteriormente l'entrata di Sky nel dtt...
Come? Prima magic3 aveva detto che non può partecipare al contest perché è operatore di rete e non fornitore di contenuti. Non capisco...
 
Verde Rosso ha scritto:
Come? Prima magic3 aveva detto che non può partecipare al contest perché è operatore di rete e non fornitore di contenuti. Non capisco...
no, Tivuitalia non può ad oggi partecipare al beauty perchè non è operatore nazionale, e il beauty è riservato solo ed esclusivamente a questo tipo di operatori. e da qui nasce il nodo del contendere, perchè Tivuitalia aveva chiesto lo status di operatore nazionale già nel febbraio 2010, e intercorsi i 60 giorni dalla richiesta, se non ci sono opposizioni da parte del Ministero, con il silenzio-assenso l'autorizzazione viene data in automatico. invece il Ministero improvvisamente si è svegliato e con più di un anno di ritardo rispetto ai limiti previsti ha deciso di obiettare su Tivuitalia come operatore nazionale. capisci che il tutto non ha veramente senso, che in uno Stato normale una cosa del genere non sarebbe mai successa, e in ogni caso non avrebbe avuto nulla da temere Tivuitalia nel ricorso al Tar, visto le motivazioni e i tempi di attuazione da parte del Ministero di questo provvedimento. ma siamo in Italia, dove veramente tutto può succedere...
 
CHRIS 86 ha scritto:
no, Tivuitalia non può ad oggi partecipare al beauty perchè non è operatore nazionale, e il beauty è riservato solo ed esclusivamente a questo tipo di operatori. e da qui nasce il nodo del contendere, perchè Tivuitalia aveva chiesto lo status di operatore nazionale già nel febbraio 2010, e intercorsi i 60 giorni dalla richiesta, se non ci sono opposizioni da parte del Ministero, con il silenzio-assenso l'autorizzazione viene data in automatico. invece il Ministero improvvisamente si è svegliato e con più di un anno di ritardo rispetto ai limiti previsti ha deciso di obiettare su Tivuitalia come operatore nazionale. capisci che il tutto non ha veramente senso, che in uno Stato normale una cosa del genere non sarebbe mai successa, e in ogni caso non avrebbe avuto nulla da temere Tivuitalia nel ricorso al Tar, visto le motivazioni e i tempi di attuazione da parte del Ministero di questo provvedimento. ma siamo in Italia, dove veramente tutto può succedere...
Ma se il bando prevede la gara per i soli fornitori di contenuti e tvitalia ha più volte detto di non avere intenzione di creare suoi canali, va da se che non può partecipare. E poi non credo che per partecipare al contest bisogna avere il riconoscimento di operatori nazionali, altrimenti non potrebbero partecipare gruppi stranieri.
 
Verde Rosso ha scritto:
Ma se il bando prevede la gara per i soli fornitori di contenuti e tvitalia ha più volte detto di non avere intenzione di creare suoi canali, va da se che non può partecipare.
ma chi l'ha detta questa cosa? il bando del beauty deve ancora essere reso noto, e oltretutto mettere una postilla del genere taglierebbe fuori anche dfree...

E poi non credo che per partecipare al contest bisogna avere il riconoscimento di operatori nazionali, altrimenti non potrebbero partecipare gruppi stranieri.
questo non lo so come funziona, certamente per grossi gruppi stranieri da questo punto di vista ci dovrebbero essere meno problemi nel fornire le garanzie necessarie per poter trasmettere a livello nazionale, visto che sono tutti dei colossi economicamente parlando
 
Qui giustamente c'è chi ricorre al tar chi alla corte europea ecc. ma non ho ancora visto applicare nessuna sentenza. Rete4 doveva andare sul satellite e niente, un leggina ad ok e tutto si risolve. Vedrete che anche per tivuitalia ne trovano un'altra :D
 
CHRIS 86 ha scritto:
ma siamo in Italia, dove veramente tutto può succedere...
questo non lo dicevano degli Stati Uniti d'America? :eusa_shifty: :eusa_shifty:

Comunque, sarebbe interessante capire il motivo della revoca dello status di operatore nazionale...
 
CUNOPOTTO ha scritto:
Qui giustamente c'è chi ricorre al tar chi alla corte europea ecc. ma non ho ancora visto applicare nessuna sentenza. Rete4 doveva andare sul satellite e niente, un leggina ad ok e tutto si risolve. Vedrete che anche per tivuitalia ne trovano un'altra :D

:crybaby2: :crybaby2: :crybaby2: :crybaby2: :crybaby2: :crybaby2: :crybaby2: :crybaby2: :crybaby2:

Lo sapevo che prima o poi qualcuno "ci sarebbe arrivato"....
E non parlo del contenuto, ma dell'espressione latina "modernizzata"...
 
Ultima modifica:
CHRIS 86 ha scritto:
ok, grazie :)

allora rigiro la domanda a magic3 ;)
Da quello che ho letto qui e qui ho sempre inteso come l'operatore debba offrire nel contest anche la propria offerta che intende trasmettere (per Sky si vociferava di cielo, cielo 2 e sky arte). Si parla infatti di RCS (anche se hanno dichiarato che non gli interessa in quanto stanno bene con Sky), Discovery, Sky, Espresso ecc.
Oltretutto mi pare di aver capito che il vincolo dei 5 anni vincola a non cederle ad altri (per lo meno non totalmente) e quindi a trasmettere programmazione propria no? O almeno così l'ho inteso io.

