Dream House (2012)
con Daniel Craig, regia di Jim Sheridan
Film ampiamente stroncato dalla critica, e a mio avviso ingiustamente bistrattato. La trama non brilla di originalità, ma neppure di banalità. L'esito della storia non appare così scontato come può sembrare ad una superficiale visione. Leggendo su internet le varie recensioni, sono venuto a conoscenza del fatto che il regista ha addirittura disconosciuto l'opera, anche se non gli è stato possibile cancellare il suo nome dai credits. A loro volta anche i due protagonisti principali Daniel Craig e Rachel Weisz si sono rifiutati di promuovere il film. Il tutto perché tanti rimaneggiamenti sono stati realizzati dalla produzione contro il volere del regista stesso. Dopo essere venuto a conosce di ciò, il mio interesse verso questo film è cresciuto a dismisura: volevo vederlo per poter dare un mio personale giudizio sull'opera. L'esito è stato tutt'altro che infausto. La pellicola scorre velocemente, complici anche i 90 minuti scarsi di narrazione. Il criptico Daniel "007" Craig si cala benissimo nei "duplici" panni del protagonista. Buona la controparte femminile, composta dalla mora Rachel Weisz e dalla bionda Naomi Watts. Il finale imprevedibile tiene alta la tensione, senza scemare in inutili ridondanze. L'unico appunto che mi viene da fare, è nella sceneggiatura che mal bilancia i silenzi (a volte inopportuni), con i dialoghi (a volte inesistenti ma opportuni). Quello che manca in definitiva a questo film, è "l'ottimizzazione" dell'intera storia. Il motivo lo abbiamo saputo, ma a onor del vero non osta minimamente alla buona riuscita della pellicola. Ne consiglio la visione senza riserve.
Voto: 7-