Assolutamente no! Tutti coloro che restano senza frequenza, soprattutto quelli che procedono a rottamazione, ma anche coloro che non hanno rottamato ma poi non si vedono assegnata alcuna frequenza (in seguito a manifestazione d'interesse sulle frequenze disponibili per la Regione), sono appositamente tutelati dal legislatore affinché, pur perdendo la frequenza e perciò lo status di OPERATORE DI RETE, possano continuare ad essere editori di uno o + canali, cioè ad essere semplici FORNITORI DI CONTENUTI - ad esempio, al momento TELEREGIONE è operatore di rete alla quale è assegnata una frequenza, un intero mux di sua proprietà a livello regionale sul ch.51 decidendo quali canali suoi o di terzi inserire nel mux; e TeleRegione è, in effetti, anche editrice di alcuni canali presenti nel suo mux.ma da quello da me recepito se uno rottama non puo' accedere in fitto sui mux rimanenti
cio' dovrebbe spettare solo a chi fa manifestazione d'interesse e non rientra in posizione utile in graduatoria
Con la "rottamazione" TeleRegione perde lo status di operatore di rete, cioè perde la frequenza e non potrà più gestire e trasmettere a livello regionale un suo mux, ma potrà continuare ad essere editrice del canale TeleRegione e di qualche altro canale, in base alle sue valutazioni e anche alla disponibilità di capacità trasmissiva nei 9 mux pugliesi che saranno operativi, nel rispetto delle regole appositamente previste e che abbiamo già riportato in passato e cioè:
Per quanto concerne coloro che vogliono continuare ad essere editori di canali tv (ovvero, come si dice, fornitori di contenuti), non essendo più operatori di rete (cioè non gestendo più un mux/frequenza) è previsto un altro procedimento, che ora è in corso, per la formazione di graduatorie regionali dei fornitori di servizi media audiovisivi.
Cercando un po' di capire (in relazione a quanto previsto al comma 147 dell’art. 1 della legge 190/14, che ha modificato l’articolo 6 del decreto legge 145/13, inserendo, tra gli altri, il comma 9-quinquies), è previsto, tradotto dal burocratese, quanto segue:
Gli operatori di rete che hanno ottenuto una frequenza devono mettere a disposizione una certa quantità di capacità trasmissiva ai fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale che risultano, secondo l'ordine, in una graduatoria che verrà predisposta dal Ministero dello sviluppo economico.
E', infatti, previsto un ulteriore procedimento per definire, per ciascuna regione, una graduatoria dei soggetti legittimamente abilitati quali fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale che ne facciano richiesta, applicando, per ciascun marchio oggetto di autorizzazione, i seguenti criteri:
- media annua dell'ascolto medio del giorno medio mensile rilevati dalla societa' Auditel nella singola regione / provincia autonoma;
- numero dei dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
- costi per i giornalisti professionisti iscritti all'albo professionale, per i giornalisti pubblicisti iscritti all'albo professionale e per i praticanti giornalisti professionisti iscritti nel relativo registro.
Detto questo, l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni ha già disposto anche le condizioni economiche (le tariffe di affitto) secondo cui i soggetti regionali assegnatari di frequenza concedono la relativa capacità trasmissiva ai soggetti utilmente collocati in queste graduatorie.
E', tra l'altro, anche previsto previsto che i fornitori di servizi di media audiovisivi che utilizzano la capacita' trasmissiva per un determinato marchio non possono trasmettere nel medesimo bacino lo stesso marchio utilizzando altre frequenze (cioè, in futuro, non sarà più possibile che uno stesso canale sia compresente su più frequenze).
Infine, ma non meno importante, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nell'adottare il piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre (cioè nel ridefinire le posizioni LCN assegnate ai marchi regionali/locali), stabilisce, con specifico ulteriore regolamento, le modalità di attribuzione dei numeri LCN sempre sulla base delle posizioni nelle suddette graduatorie definite su base regionale.
Quindi, in base a queste disposizioni coloro che vogliono essere editori di canali hanno diritto a farsi assegnare capacità trasmissiva nei mux che saranno operativi, a condizioni tariffarie di favore stabilite dal legislatore, e per risolvere le controversie circa l'accesso a tale capacità trasmissiva, si farà riferimento alla graduatoria dei vari marchi/canali di cui sopra, graduatoria che per ogni marchio, cioè per ogni canale, farà riferimento ai parametri suddetti di audience, n° di dipendenti a tempo indeterminato, costi per l'attività giornalistica.

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