Il punteggio premia chi ha già "qualcosa" nel senso chi ha già l'infrastruttura, chi ha già una programmazione ecc quindi anche se TivuItalia di partecipassee, dubito proprio che potrebbe ottenere una frequenza "legalmente" visto che ci sono molti altri operatori in Italia che creano già contenuti, magari per ora solo per Sky, e dai quali possono partire.

Le lamentele di TivuItalia sono legate al fatto che la legge Gasparri prevede a chi ha fatto come loro, venga riconosciuta la qualifica di operatore nazionale e che gli venga data una frequenza. Il Ministero dopo un anno di silenzio ha risposto che tale norma è stata abrogata da un regolamento successivo dell'AGCom ma che in ogni caso va bene così, può trasmettere, non è più regionale ma non è nemmeno nazionale... Come un organo, importante quanto vuoi, possa modificare una legge dello Stato non è dato saperlo visto che per il poco diritto che conosco, una legge dello stato è più importante di un regolamento.

Come considerazione personale comunque mi sembra ovvio che al beauty contest vengano considerate le offerte di contenuti per l'assegnamento perché se deve essere un modo per riequilibrare il sistema televisivo italiano, deve fare entrare nuovi operatori che creano offerta, non nuovo spazio che poi prenderebbero in affitto i soliti noti.
 
alessandro21 ha scritto:
Comunque, sarebbe interessante capire il motivo della revoca dello status di operatore nazionale...
questa è la parte del comunicato stampa che fa menzione di questo
La consapevole correttezza dell’iter attivato e seguito da Tivuitalia, la tardività, l’illegittimità, l’ambiguità e la contraddittorietà del provvedimento del Ministero, che nega lo status di operatore di rete in ambito nazionale pur consentendo a Tivuitalia di operare in un regime di fatto nazionale e che attribuisce ad una norma regolamentare dell’AGCOM (la delibera 181/09/CONS) l’effetto di una “abrogazione implicita” di una norma legislativa primaria dello Stato (in particolare l’articolo 23 comma 7 della legge 03/05/2004 n. 112, nota come “legge Gasparri”), espressamente richiamata dall’articolo 15 comma 4 del D. Lgs. 31/07/2005 n. 177 – “Testo Unico della Radiotelevisione” – e tuttora pienamente valida ed efficace, impongono a Tivuitalia di far valere i propri diritti ed i propri interessi legittimi nelle sedi più opportune.

Oltre a risultare tardivo, le motivazioni a sostegno del Provvedimento appaiono illegittime e ambigue. Dal documento si dedurrebbe infatti che la legge n.112/2004 nota come “Legge Gasparri “ (una norma legislativa primaria dello Stato) e in particolare il suo articolo 23 comma 7, risulterebbe “implicitamente abrogata” da una norma regolamentare dell’AGCOM (la delibera 181/09/CONS), mentre il citato articolo della Gasparri risulta tuttora pienamente valido ed efficace, anche in quanto espressamente richiamato dall’articolo 15 comma 4 del “Testo Unico della Radiotelevisione” D. Lgs. n.177/2005.
quindi il nodo del contendere è l'articolo 23 comma 7 della legge Gasparri che recita
La domanda per ottenere il rilascio di licenza di operatore di rete televisiva in ambito nazionale può essere presentata anche dai soggetti legittimamente operanti in ambito locale che dimostrino di essere in possesso dei requisiti previsti per il rilascio di licenza di operatore di rete televisiva in ambito nazionale e si impegnino a raggiungere, entro sei mesi dalla domanda, una copertura non inferiore al 50 per cento della popolazione, nonché rinuncino ai titoli abilitativi per la diffusione televisiva in ambito locale.
che secondo il Ministero risulta abrogato implicitamente dalla Delibera AGCOM n.181/09/CONS, mentre per Tivuitalia il comma 7 dell'articolo 23 ne sarebbe addirittura confermata la sua validità dall'articolo 15 comma 4 che dice
Nella fase di avvio delle trasmissioni televisive in tecnica digitale restano comunque ferme le disposizioni di cui agli articoli 23 e 25 della legge 3 maggio 2004, n. 112.
che sarebbe una ulteriore conferma della validità dell'articolo 23 comma 7 della Legge Gasparri, che Tivuitalia conferma di aver dimostrato di rispettare anche da questa parte del comunicato
e successivamente ribadito con la formale comunicazione del superamento della copertura del 50% della popolazione formulata in data 21/05/2010.
quindi riassumendo il tutto, Tivuitalia ha fatto domanda nel febbraio 2010 per avere lo status di operatore nazionale, dopo i 60 giorni scadono i termini nei quali il Ministero può fare obiezione per qualsivoglia motivo, e da quella data Tivuitalia per rispettare il comma 7 dell'articolo 23 della Legge Gasparri, doveva entro 6 mesi riuscire a raggiungere l'obiettivo di avere una copertura superiore al 50%, cosa confermata con formale comunicazione il 21 maggio 2010. quindi siccome Tivuitalia ha fatto tutto nei modi dovuti, il Ministero si è attaccato a questa norma AGCOM che abrogherebbe l'articolo 23 comma 7 della Legge Gasparri... oltretutto la rimostranza del Ministero è arrivata quando i tempi sono ampiamente prescritti...

adesso voglio proprio vedere se riescono a delegittimare la posizione di Tivuitalia solo con questa roba...
 
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