I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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E' un modo di dire quando uno non riesce in alcune cose.
Si pensa che ci vuole fortuna per tutto, andare solo per cucinare un uovo.
 
Màmmita glio morziglio te glio stipa sempe, eh?

Tua madre ti conserva sempre la roba da mangiare, eh?

Frase collegata a un detto che già tempo fa avevo inserito

La mamma pe glio figlio gli stipa glio morziglio, glio figlio pé la mamma se lo mena 'nganna

La madre conserva il cibo per il figlio, ma il figlio se dovesse conservarlo per la madre preferisce mangiarselo

"se lo mena nganna" vuol dire se lo butta in gola.
 
Anni fa, arrivo in Toscana, dove ho studiato e lavorato, e dalla stazione al centro città con un passaggio con la macchina della madre di un ragazzo che avevo conosciuto sul treno.

-Salve signora, sono un amico

-Voglio spera lei 'un sia un nemico
 
A mangià mangio, a dormi dormo

Non ho problemi a mangiare né a dormire.

Mangiare da me si dice pranzà, sia per il pranzo che per la cena.
 
A mangià mangio, a dormi dormo

Non ho problemi a mangiare né a dormire.

Mangiare da me si dice pranzà, sia per il pranzo che per la cena.

Mentre per la colazione del mattino diciamo culasiun non c'è un termine dialettale per il pranzo e la cena.
Se dovessimo descrivere a qualcuno cosa abbiamo mangiato a pranzo diremmo a mesdì ho mangià.... (a mezzogiorno ho mangiato)
Per la cena invece diremmo "stasira ho mangià..." (stasera ho mangiato)
Ricapitolando,il pranzo viene inteso come le ore 12,quindi mezzogiorno,la cena che non ha un orario predefinito viene intesa come serata.
 
Nella provincia di Latina e di Frosinone appartenuta allo Stato Pontificio la parola "Mezzo giorno" si dice come da te in Brianza, o cmq in maniera simile:

mesadi o mesadine ecc

Quindi anche nel dialetto brianzolo ci sono molte radici latine, come del resto in altri dialetti. Nello Stato Pontificio ci sono per forza di cose perché il latino era la lingua della chiesa.

Nel Lazio "borbonico" come dove sono io c'è la parola mizijuorro o altre similari.
 
Chiarisco almeno che "ci onno" vuol dire "ci vogliono".

Da me spesso la "v" cade. Es "tavolino" si dice "taolino", "vogliamo" si dice "olémo" ecc.
 
Chiarisco almeno che "ci onno" vuol dire "ci vogliono".

Da me spesso la "v" cade. Es "tavolino" si dice "taolino", "vogliamo" si dice "olémo" ecc.

Anche da noi:
ga ol = ci vuole (e tutto il verbo volere)
g'era 'na olta = c'era una volta
'e che = vieni qui
'a là = va' là
pre'ost = prevosto
'o = voi
casa 'osta = casa vostra
ulà = volare

Insomma, direi che la "v" anche da noi cade spesso.
:):):)
 
Da me è molto diffuso un detto in italiano che non so se sia presente in altre parti d'Italia

Chi va a Roma perde la poltrona

Forse è conosciuto anche in altre parti d'Italia, ma da me è usatissimo.
 
Da me è molto diffuso un detto in italiano che non so se sia presente in altre parti d'Italia

Chi va a Roma perde la poltrona

Forse è conosciuto anche in altre parti d'Italia, ma da me è usatissimo.

No,non mi pare che viene utilizzato anche da queste parti...
Un corrispettivo nostrano potrebbe essere "Chi va via perde il posto all'osteria" :)
 
Nel vecchio dialetto da noi una signora anziana spesso veniva chiamata nénna

nénna Peppinella = la vecchia Giuseppina

nénna Ncécca = la vecchia Francesca
 
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