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andresa ha scritto:calma calma......questa e' una sentenza per un BIS com poche denunce......il principale processo e' ancora in fase istruttoria..... e lì ripia li altri anni....
Togli il quasituner ha scritto:Con la truffa, reato contro il patrimonio, rischiano relativamente poco, e tra appelli ed impugnazioni, finirà che non faranno un giorno di prigione.
Visto che il plagio non è più reato, e che in Italia i reati contro il patrimonio sono diventati quasi un titolo di merito......
La seconda che hai detto...tuner ha scritto:o riescono a dimostrare che c'è stata estorsione, oppure finirà tutto come sopra.
Marlboros@t ha scritto:LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI... o no???
Marlboros@t ha scritto:Certo che non se ne può proprio più di questa magistratura ..... c'e bisogno di un bel rinnovo radicale...
tuner ha scritto:Dissento.
I giudici applicano le leggi, leggi che vengono fatte dal parlamento, esattamente come è successo per quella che ha depenalizzato il falso in bilancio, od abrogato il plagio, giusto per fare un esempio....
Non è poi certo colpa dei giudici se la giustizia ha tempi lenti, anzi, a qualcuno pare che faccia assai comodo che i reati vadano in prescrizione.
Non sono i giudici ad essere colpevoli se non ci sono leggi che snelliscano i procedimenti, e non sono stati i giudici ad abbreviare i termini per la prescrizione di certi reati, cosa che ha rimesso in circolazione e ridato verginità a gente che starebbe benissimo nelle patrie galere.
Semmai, a certi giudici si può rimproverare di essere troppo attenti alla lettera della legge, applicandola a volte troppo rigorosamente nella forma, al punto da travisarne lo spirito, vedasi permessi premio elargiti senza cognizione.
Per concludere, la legge è sempre meno uguale per tutti, visto che chi può farsi assistere dai "principi del foro", cioè dispone di denaro, ovvero truffatori, trafficoni e bancarottieri, ha ottime probabilità di farla franca, e i delinquenti che non hanno nulla da perdere beneficiano di leggi fatte per altri, e del buonismo culturale cristiano (perdonismo), e della superficialità di chi applica la legge.